L'editoriale del Direttore: Ferrari, ottobre rosso

L'editoriale del Direttore: Ferrari, ottobre rosso©  Ferrari

Nel GP Austin in cui si infiamma la lotta tra Norris e Verstappen, la Ferrari fa il vuoto dietro di sé con una fantastica doppietta di Leclerc e Sainz che fa ben sperare per il resto della stagione. Intanto Bortolotti fa la storia nel DTM con Lamborghini

Andrea Cordovani

21.10.2024 17:48

American dream. Un meraviglioso sogno che si avvera sulla pista di Austin dove la Ferrari mette a segno una strepitosa doppietta. L’uno-due firmato Leclerc-Sainz è roba vietata ai deboli di cuore. Una sorprendente e clamorosa prova di forza del Cavallino che dopo la pausa trionfa e si ripresenta nel Mondiale da protagonista assoluta. Il Texas quest’anno è terreno di caccia magico per Maranello. Dopo la vittoria nel WEC con la 499P arriva questo fantastico uno-due della SF-24 dentro a una domenica magica. Un bis inatteso e che è ancora più bello perché figlio di una prova d’autorità della Rossa davanti a tutti fin dal pronti via. Un trionfo devastante per come è maturato e per una squadra che sta lottando col coltello tra i denti. L’ottava vittoria in carriera di Leclerc è un capolavoro su un circuito che ha regalato uno show incredibile.

Ferrari prudente ma ottimista dopo Austin

«Non siamo campioni del mondo, dobbiamo stare con i piedi per terra», dice Fred Vasseur. Raccomanda calma il team principal della Scuderia. Dice che occorre stare con i piedi ben saldi a terra ma poi sottolinea anche che ci sono ancora tanti punti in palio e che da qui alla fine della stagione tutto può succedere. Ora che il Circus si sposta dagli Stati Uniti al Messico il popolo rosso si esalta con questo trionfo che rilancia il Cavallino nella corsa al Mondiale Costruttori. Tutto può ancora succedere in effetti visto che il distacco della Ferrari dalla McLaren capolista è di 48 punti, mentre sono 40 le lunghezze che la dividono dalla Red Bull.

Molto diversa la situazione, invece, nel Mondiale Piloti con Max Verstappen che rintuzza gli attacchi di un evanescente Lando Norris al quale manca il colpo decisivo per svettare nel corpo a corpo con il tre volte campione del mondo. Ci sta mettendo tutto il proprio mestiere l’olandese per rimanere incollato alla vetta, mentre il suo rivale si perde nel momento clou quando è chiamato a piazzare la zampata per ribaltare l’inerzia di un campionato bello da impazzire.

E domenica prossima si corre in Messico. Un altro round cruciale per questo Mondiale che ci fa saltare sul divano. Colorare di rosso quest’ottobre è un obbiettivo più che possibile e non un sogno mostruosamente proibito.

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Grande Italia in DTM con Bortolotti

Quella appena trascorsa è stata una domenica da ricordare per Mirko Bortolotti. Il trentino di Lamborghini centra l’obiettivo e mette la sua firma nell’albo d’oro del DTM. Dopo 31 anni, un italiano è tornato a scrivere il proprio nome nell’albo d’oro della serie tedesca. Dopo sei lustri un marchio italiano è tornato a vincere in uno dei campionati in assoluto più prestigiosi. L’ultima volta lo aveva fatto Nicola Larini con l’Alfa Romeo, nel 1993. «Devo ringraziare Lamborghini, che dieci anni fa ha creduto in me e mi ha dato un’occasione. Assieme abbiamo vissuto momenti di gioia e dolore, festeggiando tante vittorie e titoli - ha raccontato Mirko dopo il successo di Hockenheim - Questo del Dtm è in assoluto il titolo più importante, sia per me che per il Marchio. Sono molto orgoglioso di essere il primo italiano, dopo più di 30 anni, a vincere questo campionato con una vettura italiana».

Un anno storico per i piloti Tricolore

Questo 2024 è destinato a rimanere nella storia dell’automobilismo italiano. I nostri sono tornati a farsi valere nel panorama internazionale. Così dopo l’annuncio di Kimi Antonelli che il prossimo anno debutta in F.1 con Mercedes, il trionfo di Leonardo Fornaroli in F3, quello di Antonio Fuoco alla 24 Ore di Le Mans, il successo di Mirko Bortolotti in DTM, ecco anche il successo di Alessio Rovera che ha colto la vittoria nella categoria Pro-Am dell’Elms. Non ci sono dubbi: un anno da applausi.


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