L'editoriale del direttore: la bestia famelica della F1

L'editoriale del direttore: la bestia famelica della F1

Il campione olandese è incontenibile e domina anche in USA. Ecco tutte le storie e gli approfondimenti sul nuovo numero in edicola

Andrea Cordovani

24.10.2023 10:40

Premessa: Il numero di Autosprint in edicola questa settimana, per esigenze si stampa, è stato chiuso prima della comunicaizone ufficiale delle squalifiche di Hamilton e Leclerc. Di conseguenza, non è stato possibile rivedere e aggiornare classifiche, inteviste e questo editoriale.

Ci scusiamo con i nostri lettori.


C’è una bestia famelica che si aggira in F.1. Si chiama Max Verstappen ed è diventato un vero incubo per il Circus. L’ombra di un dominio gigantesco si allunga dentro un Mondiale già finito, straziato dal tre volte campione del mondo. Un predatore seriale di vittorie che uccide ogni emozione. Un killer delle emozioni altrui e anche di un campionato dove ogni volta i riflettori principali sono tutti per lui. American Psycho abbiamo titolato in copertina, mentre il Mondiale si sposta dal Texas al Messico avverte: «continuerò a spingere per vincere ancora».

Il dominio narcotizzante dell’olandese bulimico di successi sta diventando sempre più imbarazzante per la concorrenza e anche per questa F.1 nella quale Max sta riscrivendo a proprio piacimento numerosi capitoli di storia. Il 50esimo successo nel Circus di questo 26enne insaziabile si concretizza con una rimonta dopo una partenza dalla sesta casella all’interno di una corsa che ha distribuito diverse speranze per vedere finalmente un Gp senza il solito vincitore. Ma così non è stato.

Ed è qui che si piazza il grande rimpianto di Lewis Hamilton che ha chiuso con uno splendido secondo posto che forse, con una diversa strategia, avrebbe potuto trasformarsi in una vittoria. Quella vittoria che il sette volte iridato insegue dal 2021 alla fine di un Mondiale che ha segnato la fine della sua monarchia e l’insediamento sul trono di Re Max. Anche la terza piazza di Norris è la storia di una grande illusione dopo aver visto Lando balzare al comando e provare la fuga nelle battute iniziali.

Un’altra bella prova da parte della McLaren che supera nel Mondiale Costruttori l’Aston Martin e sogna di salire ancora più in alto. La gara della Ferrari, viceversa, è un misto tra rammarico e delusione. Le Rosse restano giù dal podio al termine di una gara dove la strategia errata non ha consentito di poter ottenere qualcosa di più importante. Il secondo posto nel Mondiale Costruttori diventa una scalata sempre più ripida nel contesto di un campionato nel quale Verstappen-Red Bull a parte, si stanno delineando sempre più i valori e la sfida si è fatta sempre più difficile. Oltre al Gp di Austin questo numero di Autosprint regala un bello spaccato di automobilismo tricolore.

Quattro interviste raccontano la stagione di quattro piloti che hanno centrato l’obiettivo vittoria. Ci sono grandi progetti ancora da realizzare come quelli di Kimi Antonelli che sogna di approdare in F.1. C’è il grande orgoglio di Mattia Drudi dopo la conquista del titolo nel GT World Challenge e un futuro tutto da disegnare. Ci sono i 17 scudetti conquistati da Simone Faggioli nel Tricolore delle Salite: un risultato che gli consente di eguagliare il primato di Mauro Nesti, il più grande della storia della specialità. C’è anche la gioia di Giancarlo Fisichella, splendido cinquantenne 231 Gp di F.1 disputati e 3 successi, una carriera senza confini: il romano, in coppia con Tommaso Mosca e sulla 488 della Scuderia Baldini, ha conquistato per la prima volta il titolo nel GT Tricolore endurance. Un poker di storie diverse, che testimoniano una passione senza confini per il Motorsport a quattro ruote capace ancora di far emozionare e generare passione.


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