Guarda la premiazione dell'AD di Aprilia Racing e il Presidente e AD Ferrari Trento con i Caschi Italia durante la serata dei Caschi d'Oro di Autosprint

Caschi d'Oro 2023, Massimo Rivola e Matteo Lunelli

Guarda il presidente del CONI sul palco della Sala delle Armi del Foro Italico che riceve il premio Casco d'Oro di Autosprint 2023

Caschi d'Oro 2023, la premiazione di Giovanni Malagò

Guarda il video in esclusiva delle parole di Arturo Merzario e Niccol&ograve; Bellazzini, brand manager Sparco ai Caschi d&#39;Oro di Autosprint 2023. Intervista a cura di Alberto Sabbatini

Caschi d'Oro 2023, intervista doppia a Merzario e Bellazzini

L'intervista esclusiva del direttore tecnico dell'Aston Martin durante la cerimonia di premiazione Caschi d'Oro di Autosprint 2023 alla Sala delle armi del Foro Italico di Roma

Caschi d'Oro 2023, le parole di Luca Furbatto

Mentre la stagione 2023 tramonta, inizia il conto alla rovescia per la notte stellata di Autosprint e Automobil Club Italia che andr&agrave; in scena il prossimo 12 dicembre. Per la prima volta nella storia la premiazione di Caschi d&rsquo;Oro e Volanti ACI si svolger&agrave; a Roma e si preannuncia una serata-evento all&rsquo;interno di una location iconica. Gli Oscar del Motorsport tricolore verranno, infatti, consegnati al Foro Italico nella Sala delle Armi, nella culla dello sport italiano e alla presenza delle pi&ugrave; alte cariche istituzionali dello sport nazionale: il ministro dello Sport Andrea Abodi, il presidente Marco Mezzaroma e l&rsquo;amministratore delegato di Sport e Salute Diego Nepi e il presidente del Coni Giovanni Malag&ograve;. Per una notte il motosport si prende tutta la scena nella Capitale, una serata evento che segna l&rsquo;inizio di una nuova era.  La unga tradizione dei Caschi d&#39;Oro  I Caschi d&rsquo;Oro di Autosprint rappresentano gli Oscar del Motorsport. C&rsquo;&egrave; alle spalle una storia lunga quasi 60 anni e una tradizione che non si &egrave; mai interrotta. Questa &egrave; una manifestazione che esalta l&rsquo;eccellenza italiana nelle corse, fin dalle origini, quando, grazie a una geniale intuizione del mega-direttore-galattico Marcello Sabbatini. Il caschetto fu realizzato in oro massiccio, e un po&rsquo; per via del metallo nobile, un po&rsquo; perch&eacute; in quel 1966 imperversava Caterina Caselli che era soprannominata casco d&rsquo;oro, per via della capigliatura bionda, ecco che il trofeo di Autosprint fu subito ribattezzato Casco d&rsquo;Oro. La statuetta &egrave; ancora oggi nella sua forma originale del 1966; l&rsquo;unica modifica nel corso degli anni &egrave;&nbsp;stato il caschetto d&rsquo;oro che nel 1971 ha cambiato forma, diventando integrale, per rispettare l&rsquo;evoluzione dei tempi che nelle corse ha visto il casco integrale sostituire progressivamente il casco tipo aperto &ldquo;jet&rdquo;, in uso negli Anni Sessanta.  Ma non &egrave; la forma e nemmeno il nome che hanno dato prestigio a questo premio, quanto il suo valore simbolico e la lunga tradizione, che risale agli anni ruggenti dell&rsquo;automobilismo. Il primo Casco Iridato fu assegnato nel 1966 a Jack Brabham e quello d&rsquo;oro a Nanni Galli, giudicato il miglior pilota tricolore in quella stagione. Da allora tantissimi altri campioni del mondo di tutte le specialit&agrave; delle quattro ruote da corsa hanno ricevuto il premio di Autosprint. Non esiste altro premio automobilistico che abbia una tradizione cos&igrave; longeva e sia cos&igrave; ambito.  Dal 2018 i Caschi d&rsquo;Oro di Autosprint vengono organizzati in collaborazione con i Volanti di ACI. Da questa unione gli oscar del motorsport italiano hanno tratto un nuovo grande impulso, che ha rilanciato la manifestazione supportata con grandissimo impegno dal nostro gruppo editoriale. L&rsquo;edizione 2023 dei Caschi d&rsquo;Oro e Volanti ACI segna un passaggio storico. L&rsquo;evento entra nella culla dello sport italiano e si prepara a mandare in scena un&rsquo;edizione da sogno. Perch&eacute; queste premiazioni sono un patrimonio delle corse da tutelare. 

La premiazione di Autosprint e di Automobile Club d&#39;Italia si svolger&agrave; a Roma, marted&igrave; 12 dicembre, al Foro Italico nella Sala delle Armi

Caschi d&#39;Oro e Volanti ACI 2023, nella culla dello sport

Kimi Antonelli &egrave; il Capitan Futuro del motorsport tricolore. Anni 17, piede destro pesante e un sogno meraviglioso nella testa: approdare in F.1. &Egrave; uno che ha bruciato le tappe il bolognese che domenica scorsa a Zandvoort ha messo in saccoccia il titolo della Formula Regional by Alpine. Un&rsquo;altra stagione trionfale per questo giovanotto terribile sul quale tutto lo Stivale da corsa ripone grandi speranze. Il prossimo passaggio sar&agrave; direttamente in Formula 2 dove l&rsquo;attende l&rsquo;avventura pi&ugrave; tosta che abbia mai vissuto.&nbsp;  F1, il calendario degli ultimi GP della stagione 2023  Kimi e Mercedes, un sodalizio iniziato dai Caschi d&#39;Oro  Capitan Futuro correva in kart ed era grosso poco pi&ugrave; di un soldo di cacio quando alla Festa dei Caschi d&rsquo;Oro di alcuni anni fa si present&ograve; bello come il sole. Un sorriso stampato sul viso, capelli lunghi sulle spalle, occhi vispi e sognanti. Dolce e determinato. Empatico. Colp&igrave; un po&rsquo; tutti i presenti. Tanto che a un certo punto mi si avvicin&ograve; Bradley Lord, il responsabile della pubbliche relazioni di Mercedes F.1, per chiedere chi fosse quel bambino che stava catalizzando su di s&eacute; tante attenzioni. Ricordo ancora quando glielo presentai. Kimi gli strinse forte la mano e da l&igrave; inizi&ograve; a parlare. Qualche settimana pi&ugrave; tardi, il ragazzino bolognese pass&ograve; a far parte dello junior team Mercedes...  E ora eccolo l&igrave; che festeggia la conquista del campionato di Formula Regional al debutto nella serie, dopo aver fatto la stessa cosa stradominando in F4. Un&rsquo;altra stagione vincente per Andrea, lo snodo fondamentale per debuttare il prossimo anno in Formula 2, saltando la Formula 3 e presentarsi carico nel campionato che apre (anche se non sempre) le porte alla Formula Uno. Capitan Futuro Antonelli &egrave; pronto alle nuove sfide. C&rsquo;&egrave; immerso dalla testa ai piedi fin da quando ha iniziato a muovere i primi passi con quattro ruote sotto al fondoschiena. Per lui &egrave; stato un continuo confrontarsi con l&rsquo;asticella che si alza insieme alla pressione. Avr&agrave; modo di prepararsi a dovere l&rsquo;emiliano della Mercedes che detta cos&igrave; potrebbe anche sembrare un controsenso. C&rsquo;&egrave; il marchio della Stella sulla sua tuta anche se abita a 44 km da Maranello, le strade non si sono incrociate.  Dalla Lancer alla vittoria in Formula Regional  La prima volta che Kimi Antonelli &egrave; apparso sulle pagine di Autosprint guidava una Mitsubishi Lancer sul ghiaccio. Aveva 9 anni e a fatica arrivava ai pedali, qualche tempo dopo gli dedicammo una copertina perch&eacute; lui, giovane kartista italiano era finito alla corte di Toto Wolff. Andrea &egrave; un grande talento italiano da tutelare. Erano diversi anni che un pilota tricolore non vinceva una serie internazionale a ruote scoperte. L&rsquo;ultimo in ordine di tempo era stato Raffaele Marciello nel 2013 in Euro F.3. La vittoria di Capitan Futuro in F.Regional torna a far vedere luce in fondo al tunnel: tornare a rivedere tra qualche stagione un pilota italiano sulla griglia del Mondiale non &egrave; pi&ugrave; un sogno mostruosamente proibito.   

&quot;Ai Caschi d&#39;Oro di Autosprint di qualche anno fa, Bradley Lord di Mercedes chiese di Kimi: glielo presentammo e ora eccoci qui&quot;

L&#39;editoriale del Direttore: Kimi Antonelli, capitan futuro all&#39;attacco

Una notte di passione. Emozioni forti a Bologna, per l&rsquo;edizione 2022 dei Caschi d&rsquo;Oro e Volanti ACI. Passato, presente e futuro si fondono nel Gran Gal&agrave; organizzato dal nostro giornale e dell&rsquo;Automobile Club Italia. Ricordi, racconti e speranze. Una serata unica. Si aggiunge un nuovo capitolo a una meravigliosa storia che si ripete dentro a un record di longevit&agrave; che nessun altro premio del motorsport pu&ograve; vantare. I Caschi d&rsquo;Oro sono sempre stati lo specchio fedele dell&rsquo;automobilismo da corsa tricolore. Uno specchio che continua a riflettere eccellenza. E grandi risultati. La stretta collaborazione tra le nostra testata e l&rsquo;ACI che dal 2018 supporta con ogni mezzo la manifestazione ha dato nuovi slanci e rappresenta un connubio perfetto. &quot;Noi e Autosprint siamo una coppia di fatto&quot;, ha detto il presidente dell&rsquo;ACI Angelo Sticchi Damiani, il pi&ugrave; appassionato tra gli appassionati, uno che difende a mani nude il motorsport italiano, mettendoci sempre la faccia. Quella andata in scena mercoled&igrave; 21 dicembre &egrave; stata la 57esima edizione dei Caschi.  Nacquero dall&rsquo;idea straordinaria di Marcello Sabbatini, il direttore che ha fatto grande il settimanale da corsa. All&rsquo;epoca non c&rsquo;erano i social, non esistevano i telefoni cellulari, nelle redazioni dei giornali si batteva sui taschi delle mitiche Lettera 22 Olivetti. Un altro mondo tra il giornalismo di allora e quello di oggi su iPhone. Impossibile fare paragoni mentre l&rsquo;informazione naviga su rotte diverse nel mare magnum di internet. La ricchezza degli stipendi, la possibilit&agrave; di viaggiare, l&rsquo;assenza delle immagini tv, e dunque il monopolio della visione, hanno aiutato tanto quella leva giornalistica. Oggi nelle redazioni non si entra pi&ugrave;. Oltre l&rsquo;inciso e comunque si veda, anche mettendo a confronto epoche clamorosamente diverse, la sostanza delle cose non cambia.  I nostri Oscar nel mondo del Motorsport continuano a mantenere un fascino straordinario. Un premio che mischia il valore della memoria a un senso di appartenza che risale alle origini quando Autosprint era ribattezzato la Bibbia del Motorsport. Dentro a questopremio c&rsquo;&egrave; il senso di appartenenza a un giornale che ci ha accompagnato e appassionato in primis da lettori. Racconta l&rsquo;ex direttore Carlo Cavicchi: &quot;La prima volta il campione del mondo della Formula 1, Jack Brabham, venne tutto solo a ritirare il suo Casco d&rsquo;Oro scendendo dal treno alla stazione di Bologna, un anonimo passeggero confuso nel suo cappotto grigio spinato in mezzo a mille cappotti tutti molto simili. Difficile immaginarsi oggi una scena cos&igrave;, ma questo ci dice quanti anni siano passati, come tutto si sia evoluto, con una sola costante: la voglia di portarsi a casa una statuetta brutta quasi quanto quella degli Oscar cinematografici, ma non meno preziosa. Oggi i premi in giro per il pianeta si sprecano, ma l&rsquo;unicit&agrave; dei caschi, come ormai si usa dire senza dover aggiungere altro, sono una sintesi che illumina ancora una carriera da corsa. Dio renda gloria a chi li ha inventati e sia misericordioso verso quelli che portano avanti questa irrinunciabile tradizione&quot;.   Autosprint rappresenta un pezzo di vita per tutti noi appassionati. Bologna &egrave; tornata al centro del mondo del motorsport. Prima il Gal&agrave; della Fia e qualche giorno dopo la festa che riporta Autosprint nel suo ventre materno. Il cuore della Motor Valley pulsa fortissimo. Gi&agrave;, com&rsquo;&egrave; dolce Bologna solo qualche anno dopo. I Caschi sono tornati a casa loro, l&igrave; dove tutto &egrave; nato. La festa sotto le Due Torri &egrave; anche una storia di quelle che non ce ne sono pi&ugrave;. Una storia di passione. Come quella di Luca, un nostro lettore, che &egrave; rimasto fuori davanti alle porte chiuse dell&rsquo;entrata e si &egrave; seguito tutta la manifestazione con l&rsquo;iPad. Al freddo. Solo per stare vicino, rivivendo un sogno d&rsquo;infanzia. &quot;Mio padre mi portava sempre ai Caschi d&rsquo;Oro&quot;, ha spiegato una volta che, accortisi della sua presenza, alla reception l&rsquo;hanno fatto entrare. Era emozionantissimo. E noi con lui. Gli abbiamo consegnato una targa ricordo perch&eacute; personaggi cos&igrave; sono razza in via d&rsquo;estinzione. Viva i Caschi d&rsquo;Oro. Viva la nostra lunga tradizione. 

Tutte le emozioni della serara dei Caschi d&#39;Oro sul nuovo Autosprint in edicola

L&#39;editoriale del Direttore: Lo straordinario valore e l&#39;unicit&agrave; di un premio

Mauro Forghieri vive. E&#39; tristemente vero che il leggendario ingengere, che ha segnato un epoca di successi in Ferrari, &egrave; scomparso quest&#39;anno, ma sul palco dei Caschi d&#39;Oro c&#39;era. Nelle parole, nei ricordi di chi nella vita dentro e fuori dalle piste lo ha sempre accompagnato.&nbsp;  Vivo nei ricordi condivisi della moglie Elisabetta e del suo invincibile squadrone di meccanici,&nbsp; Modesto Menabue,&nbsp; Anselmo Menabue, Luciano Prandini e Gabriele Pagliarini: tutti sul palco per raccontare chi &egrave; stato Mauro. Per ricordarlo e tenerlo vivo per sempre.    Il ricordo di chi gli &egrave; stato vicino  Brenda Vernor, la segretaria di Enzo Ferrari, unica donna in un ambiente di soli uomini e capace di tenere testa a tutti, a raccontato che Mauro: &quot;Per me &egrave; stato l&#39;uomo pi&ugrave; simpatico che ho conosciuto. Mai visto uno come lui&quot;.  &quot;&Egrave; stata una vita bellissima, Mauro aveva un&#39;intelligenza straordinaria. Ha sempre amato moltissimo i ragazzi, appena poteva, andava in universit&agrave; per dare lezioni. Per lui, i giovani, erano il fururo, faceva di tutto per avvicinarli al suo mestiere&quot; ha raccontato sua moglie Elisabetta.  Ci ha pensato Piero Corradini a togliere il gorppo dalla gola, raccontanto un aneddoto divertente: &quot;Una volta, in Sud Africa, nel briefing dopo le prove pur di avallare la sua tesi e far valere il suo ruolo di capo, era arrivato a coinvolegere Elisabetta e le disse &#39;Elisabetta hai visto anche te la macchina che si comportava cos&igrave;!&#39;. Una volta tornato in albergo, sono andato dagli altri ingegneri e ho detto: &#39;Che assetto facciamo, l&rsquo;assetto Elisabetta?&#39;&quot;.  Forghieri, dalle auto alle moto  Forghieri &egrave; stato un grande uomo, ma soprattuto un grande ingnegnere, uno dei pochissimi a poter progettare tutta la vettura, dal motore all&#39;aerodinamica. Ma non solo. La sua firma &egrave; anche su una moto, il prototipo progettato per BMW per la MotoGP, realizzata dalla Oral Engineering. Ed &egrave; stato Franco Antonazzi, CEO dell&#39;azienda, a raccontare come nacque quel progetto: &quot;BMW non aveva mai corso in MotoGP e inzi&ograve; il programma una volta completato quello per iniziare a correre in F1. BMW voleva che quella moto doveva essere un concetrato di idee e innovazioni, in modo da maturare ricerca e sviluppo per la produzione. Doveva essere una moto innovativa e cos&igrave; facemmo. Aveva il cambio semiautomatico derivato dalla F1, un motore a 3 clindiri 900 cc, l&#39;acceleratore elettronico, le trobette variabili, tutte cose passate poi sulle SBK BMW. E l&#39;abbiamo fatta senza appoggiarci a Motorrad, perch&eacute; volevamo avere campo libero senza limiti alla nostra fantasia. Ed &egrave; ancora bella oggi, dopo tanti anni&quot;. 

Questa edizione dei Caschi &egrave; stata anche il momento di ricordare Furia, il geniale ingegnere a capo della Ferrari, scomparso quest&#39;anno

Caschi d&#39;Oro 2022, il ricordo di Forghieri

Questi sono giorni di autentica passione per Autosprint e ACI. Il Grande Gal&agrave; della Festa dei Caschi d&rsquo;Oro e dei Volanti dell&rsquo;Automobile Club Italia &egrave; pronto ad andare in scena con un&rsquo;emozionante serata. Una Notte da Oscar con le Grandi Eccellenze del Motorsport tricolore. Nel solco della tradizione per il nostro (vostro) settimanale da corsa che dura ormai da 56 anni. E stavolta sar&agrave; ancora pi&ugrave; dolce e pieno di significati. L&rsquo;appuntamento &egrave; per mercoled&igrave; 21 dicembre a Bologna, proprio l&igrave; dove tutto &egrave; iniziato nel 1966, grazie alla geniale intuizione del megadirettore-galattico Marcello Sabbatini e di Luciano Conti, editore e fondatore del giornale che proprio in quei giorni avrebbe assunto cadenza settimanale.  Ed &egrave; dolcissimo in questi giorni lasciarsi andare sull&rsquo;onda dei ricordi. S&igrave; perch&eacute; i Caschi d&rsquo;Oro sono un&rsquo;icona. E se tutto questo &egrave; stato possibile occorre andare alla radice della storia. Gi&agrave;, perch&eacute; questo premio nasce dall&rsquo;idea di Sabbatini che fece grande il settimanale.  Siccome la federazione automobilistica all&rsquo;epoca non faceva nulla per graficare i tanti piloti che correvano ogni domenica ovunque nello Stivale, il Direttore che fece grande il settimanale decise che sarebbe stato Autosprint a premiare direttamente i corridori italiani. Ma con quale trofeo? Scartata l&rsquo;idea di una banale coppa, fece disegnare a un orafo toscano che era stao incaricato del progetto, una statuetta prendendo come spunto l&rsquo;analogo trofeo degli oscar del cinema. La statua venne realizzata in bronzo. Alta 32 cm, tre centimetri meno dell&rsquo;Academy Award. Ma, a differenza di quest&rsquo;ultimo, il pupazzo ha le braccia conserte invece che raccolte in avanti.  Ma soprattutto Sabbatini volle far montare sulla testa della statuetta un piccolo caschetto, il simbolo per antonomasia dei piloti. Il caschetto fu realizzato in oro massiccio, e un po&rsquo; per via del metallo nobile, un po&rsquo; perch&eacute; in quel 1966 imperversava Caterina Caselli che era soprannominata casco d&rsquo;oro, per via della capigliatura bionda, ecco che il trofeo di Autosprint fu subito ribattezzato Casco d&rsquo;Oro.  La statuetta &egrave; ancora oggi nella sua forma originale del 1966; l&rsquo;unica modifica nel corso degli anni &egrave; stato il caschetto d&rsquo;oro che nel 1971 ha cambiato forma, diventando integrale per rispettare l&rsquo;evoluzione dei tempi che nelle corse ha visto il casco integrale sostituire progressivamente il casco tipo aperto &ldquo;jet&rdquo;, in uso negli Anni Sessanta. Ma non &egrave; la forma e nemmeno il nome che hanno dato prestigio a questo premio, quanto il suo valore simbolico e la lunga tradizione, che risale agli anni ruggenti dell&rsquo;automobilismo.  Il Casco d&rsquo;Oro esiste da pi&ugrave; di cinquant&rsquo;anni. Il primo Casco Iridato fu assegnato nel 1966 a Jack Brabham e quello d&rsquo;oro a Nanni Galli, giudicato il miglior pilota tricolore in quella stagione. Da al- lora tantissimi altri campioni del mondo di tutte le specialit&agrave; delle quattro ruote da corsa hanno ricevuto il premio di Autosprint.  Non esiste altro premio automobilistico che abbia una tradizione cos&igrave; longeva e sia cos&igrave; ambito. Negli ultimi anni la fondamentale collaborazione dell&rsquo;Automobil Club Italia ha rappresentato un supporto determinante di una manifestazione diventata evento.&nbsp;  L&rsquo;unione tra Caschi d&rsquo;Oro e Volanti ACI ha fatto la forza di un appuntamento che mette l&rsquo;Italia delle corse al centro della scena ed &egrave; destinata a regalare grandi emozioni. Sar&agrave; un&rsquo;edizione in omaggio di un mito che ci ha lasciato da poco. La manifestazione del 2022 sar&agrave; l&rsquo;occasione per rendere omaggio alla memoria di Mauro Forghieri, il direttore tecnico della Rossa tra il &rsquo;62 e il 1984, scomparso a novembre, ma il ricordo di ci&ograve; che &egrave; stato &ldquo;Furia&rdquo; sar&agrave; pi&ugrave; vivo che mai. 

Tutto pronto per la grande serata dei Caschi d&#39;Oro 2022

L&#39;editoriale del Direttore: Caschi &amp; Volanti, che gal&agrave;

Poi ciascuno lancia i segnali che vuole e si circonda di chi crede. Di certo, l&rsquo;antico adagio &ldquo;dimmi con chi vai e ti dir&ograve; chi sei&rdquo; in questo caso assume tonalit&agrave; lievi e contorni amabili, inorgogliendoci una volta di pi&ugrave;. E di sicuro fa felici pure voi, quindi tanto vale parlarne in anticipo. In occasione della prossima edizione dei Caschi d&rsquo;Oro e Volanti ACI, in programma la sera di mercoled&igrave; 21 dicembre al PalaCongressi di Bologna, come ormai tradizione in concomitanza e al fianco dei Volanti Aci, tra i tanti spunti, temi, stimoli e colpi di specchio per premiare chi merita e dare la giusta attenzione a chi rappresenta presente e futuro dell&rsquo;automobilismo tricolore e internazionale, abbiamo ritagliato un momento importante da dedicare a un grandissimo personaggio e a un caldissimo Amico di Autosprint, che di recente purtroppo ci ha lasciati: Mauro Forghieri.  Ciao Mauro  S&igrave;, la sua scomparsa ha lasciato un vuoto immenso, che sar&agrave; possibile tamponare e lenire non solo con la dolcezza del ricordo ma anche col piacere della testimonianza di tanti tra coloro che in vita hanno condiviso con lui momenti importanti, vincenti e umanamente intensi, al punto da fare la storia della Formula Uno, delle gare di durata e dello Sport non solo italiano. Per questo, durante la serata, uno spazio speciale e un fondamentale tema conduttore sar&agrave; dedicato alla Ferrari del Drake, ossia al Cavallino Rampante e ai personaggi che hanno fatto grande la Rossa nell&rsquo;epoca del fondatore Enzo Ferrari. Ecco quindi che sar&agrave; bello applaudire, dare voce e premiare a tutta la crew dei vecchi meccanici della Ferrari, tra l&rsquo;altro proprio nell&rsquo;anno che segna il quarantesimo anniversario della scomparsa di Gilles Villeneuve e contemporaneamente anche la stagione dell&rsquo;ultimo saluto al caro Patrick Tambay.  Vedere loro in compagnia di Brenda Vernor, per tanti anni segretaria del Drake e anche di Piero Ferrari, sar&agrave; bellissimo e anche segno di una magia che continua, rappresentata e incarnata da persone stupende, oggi come allora ricche di passione, di spirito e del fascino di un mondo delle corse per duri e puri. Oltre a loro, sar&agrave; presente alla serata anche la vedova dell&rsquo;ingegnere Forghieri, la signora Elisabetta, alla quale avremo l&rsquo;onore di consegnare un Casco d&rsquo;Oro alla memoria.  La sorpresa  E poi abbiamo il privilegio di poter annunciare anche una sorpresa, che rappresenta perfino un piccolo scoop. Come alcuni sanno, l&rsquo;ultimo prodotto da Gran Premio di Mauro Forghieri, per uno strano gioco del destino, non &egrave; una monoposto, ma addirittura una moto. Ovvero la fantomatica Bmw da MotoGp che vide la luce a inizio millennio, a lungo collaudata da Luca Cadalora e che non cominci&ograve; un&rsquo;effettiva carriera nel motomondiale, perch&eacute; all&rsquo;ultimo momento la Casa di Monaco decise di non andare avanti col progetto, preferendo concentrare il suo impegno nella Superbike. Da allora quella Bmw &egrave; rimasta gelosamente custodita nei locali della Oral Engineering che l&rsquo;aveva prodotta, divenendo una sorta di chimera nella storia delle corse. E anche l&rsquo;oggetto prezioso di una curiosit&agrave; mai soddisfatta. Ebbene, sul palco, il bolide da Gran Premio pi&ugrave; misterioso e meno visto tra quelli prodotti da Mauro Forghieri, far&agrave; sentire per la prima volta nella storia il suo inconfondibile e meraviglioso rombo a tutti gli appassionati. Perch&eacute;, &egrave; bene ricordarlo, anche se la serata non sar&agrave; aperta alla partecipazione diretta del pubblico in sala, verr&agrave; in ogni caso garantita, come sempre, la diretta streaming. Consentendo cos&igrave; agli entusiasti di Motorsport di gustare tutti i momenti di quella che si annuncia come una memorabile serata di pura passione, carezzata dal gusto per l&rsquo;attualit&agrave; ma anche dal fascino della nostalgia.  Gli altri ospiti  Volete saperlo? Di fronte avevamo una scelta da fare. Vivere la prima edizione dei Caschi e dei Volanti senza Mauro Forghieri, oppure organizzarne una che lo omaggiasse e a suo modo lo ospitasse, perpetuandone la memoria. Costituendo una volta di pi&ugrave; l&rsquo;occasione per ribadire quanto lui &egrave; stato importante per le corse e per noi tutti e, nondimeno, quanto bene gli vogliamo e gliene vorremo sempre. Non potevamo che preferire la seconda possibilit&agrave; e lavorarci su. Questi Caschi d&rsquo;Oro e Volanti ACI quasi natalizi sono stati preparati con molta cura, in realt&agrave;, e con la commozione di chi riabbraccia un Grande del nostro Sport. E, tenendo ben stretto il suo inimitabile esempio e ammirando una volta di pi&ugrave; la sua stupenda epopea, possiamo dire che sono stati organizzati senza fretta, ma con Furia. 

Mercoled&igrave; 21 dicembre serata di gala con i premi racing 2022 e nel ricordo di Mauro Forghieri

Caschi d&#39;Oro e Volanti Aci senza fretta ma con &quot;Furia&quot;!

I Caschi d&rsquo;Oro di Autosprint, l&rsquo;evento che dal 1966 premia i protagonisti nazionali e internazionali dell&rsquo;automobilismo sportivo, torna, assieme ai Volanti ACI, per una grande serata all&rsquo;insegna della passione per il motorsport, il 21 dicembre alla Fiera di Bologna. La manifestazione del 2022 &egrave; l&rsquo;occasione per rendere omaggio alla memoria di Mauro Forghieri, il direttore tecnico della Rossa tra il &rsquo;62 e il 1984, scomparso a novembre. Attraverso le parole di ex meccanici e piloti Ferrari, il ricordo di ci&ograve; che &egrave; stato &ldquo;Furia&rdquo; sar&agrave; pi&ugrave; vivo che mai.  Segui qui la diretta  Gli ospiti  Poi, spazio alla F1. Le stelle attese per l&rsquo;evento saranno G&uuml;nther Steiner e Simone Resta, rispettivamente team principal e direttore tecnico della Haas, Alex Palou, terza guida McLaren e l&rsquo;ex ferrarista e Legend dei Caschi d&rsquo;Oro Jean Ales&igrave;. Le premiazioni, inoltre, vedranno protagonista anche l&rsquo;ingegner Gian Paolo Dallara. Infine, tributo doveroso alle Competizioni GT. Nel 2022, il Tricolore ha svettato altissimo nel mondiale Endurance con successi importanti. La Ferrari, infatti, ha vinto i titoli costruttori e piloti e Antonello Coletta e Alessandro Pier Guidi saranno presenti per chiudere, idealmente, il ciclo straordinario della 488 e aprire quello nella 499P nella classe regina del WEC delle hypercar. E ci sar&agrave; anche Gianmaria Bruni che, sulla sua Porsche 911, ha trionfato alla 24 Ore di Le Mans di quest&rsquo;anno. 

Ecco tutto quello che c&#39;&egrave; da sapere su data e ospiti dell&#39;evento pi&ugrave; importante dell&#39;anno

Caschi d&#39;Oro di Autosprint e Volanti Aci 2022, il programma della serata

L&#39;ex pilota di rally e ora presidente della FIA Women in Motorsport Commission &egrave; stata premiata con uno dei quattro caschi Legend 2021

Caschi d'Oro 2021, Michèle Mouton

Ecco cosa ci ha detto Salvatore Gandolfo, il fondatore della societ&agrave; Monaco Increase Management

Caschi d'Oro 2021, Salvatore Gandolfo

Segui qui la diretta dei Caschi d&#39;Oro e Volanti ACI 2021:    Lo show dei motori di Autosprint e ACI torna con l&#39;edizione 2021 della grande festa dei Caschi d&#39;oro e dei Volanti ACI. Si torna al format originale con la prestigiosa cena di gala, dopo che lo scorso anno &egrave; stata trasmessa in streaming dagli studi TV della redazione Autosprint di Roma.  Cornice d&#39;eccezione la sede di Milano dell&#39;Automobile Club d&rsquo;Italia che ospiter&agrave; dalle ore 19 una vera e propria serata delle stelle pronta a chiudere al meglio l&#39;anno motoristico con i premi da consegnare ai protagonisti del mondo delle corse di oggi e i ieri.&nbsp;Conducono la serata il giornalista sportivo Guido Schittone, volto noto del motorsport nazionale, e il direttore di Autosprint Andrea Cordovani. 

Dall&#39;Automobile Club di Milano va in scena l&#39;edizione 2021 degli Oscar del motorsport firmato Autosprint e ACI

LIVE Caschi d&#39;Oro e Volanti ACI 2021: segui la diretta dell&#39;evento

Il direttore Andrea Cordovani insieme al nostro Mario Donnini consegnano a Jo Ramirez e a Riccardo Pratese i premi Casco Legend F.1, e a Franz Tost il premio Casco d&#39;Oro F.1

Caschi d'Oro 2020: i premi consegnati a Tost, Ramirez e Patrese

Sospeso tra equilibri ancora precari il Mondiale di F.1 2021 &egrave; da maneggiare con cura. Guai a sbilanciarsi nelle previsioni. Visto come sono andate le cose nella prima uscita in pista delle monoposto, una tre giorni di test in Bahrain che non ha chiarito fino in fondo i concetti principali, &egrave; del tutto inutile tranciare giudizi o peggio ancora sentenze.  Anche in tempi di pandemia, trattasi di effimeri verdetti quelli che escono fuori dal mazzo, come certe partite di calcio d&rsquo;agosto che illudono aprendo scenari che valgono il tempo di un sospiro. Dalle inaspettate difficolt&agrave; di sua maest&agrave; Mercedes, ai tamponi fatti segnare da Red Bull, alle prestazioni rebus della Ferrari SF21: &egrave; ancora troppo presto per dire che la musica &egrave; cambiata cos&igrave; tanto da stravolgere un copione ormai consolidato. Per&ograve; &egrave; abbastanza evidente che, forse, potremo assistere a un campionato molto pi&ugrave; aperto e incerto rispetto al recente passato. Chiss&agrave; se anche la F.1 ha trovato il vaccino per uscire da una situazione consolidata dove tutto &egrave; gi&agrave; scritto e niente muta ormai dal 2014.  Ora resta solo da contare i giorni che ci separano dal via del Mondiale F.1. Siamo in pieno conto alla rovescia per il via di una stagione che s&rsquo;&egrave; rimessa in gioco sulla pista del Bahrain con i test pre-season che innescano il via di un campiona- to tutto da decifrare che si aprir&agrave; dome- nica 28 marzo a Sakhir, pista di decollo ei test e della prima sfida di un Mondiale forse meno scontato di quanto si poteva pensare alla vigilia della tre giorni di prove in Bahrain.  E poi c&rsquo;&egrave; la Rossa che in questo numero di Autosprint ricopre la parte della protagonista. La nascita di una nuova monoposto della Scuderia &egrave; sempre un grande evento da celebrare. Un evento che va ol- tre i primi riscontri cronometrici e che da sempre, al di l&agrave; di ogni considerazione, si porta in dote un carico di attesa e perch&eacute; non anche di speranze. La prima uscita delle Rosse di Leclerc e Sainz non ha regalato lampi. Ma tanto materiale utile in vista del via del campionato.  Ha detto il team principal Mattia Binotto: &quot;Sapevamo che con soli tre giorni a disposizione questi test sarebbero stati molto impegnativi e intensi, e cos&igrave; &egrave; stato. Finora &egrave; andato tutto liscio, la priorit&agrave; era sicuramente quella di capire il comportamento della monoposto, mappando tutte le condizioni, ed abbiamo concen- trato le nostre energie in questa direzione. Sono stati raccolti molti dati, ed ora dovranno essere analizzati per capire le variazioni che ci sono tra la pista, la gal- leria del vento, la simulazione, ecc. In termini di raccolta dati tutto &egrave; andato molto bene, abbiamo completato il chilometraggio pianificato&quot;.  La strada &egrave; ancora in salita davanti a un Cavallino che ha tanta voglia di crescere. Intanto mentre questo numero di Autosprint arriva in edicola marted&igrave; 16 marzo si celebra anche l&rsquo;edizione 2020 dei Caschi d&rsquo;Oro e Volanti ACI. Per il terzo anno di fila il nostro settimanale e Automobil Club Italia hanno unito gli sforzi per mandare in scena gli Oscar dell&rsquo;automobilismo.  Stavolta uno show virtuale a partire dalle 10 saluter&agrave; i campioni del motorsport con uno show condotto da Federica Masolin e Camilla Ronchi voci narranti di una premiazione alla quale hanno dato la propria adesione tutti i pi&ugrave; grandi protagonisti: dal presidente della Fia Jean Todt, ai campioni del mondo Lewis Ha- milton e Toto Wolff, per proseguire poi con il neo ferrarista Carlos Sainz, Antonio Giovinazzi, Sergio Perez, il presidente della Renault Luca De Meo, Michael Schumacher, i campioni del mondo rally Sebastien Ogier e Julien Ingrassia, Andrea Adamo, boss della Hyundai iridata nel Mondiale Costruttori rally.  Un lungo elenco che non si limita ai personaggi top sopracitati ma che coinvolge ogni categoria dell&rsquo;automobilismo sportivo per una grande festa alla quale Autosprint e ACI hanno lavorato a lungo. Non potendo organizzare, per ovvie ragioni, la consueta serata di gala, i Caschi d&rsquo;Oro 2020 andranno in onda in streaming sul sito autosprint.it, trasmessi dagli studi TV della redazione di Roma. Uno show, che si svolger&agrave; tra interviste in studio e prestigiosi collegamenti dall&rsquo;esterno.  Una grande giornata, che riserver&agrave; tante sicure sorprese.   

Il nuovo numero di Autosprtin &egrave; in edicola, ecco cosa vi aspetta tra le pagine del giornale che, da 60 anni, racconta il motorsport

L&#39;editoriale del direttore: Una F1 pi&ugrave; aperta, Caschi e Volanti online!

La Ferrari toglie i veli dalla SF21 il 10 marzo, proprio mentre questo numero di Autosprint raggiunge le edicole. C&rsquo;&egrave; sempre un&rsquo;atmosfera particolare ogni volta che viene presentata una Rossa. Comunque sia, al di l&agrave; di ogni pronostico, oltre ogni considerazione l&rsquo;arrivo di una monoposto del Cavallino si porta in dote quel carico di attesa mista ad emozione che solo una vettura della Scuderia sa trasmettere in senso assoluto. Il battesimo avviene in circuito, direttamente in Bahrain, pista di decollo di un Mondiale 2021 dove nel copione sono da inserire solo partecipazioni speciali e comprimari perch&eacute; ancora una volta il ruolo di protagonisti viene assegnato a Lewis Hamilton e alla Mercedes.   Leclerc: &quot;Nel 2021 miglioriamo sulla gestione delle gomme&quot;  Nella settimana appena trascorsa la Regina s&rsquo;&egrave; presa tutta la scena lanciando in orbita la W12, ultimo gioiello di una specie che ha riscritto la storia della F.1. Assieme alla Mercedes sono uscite allo scoperto anche le ambiziose Alpine e Aston Martin: ora non resta che attendere venerd&igrave; 12 marzo quando finalmente si riaccenderanno le power unit per l&rsquo;avvio dei test. In Bahrain va in scena uno dei momenti clou della stagione con tre giorni di prove collettive, preludio del via del Mondiale previsto per l&rsquo;ultimo week end di marzo. Sar&agrave; la prima occasione di confronto e raffronto tra monoposto evoluzione e non rivoluzione, visti i pochi spazi d&rsquo;intervento consentiti da regolamento.    Nel frattempo segnatevi in rosso anche marted&igrave;1 6 marzo, giornata in cui si alzer&agrave; il sipario sull&rsquo;edizione 2020 dei Caschi d&rsquo;Oro e Volanti Aci: per la passata stagione verranno assegnati i riconoscimenti con una cerimonia che potrete seguire on line sul sito di Autosprint. Un&rsquo;intera giornata dedicata al motorsport internazionale e nazionale con ospiti d&rsquo;eccezione a cominciare dal presidente della FIA Jean Todt. Tutti i campioni del mondo delle specialit&agrave; clou nel 2020 hanno dato la loro adesione: c&rsquo;&egrave; tanta carne al fuoco e abbondano le sorprese.  Intanto riparte anche l&rsquo;attivit&agrave; nazionale. Ad aprire la stagione corsaiola tricolore tocca al Rally del Ciocco, primo round di un Cir che vedr&agrave; in corsa per lo scudetto tanti volti nuovi. Il campione in carica Andrea Crugnola al volante della Hyundai dovr&agrave; vedersela con una pattuglia agguerrita di giovani rivali pronti a sfidarsi in una serie che continua ad avere grande appeal. A impreziosire ancora di pi&ugrave; il men&ugrave; c&rsquo;&egrave; anche la presenza di Neuville e Breen che sull&rsquo;asfalto della Garfagnana sono pronti a una bella sfida in famiglia che alza di molto l&rsquo;asticella dello spettacolo e serve alle due punte del team principal Andrea Adamo per aumentare feeling e consapevolezze in vista dei prossimi appuntamenti nel Mondiale Rally.   Allacciamoci le cinture perch&eacute; la stagione &egrave; pronta a decollare. L&rsquo;ultima annotazione riguarda la Formula E. Ed &egrave; un&rsquo;annotazione pesante. La sera di sabato 27 febbraio si &egrave; decisamente esagerato: l&rsquo;Arabia Saudita ha rivelato di aver intercettato durante la cerimonia del podio del primo round della serie elettrica un attacco missilistico ed il governo sospetta che sia stato lanciato dai ribelli Houthi in Yemen. In realt&agrave; il bersaglio esatto del missile balistico che &egrave; stato intercettato &egrave; ovviamente sconosciuto, dato che per fortuna non &egrave; stato lasciato colpire, ma &egrave; decisamente possibile che fosse la gara corsa nel quartiere di DiRiyya, a nord ovest della capitale, o quantomeno il principe ereditario Mohammed bin Salman presente all&rsquo;evento. Addirittura il canale AlArabiya ha pubblicato un video del missilefatto brillare sopra Riad dalla contraerea, mentre l&rsquo;Agenzia di stampa saudita ha diffuso le immagini dei resti dello stesso caduti su una casa di un quartiere residenziale della capitale.  La situazione pare insomma tutto fuorch&eacute; sicura, quindi la domanda diventa importante: che cosa fare per il futuro? Ha senso intestardirsi a creare un evento mondiale e quindi altamente interessante da attaccare, visto che il gruppo terroristico della milizia Houthi ha intensificato i suoi sforzi per colpire l&rsquo;Arabia Saudita e diverse aree dello Yemen ancora fuori dal suo controllo?  Il segretario generale del Consiglio di Cooperazione del Golfo Nayef bin Falah ha ovviamente condannato i tentati attacchi al Regno, mentre il portavoce della coalizione Colonnello Turki Al-Maliki ha detto che i tentativi della milizia Houthi di attaccare i civilie le aree popolate costituiscono un criminedi guerra. Ha senso persistere nel creare uninteressante obiettivo da colpire per attirarel&rsquo;attenzione di tutto il mondo? Sicuramente c&rsquo;&egrave; un vantaggioso interesse economico per il campionato, dato che in Medio Oriente ci sono tante importanti e ricche multinunazionali da coinvolgere, ma davvero vale la pena rischiare cos&igrave; tanto? 

Allacciamoci le cinture perch&eacute; la stagione &egrave; pronta a decollare. Tra i test in Bahrain della F1, una rocambolesca Formula E, Il Mondiale Rally e il Cir, segnatevi nel calendario marted&igrave; 16 marzo: giornata in cui si alzer&agrave; il sipario sull&rsquo;edizione 2020 dei Caschi d&rsquo;Oro e Volanti Aci

L&#39;editoriale del Direttore: F.1 &egrave; l&#39;ora dei test, missili puntati sulle F.E

Segui in&nbsp;diretta la festa dei Caschi d&#39;oro e dei Volanti ACI 2019. Una vera e propria notte delle stelle che chiude l&#39;anno motoristico e premia i protagonisti del mondo delle corse di oggi e i ieri.&nbsp;    Conducono la serata&nbsp;giornalisti di Sky&nbsp;Fabio Tavelli&nbsp;(conduttore della trasmissione Race Anatomy) e&nbsp;Federica Masolin&nbsp;(inviata ai Gp di Formula Uno)&nbsp; 

Dal Tenoha di&nbsp;Milano ecco l&rsquo;edizione&nbsp;2019 dei Caschi d&rsquo;Oro di Autosprint e i Volanti ACI

Caschi d&#39;oro 2019: segui la diretta dell&#39;evento

Una notte da Oscar. &Egrave; quella che ci prepariamo a vivere venerd&igrave; prossimo a Milano. Nella cornice del Tenoha di via Vigevano &egrave; pronta ad andare in&nbsp;scena l&rsquo;edizione 2019 dei Caschi d&rsquo;Oro di Autosprint e dei Volanti ACI. Si&nbsp;rinnova anche quest&rsquo;anno il gemellaggio tra il n(v)ostro settimanale e&nbsp;l&rsquo;Automobile Club Italia per dare vita all&rsquo;evento dell&rsquo;anno per il&nbsp;motorsport tricolore. L&rsquo;essenza della passione nella premiazione pi&ugrave;&nbsp;importante e longeva; il palcoscenico pi&ugrave; bello pronto ad accogliere e premiare i grandi protagonisti della stagione da corsa che si &egrave; appena&nbsp;conclusa.  Dove le eccellenze del motorsport italiano riceveranno i premi&nbsp;consegnati da Autosprint e ACI nell&rsquo;ambito di una serata che &egrave; essenzialmente una grandissima festa per le corse e i suoi protagonisti. E&nbsp;tante storie d&rsquo;italiani dal piede pesante con carriere gi&agrave; consolidate e piene di trofei alle quali fanno poi da contraltare quelle dei giovani di&nbsp;belle speranze cresciuti nel kart e pronti a costruirsi un futuro&nbsp;importante. Il riferimento &egrave; tutto per Gabriele Mini e Andrea &ldquo;Kimi&rdquo;&nbsp;Antonelli. Due talenti tenuti d&rsquo;occhio dai grandi del motosport e che&nbsp;stanno crescendo supportati da programmi importanti con il primo allievo&nbsp;della Ferrari Driver Academy e il secondo messo sotto contratto con&nbsp;Mercedes.   Giovanissimi e gi&agrave; con piede destro pesante e idee chiare anche se il cammino &egrave; tutto in salita e ogni stagione richiede l&rsquo;innalzamento di un&rsquo;asticella che si va a porre sempre pi&ugrave; in alto. Il futuro dell&rsquo;automobilismo tricolore che pu&ograve; guardare avanti e continuare a coltivare la tradizione di uno sport che fa ancora ribollire il sangue&nbsp;nelle vene col sacro fuoco del motore e produce quella passione che sar&agrave;&nbsp;l&rsquo;ospite principale alla grande festa di Autosprint e Automobil Club Italia.  A proposito dell&rsquo;Automobil Club Italia. A seguito del Consiglio Mondiale&nbsp;del Motor Sport FIA sono state presentate importanti novit&agrave; che riguardano&nbsp;l&rsquo;assegnazione dei punti delle superlicenze per alcuni campionati. Nello&nbsp;specifico, un&rsquo;indicazione importante &egrave; arrivata per la Formula Regional&nbsp; European Championship, serie continentale certificata FIA e di matrice italiana organizzata da ACI Sport in collaborazione con WSK Promotion, per&nbsp;la quale &egrave; stata confermata l&rsquo;assegnazione al vincitore di 25 punti per la&nbsp;Super Licenza. Fatto questo che testimonia il riconoscimento della qualit&agrave;&nbsp;del Campionato stesso da parte della Fia. Tra le altre decisioni stabilite&nbsp;dal Consiglio Mondiale, quella riguardante l&rsquo;equivalente serie francese,&nbsp;che &egrave; stata invece declassata. 

A milano venerd&igrave; 13 dicembre i Caschi d&rsquo;Oro di Autosprint e Volanti ACI

L&#39;editoriale del Direttore: Pronti alla nostra notte degli Oscar

&Egrave; ormai iniziato il conto alla rovescia in vista dell&rsquo;edizione 2019 dei Caschi d&rsquo;Oro di Autosprint e i Volanti ACI. Anche per quest&rsquo;anno si ricompone l&rsquo;accoppiata tra il settimanale da corsa della Conti Editore e l&rsquo;Automobil Club Italia.  Si tratta di una vera e propria notte delle stelle, con tanti protagonisti del motorsport internazionale e tricolore. La serata si terr&agrave; venerd&igrave; 13 dicembre nella location del Tenoha in via Vigevano a Milano, trasformata in un grande paddock da corsa per mandare in scena una festa delle corse. Tra passato, presente e futuro sul palco della manifestazione si alterneranno diverse star del motorsport e tantissimi talenti pronti a costruirsi una carriera d&rsquo;autore.  Cos&igrave; con il Mondiale di F.1 appena terminato e con tutti gli altri campionati conclusi, la festa dei Caschi d&rsquo;Oro di As e Volanti ACi diventa un appuntamento di riferimento prima di salutare la fine dell&rsquo;anno di corse. I giornalisti di Sky Fabio Tavelli (conduttore della trasmissione Race Anatomy) e Federica Masolin (inviata ai Gp di Formula Uno) condurranno la serata che inizier&agrave; a partire dalle 20.  Seguite la diretta live sul nostro sito. 

La notte delle stelle del motorsport internazionale e tricolore si terr&agrave; al Tenoha di via Vigevano

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