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L'editoriale del Direttore: Stella di un altro pianeta

La squadra di Woking condotta dall'ingegnere di Orvieto mette a segno la quarta doppietta stagionale, mentre a Spa la Lamborghini ottiene uno storico successo nella 24 Ore
L'editoriale del Direttore: Stella di un altro pianeta
© Getty Images

Andrea Stella non ha mai avuto troppi timori di fronte alle salite. L’orvietano che ha trasformato McLaren in un imbattibile dream team di F1 si è appassionato all’automobilismo tra le pieghe della cronoscalata della Castellana. Su quelle curve e su quell’asfalto dove lasciavano le loro virgole di poesia agonistica i draghi di una specialità, dove il coraggio va sempre oltre l’ostacolo, si è accesa la sua scintilla. Da lì è iniziata la sua parabola ascendente da ingegnere visionario che si sta prendendo tutta la scena. È partito dal basso e sta arrivando sempre più in alto. Prima l’approdo alla Ferrari e poi il passaggio alla McLaren. Testa bassa e lavorare. Senza mai dimenticare le origini, senza scordare il passato, senza perdere di vista l’obbiettivo finale. E ora si sta trasformando in un vero incubo per tutti i rivali con il suo team a forte trazione tricolore che quest’anno sta giocando tutto un altro campionato.

Stella, dalla crisi tecnica alla vetta del Mondiale

La squadra campione del mondo Costruttori 2024 sembra davvero arrivare da un altro pianeta e le monoposto color arancio paiono proiettile scagliati da un’altra galassia che stanno uccidendo un Mondiale annichilito dalle prestazioni dei suoi piloti. La quarta doppietta della stagione da parte della McLaren è l’ennesima prova di forza di un team ricostruito dalle macerie di una crisi tecnica che pareva inarrestabile. Senza troppi proclami, passo dopo passo, sviluppo dopo sviluppo il team di Woking è diventato una corazzata che tremare il mondo fa. Ha già le mani ben salde sul secondo titolo Costruttori consecutivo e si prenderà anche il titolo Piloti visto che Oscar Piastri e Lando Norris hanno scavato un solco che pare già adesso invalicabile.

Sì, la McLaren fa davvero paura e sta uccidendo una stagione che avrebbe dovuto essere all’insegna dell’equilibrio secondo le voci di una vigilia che ha regalato previsioni totalmente sballate. E invece a dettare legge c’è lo squadrone orange guidato da Stella, uno che non regala illusioni, che non fa dribbling con le parole, che non si nasconde mai dietro a un dito. Basta guardarlo in faccia per capire che è totalmente calato dentro a quest’avventura come fosse sempre in trance agonistica. Se è vero che una squadra di F1 non è certo figlia di un singolo soggetto è altrettanto vero che Andrea da Orvieto rappresenta il condottiero che tutti vorrebbero avere. E che adesso è diventato il paragone più scomodo per il resto della concorrenza.

Lambo accecante a Spa

Lamborghini da applausi alla 24 Ore di Spa. Il Toro è andato alla carica sulla mitica pista delle Ardenne e ha conquistato la prima storica vittoria nella maratona belga. A firmare il successo la Huracan del Grasser Racing Team con l’equipaggio composto da Bortolotti-Engstler-Pepper che hanno chiuso davanti a tutti nella grande classica. Un successo limpido in una gara per nulla scontata con un vantaggio di soli 8 secondi a testimoniare quanto sia stata tirata la sfida contro una concorrenza tosta e mai doma. Una vittoria che chiude il ciclo delle grandi sfide endurance della Huracàn che, in passato, era riuscita ad andare a segno anche a Daytona e Sebring. Poi il futuro sarà Temerario che verrà presentata nella versione Gt3 al Festival of Speed di Goodwood il prossimo 11 luglio.

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