Formula E, Audi in pista con il motore fatto in casa

Formula E, Audi in pista con il motore fatto in casa

Lo sviluppo di MGU e inverter è stato curato direttamente da Audi Sport e coprirà le prossime due stagioni. Attenzione rivolta soprattutto sul ridurre le perdite di energia e compattare gli ingombri

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F.P.

26.11.2020 ( Aggiornata il 26.11.2020 12:29 )

Trentacinque chilogrammi di efficienza e potenza. Sono quelli del motogeneratore Audi che andrà sulle FE07 di Lucas Di Grassi e Rene Rast, al via della settima stagione di Formula E. In pista a Valencia nei test per costruire una corsa al titolo che ormai da due anni è un inseguimento vano per Audi Sport.

Le novità sono sostanziali con l’omologazione della nuova monoposto, perché da un progetto curato principalmente dal partner tecnico Schaeffler si passa a un sistema di motore-inverter sviluppato direttamente da Audi Sport.

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MGU05 spinto al limite

Snocciolano numeri su massa, efficienza, riduzione delle perdite d’energia, durante la presentazione della monoposto realizzata a Neuburg. Il motogeneratore MGU05 sarà sulla scena nella Stagione 7 e nella successiva, si tratta di un propulsore dal peso inferiore ai 35 kg, completo di inverter, con trasmissione a singolo rapporto, sul quale Stefan Aicher, responsabile dello sviluppo e-Drive di Audi Sport spiega: “La FE07 ha un nuovo powertrain elettrico sviluppato per la prima volta internamente ad Audi. Abbiamo toccato i limiti in tutte le aree di questo progetto”.

La prestazione dalla massima efficienza

Gli fa eco Tristan Summerscale, capo del progetto Formula E Audi Sport “Non abbiamo lasciato nulla di intentato nel ridurre al minimo le perdite di energia interne al sistema. Abbiamo ottenuto un’efficienza complessiva superiore al 95% sul nostro powertrain. La nuova unità MGU-inverter ha un’efficienza anche superiore al 97% in tutte le situazioni di guida importanti.

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Se paragonate il nostro motogeneratore a un motore termico di potenza equiparabile, da 340 cavalli, non solo la nostra efficienza è doppia ma è anche molto più leggero con un peso inferiore ai 35 kg. Questo dimostra chiaramente quale soluzione efficiente risulta essere un powertrain elettrico”. Un confronto che, per completezza, dovrebbe dire anche dei 385 kg del pacco batterie McLaren Applied Technologies da 52 kWh, il “carburante” del motogeneratore con rotore interno allo statore e 6 fasi elettriche.

Schaeffler resta tra i partner

Dall’ottimizzazione di un progetto curato da Schaeffler si passa allo sviluppo in prima persona, che dovrà dire se, sul campo, la squadra ufficiale saprà tornare in lotta per il titolo – il successo nel Costruttori è della Stagione 4, di esordio in prima persona nella serie elettrica –. “Schaeffler continua a essere un nostro partner, ma sul motogeneratore abbiamo fatto molto del lavoro internamente, con il progetto LMP1. Al tempo stesso, quando siamo arrivati in Formula E è avvenuto in sintonia con Abt. Insieme a Schaeffer si trovavano già in un rapporto di collaborazione ed era ovvio proseguire in quel modo”, ha approfondito Allan McNish.

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