Autosprint

L’editoriale del direttore: Il tramonto di un’epoca

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L’editoriale del direttore: Il tramonto di un’epoca

Andrea CordovaniAndrea Cordovani

11 apr 2023 (Aggiornato alle 10:36)

Sembra un meraviglioso gioco del destino, un assist che arriva direttamente dal cielo. Martedì 11 aprile quando questo numero di Autosprint va in edicola sono passati esattamente trent’anni dalla magica domenica di Donington, quella in cui Ayrton Senna conquistò una delle vittorie più belle di tutta la sua carriera. Un successo scattato a suon di sorpassi, ottenuto con una McLaren ritenuta inferiore rispetto alle Williams. Un trionfo dove l’uomo fu superiore alla macchina, qualcosa che ha lasciato un segno indelebile nella storia della F.1. Un’impresa che riporta alla luce altre vittorie simili a quella, dove ogni pronostico viene sovvertito davanti a variabili impazzite come la pioggia, straordinari esempi che sono ancora lì a scaldare il cuore, quelli capaci di scatenare autentiche passioni. Il trentennale di quella leggendaria vittoria si piazza in un momento di grandi cambiamenti per la F.1 oggetto di polemiche come è inevitabile che avvenga in momenti del genere. Siamo al tramonto di un’epoca: non c’era modo migliore per sintetizzare la cosa dell’immagine scattata dal fuoriclasse della reflex Angelo Orsi, che vedete in questa pagina. La F.1 che abbiamo sempre conosciuto è in piena metamorfosi per affrontare le sfide del futuro. Il nostro mondo delle corse è destinato a rimanere un ricordo sorpassato dai tempi e dalle mode. Non resta che adeguarsi al cambiamento perché ormai il meccanismo si è innescato e indietro non si può più tornare. Il Circus produce un volume di spettatori e di soldi che parla chiaro. La F.1 è un fenomeno planetario che sta diventando sempre più globale. Ben venga ogni tentativo per renderla più spettacolare ma non si può essere tacciati di delitto di opinione se una buona fetta di appassionati fatica a fagocitare il cambiamento. Gli ultimi due campionati del mondo ci hanno tenuto incollati davanti alla televisione per uno show bellissimo. La speranza, ovviamente, è quella di continuare ad assistere a imprese sportive nella piena accezione del termine. Ci sono ancora 20 Gran Premi da disputare e tutto può succedere... Ora c’è un mese di tempo per ricaricare le pile e ripartire con nuovi slanci per una F.1 uscita tra le polemiche dopo il Gp d’Australia. Un mese per riflettere e andare avanti.

Mondiale Endurance, supersfida a Portimao

Intanto nel prossimo week end tornano ad accendersi i riflettori sempre più scintillanti del Mondiale Endurance. Dopo il round di apertura a Sebring, la serie va in scena sui saliscendi di Portimao, una pista al sugo dove è sempre bello assistere allo spettacolo. La pole e la terza piazza al debutto della Ferrari 499P in Florida ha fatto subito da detonatore per la nuova era di questo campionato sulla rampa di lancio a livello di crescita e di interesse. Con una Toyota favorita e lanciata verso la riconferma al vertice di un Mondiale che la vede da anni protagonista, la Rossa rappresenta la rivale più accreditata per accendere la sfida fino all’ultimo round della stagione. Diminuire il gap sul passo gara dalla squadra giapponese è l’obbiettivo a medio termine per Maranello. La 499P ha stupito tutti ma adesso si alza l’asticella. Il mese di aprile è davvero importante per il campionato che, a stretto giro, ha in calendario due round a Portimao e Spa che sono destinati a dare l’esatta misura delle forze in campo prima di iniziare la tappa di avvicinamento alla 24 Ore di Le Mans del Centenario, il classico evento che vale una stagione, un’occasione straordinaria per tutti i contendenti di questo campionato che è pronto a far accendere di nuovo le vecchie passioni.

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