"Se qualcuno degli spettatori si comporta in modo scorretto, la risposta sarà molto, molto, molto dura", ha detto Stefano Domenicali
Torna a rialzarsi il sipario in F.1. Finalmente. Ferie finite e gas spalancato verso una seconda parte di stagione che promette scintille. E pure veleni. È una ripartenza che mostra subito il suo volto più racing. Si ricomincia da Spa. E potrebbe anche essere l’ultima volta sul sacro suolo della pista belga che vede il suo futuro a rischio. Poi una dopo l’altra arriveranno Zandvoort e Monza. Dopo lo stop per la pausa estiva l’avventura riparte col fiato in gola e una classifica che vede Max Verstappen e la Red Bull padroni della scena. Il divario di ottanta punti che divide il campione del mondo in carica da Charles Leclerc, è un solco profondo che fagocita speranze e determina rimpianti in rosso per una prima parte di Mondiale che, da parte ferrarista, poteva essere e non è stato.
È il momento di serrare le file, adesso. E guardare al futuro senza calcoli, provando ad andare a caccia di gloria senza porsi obiettivi badando magari a rintuzzare l’avanzata di una Mercedes che è distante soli trenta punti nel Costruttori e in netta parabola ascendente. Ed è in questo contesto che si inserisce uno dei temi caldi che attendono tutti alla ripresa delle ostilità. Tiene banco la direttiva TD39, quella anti-porpoising, che entra in vigore proprio nel GP del Belgio e tiene molti col fiato sospeso. Anche perché proprio la Mercedes è convinta che l’introduzione della nuova normativa le porti dei vantaggi: se le dirette rivali saranno costrette ad alzare le loro macchine, le W13 saranno maggiormente competitive. Secondo una simulazione svolta a Brackley, sei millimetri in più costerebbero a Red Bull e Ferrari dai due ai tre decimi a giro. E questo è esattamente il tempo di cui la squadra campione del mondo Costruttori ha ancora bisogno per vincere. Ma i conti si fanno con l’oste, e le prime della classe hanno già fatto sapere di non prevedere alcun impatto dall’entrata in vigore della Direttiva.
La massima serie sta vivendo la vigilia di Spa come una sorta di lunghissimo sabato del villaggio, accompagnata dal sottile piacere e dall’attesa di una serie di novità che potranno rendere elettrizzante la corsa vallone. La corsa di fine agosto non poggerà soltanto sulla rivalità tra Red Bull e Ferrari, sulle velleità di recupero della Mercedes e sulle ambizioni di Sainz e Perez. Nel frattempo proprio domenica prossima servirà una corsa spettacolare che riesca a cancellare il ricordo della passata edizione, una della pagine più brutte della storia della F.1, uno show indegno, una macchia indelebile.
E a proposito di macchie indelebili. Gli ultimi idioti comportamenti di una certa frangia di pubblico sono entrati direttamente nel mirino di Liberty Media. Un decalogo con 10 norme comportamentali accoglierà gli spettatori a Spa. Eccole: 1. Abbiate rispetto per tutti! 2. No vetro; 3. No fumogeni; 4. No armi; 5. No alcol 6. Le bici non sono ammesse all’interno del circuito; 7. No animali; 8. No barbecue; 9. No droni; 10. Non rubate i cartelli. Gli spettatori sono invitati a segnalare gli abusi alla sicurezza durante i weekend di gara. Tra le altre cose, è stata aumentata la sorveglianza delle telecamere per tenere sotto controllo i tifosi. Il patron di Liberty Media Stefano Domenicali ha un’opinione chiara sui tifosi che si comportano male. "Non c’è spazio per gli idioti nel mondo. Naturalmente, se qualcuno si comporta in modo scorretto, la risposta sarà molto, molto, molto, molto, molto dura". Finalemente.
Link copiato