Perché il Circus non pensa a migliorare davvero?
In F.1 non solo si corre coi furgoni, ma questi hanno anche un’escrescenza anteriore immensa, frastagliata, complessissima, fragilissima, costosissima e del tutto inutile, ma funzionale solo ai flussi d’aria e al sistema. L’ala anteriore. Mediamente, cento persone a squadra lavorano su essa. La quale, agonisticamente, non serve a nulla. Anzi. Ha la colpa di rendere la monoposto fragilissima, ancora più debordante e pericolosa, perché al minimo sfioramento taglia le gomme altrui. Basterebbe imporne un’ala piccola e uguale per tutti, giusto due stecche attaccate al muso, e avremmo budget più magri e lotte in pista mille volte più libere e selvagge. Lo capiscono da soli o bisogna fargli il disegno?
L’anno prossimo vieteranno perfino le termocoperte, in nome della sostenibilità. Poi se uno si spatacca a Eau Rouge a gomme fredde, pazienza. Ma ci rendiamo conto che follia è vedere la F.1 battersi per la sostenibilità? Un Gp è il concentrato del più grande dispendio di decibel, cavalli, benzina, sfarzo e dollari nell’intera storia dell’umanità, posto in essere da un manipolo di squali tigre all’interno del quale si annidano alcuni tra i più destri dribblatori fiscali nella millenaria storia delle tasse. E, pensa un po’, questi vorrebbero farci bere che si battono per la benzina carina, i rifiuti smaltiti bene, le cosine ammodino, i motori profumati, le ragazze coi mutandoni di lana e le vergogne coperte, i circuiti gentili alle problematiche sensibili e gli spettatori consapevoli? È come proiettare un crasso pornazzo per impartire lezioni di morale e pretendere che entri solo gente casta e schifata. Come, come, come? Basta parco chiuso dopo il Q3! Questa la dico in due parole. Basta parco chiuso dopo il Q3, sennò, se non si possono ritoccare gli assetti, non vedremo mai più una corsa sul bagnato degna di tale nome. Basta, basta, basta.
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