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L'editoriale del direttore: Austin Power

Sul numero di Autosprint in edicola, tutti gli approdondimenti sul GP degli Stati Uniti

L'editoriale del direttore: Austin Power

Andrea CordovaniAndrea Cordovani

25 ott 2021 (Aggiornato il 2 dic 2021 alle 17:01)

Le tribune piene zeppe di spettatori, quella passione che tracima e si allunga sui saliscendi del circuito di Austin. È l’immagine più bella che arriva dagli Stati Uniti dentro a un Mondiale incendiato da un duello mozzafiato. Quattrocentomila spettatori in tre giorni di show. Roba da record, numeri che scaldano e lanciano un grande messaggio di speranza dentro a un mondo che non è ancora libero, che ha ancora paura, ma dove la ripresa è in pieno atto. L’ab- braccio che la F.1 riceve negli Stati Uniti è caldo e avvolgente come quel serpentone di curve, tratto distintivo di una pista dove si è giocato un round pieno di pathos che si è deciso solo all’ultima curva.

È un capolavoro di Max Verstappen e della Red Bull. Una vittoria da applausi per l’olandese volante. Un successo costruito con determinazione che adesso allarga la forbice e caccia a 12 punti di distacco nel Mondiale Lewis Hamilton. Battuto e abbacchiato il sette volte campione di casa, costretto alla resa su una pista dove da sempre ha dettato legge. Ha provato fino in fondo a rimontare su Verstappen. Ma non ce l’ha fatta.

E ora la corsa verso l’ottavo titolo si fa più in salita. Niente di definitivo. Ma è abbastanza chiaro che sarà un confronto che si deciderà solo alla fine e dove i dettagli finiranno per fare la differenza. E qui si inserisce un dato certo.

Ovvero che questo Mondiale 2021 è più bello che mai. Uno dei più emozionanti e combattuti degli ultimi anni. La ricetta per rendere la F.1 il miglior spettacolo del week end non ha bisogno di alchimie. È sotto agli occhi di tutti. Serve battaglia, dei grandi duelli, sfide senza sosta, corpo a corpo entro e fuori dai limiti, compreso dito medio da indirizzare al rivale. Come quelle torte che facevano le nostre nonne, quei sapori veri, nessuna manomissione delle quantità, nessun ricorso all’ingrediente segreto. Le cose buone di una volta.

C’è bisogno di sostanza. E domenica scorsa a Austin di sostanza ce n’è stata davvero tanta con un Gp che non ha lesinato emozioni all’interno di un nazione che ha una grande fame di F.1. Il prossimo anno gli Usa avranno due Gp in calendario (Miami e Austin) con La Vegas che sta spingendo per avere una data in calendario. "Speriamo di fare più gare in futuro in questo Paese", ha detto Hamilton davanti ai microfoni. In attesa degli sconvolgimenti regolamentari della prossima stagione la F.1 cavalca la nuova rivoluzione innescata da un duello che vale più di ogni altra cosa, con la speranza che in futuro la forbice dei protagonisti possa allargarsi e tirare in ballo anche la Ferrari. Manca tanto una Rossa nelle zone di caccia. Non solo a chi ha nel cuore le sorti di un Cavallino che è sulla via della ripresa...

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