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F.1 e Le Mans in mano ai tedeschi

Storie, sogni, concomitanze: un week end da corsa che divide ascolti e appassionati

Andrea CordovaniAndrea Cordovani

20 giu 2016 (Aggiornato il 21 giu 2016 alle 10:41)

Ci sono sogni che si avverano e altri che si infrangono in un week end come quello appena trascorso stretto nella morsa della passione e un sadico ping pong tra la 24 Ore di Le Mans e il Gp di Formula Uno a Baku. C’è il numero 18 che divide storie e finali nella gara di durata più famosa del mondo: quello dei tentativi falliti dalla Toyota e quello delle vittorie conquistate dalla Porsche.

C’è anche un finale terribile con una vettura che a un passo dal sogno e un giro dalla fine si ferma proprio mentre in Azerbaijan parte un Gp tutto griffato da Nico Rosberg che ritrova in modo prepotente la vittoria dopo tre gare soporifere.

C’è il marchio dei tedeschi con Mercedes e Porsche regine del week end assieme a quella Ford che in Gt a Le Mans ha conquistato la vittoria a 50 anni dal suo primo successo. C’è, infine, una stucchevole e controproducente concomitanza tra i due eventi proprio nel momento topico col finale della 24 Ore che si infila nel via del Gp, una vera azione di disturbo, soprattutto per gli appassionati. È in un week end come questo che si scrive un altro bel racconto con le prime vittorie in Gp2 di Antonio Giovinazzi autentico mattatore in Azerbaijan.

Due successi per il portacolori della Prema, strepitoso interprete sul cittadino più veloce del mondo. Ora il pugliese di Martina Franca vede la vetta della classifica della serie anche se finora non aveva raccolto neanche un punto. Bravo Antonio, orgoglio italiano.

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