GP Monaco, dopo un anno di assenza ritorna la "lotteria"

GP Monaco, dopo un anno di assenza ritorna la "lotteria"© LaPresse

Dopo aver saltato l'edizione 2020 a causa della pandemia, il GP di Monaco torna con tutte le sue imprevedibilità, per "un'estrazione" che a volte premia anche chi proprio non se lo aspetta

18.05.2021 ( Aggiornata il 18.05.2021 12:57 )

"Non è baciare i muretti che mi preoccupa, è farci l'amore che mi spaventa un po'". Il mai dimenticato Michele Alboreto la vedeva così, la tappa di Montecarlo. Un'originalissima descrizione di un circuito che non perdona, che esalta e affligge, in quella che resta una prova unica nel mondiale di Formula 1.

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Per adesso è 3-1 Mercedes

Dopo due anni Montecarlo torna e torna per mettere nuovamente di fronte Lewis Hamilton e Max Verstappen, i due mattatori di inizio stagione e dell'ultima edizione nel Principato, quella del 2019. Allora, un Max già penalizzato preferì buttare la macchina dentro all'ultimo giro, tentando il sorpasso pur senza riuscirci, in una manovra che era soprattutto orgoglio: non avrebbe mai vinto neanche passando per primo sotto la bandiera a scacchi, eppure volle provarci. Oggi è come se ci fosse un filo, tra quella gara e questa alle porte: ci sono loro due che si affacciano nel porto principesco con la convinzione, entrambi, di potersela giocare. Il bilancio dice 3-1 Mercedes (ed è lo stesso per quanto riguarda le pole position), la quale negli ultimi due GP ha dato l'impressione di essersi ripresa la leadership tecnica. 

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Fondamentale la componente meccanica

Difficile però fare pronostici troppo accurati in vista di Montecarlo, una pista certamente unica non solo nello scenario, ma anche dal punto di vista "ingegneristico". Su un tracciato così tortuoso e guidato la componente meccanica ha un ruolo fondamentale, e gran parte del successo passa di qui: l'interazione del gruppo delle sospensioni con gomme e asfalto è la chiave per ben figurare, oltre ad una macchina perfettamente bilanciata; serve un anteriore preciso, ma senza togliere troppo al posteriore, dal quale serve tutta la trazione possibile. Carico aerodinamico al massimo, scontato vista l'assenza di lunghi rettilinei, utile anche per far lavorare al meglio possibile le gomme: la Pirelli porterà le mescole C3, C4 e C5, ovvero le più morbide della sua gamma, con la C5 al debutto stagionale. Sempre per quanto riguarda la componente meccanica, da segnalare che per il round di Monaco le squadre potranno utilizzare una versione specifica della sospensione anteriore, con cambiamenti concessi a braccetti e distanziali.

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Leclerc ed il tabù del GP di casa

Montecarlo è da sempre la "lotteria" per eccellenza, motivo per cui anche i meno nobili possono sperare e sognare di vivere una giornata da protagonisti. Il primo della lista dei sognatori è Charles Leclerc, che per quanto ami la pista di casa non è che abbia uno score invidiabile a Monaco: due ritiri nelle due gare in Formula 2 ed altri due ritiri in F1, nel 2018 e nel 2019. Però Charles è carico, con buoni motivi per esserlo: la SF21 soffre ancora le velocità di punta (non è al livello della "sorella" SF1000, ma è comunque dotata della Pu meno potente del lotto), aspetto che Monaco di fatto annullerà. Con il carico elevato la Rossa si è comportata bene a Barcellona, e può augurarsi di farlo anche in Costa Azzurra: il terzo settore di Barcellona non è propriamente una garanzia (cambiano asfalto, gomme ed assetti meccanici, per cui non è un'equivalenza precisa), ma resta comunque un indizio a favore. Discorsi che troveranno conferma o smentita nelle inusuali, ma tradizionali per Monaco, prove libere nel giovedì del Principato.

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