ePrix Diriyah-2, Bird firma la prima con Jaguar

ePrix Diriyah-2, Bird firma la prima con Jaguar© LAT/Formula E

Il secondo ePrix a Riad si conclude in regime di bandiera rossa, per l'incidente tra Guenther, Buemi ed Evans. Bird precede Frijns e Vergne, con DS Techeetah alle prese con la lotta tra i due piloti, quasi a estromettersi dalla gara

Fabiano Polimeni

27.02.2021 ( Aggiornata il 27.02.2021 19:24 )

Si decide in 35 minuti l’ePrix di Diriayh, secondo appuntamento della Formula E. Ed è Sam Bird a prendersi la vittoria, davanti a Robin Frijns. Per l’inglese è la prima vittoria con il nuovo team, lui che arriva da Envision Virgin Racing. “E’ stato molto emozionante. Lasciare Envision che è stata la mia famiglia è stato difficile, non sapevo cosa aspettarmi ma sono arrivato in un team fantastico, già è diventato la mia famiglia”, dice Bird a caldo.

Non si arriva a bandiera, perché l’incidente a 11 minuti dal termine vede Guenther battagliare con Buemi, il tedesco va va lungo, centra l’incolpevole Evans messo fuori dai giochi: strike multiplo e tre macchine ritirate. In più, un Alex Lynn capottato con la Mahindra (incidente non coperto dalle immagini) e la direzione gara a neutralizzare l’ePrix con Full Course Yellow, poi Safety Car e, infine, la bandiera rossa ai meno 2’41”.

L'incidente di Alex Lynn

Vergne-Da Costa, sono scintille

Bird, Frijns, Vergne è il podio di gara-2 a Riad, dove DS Techeetah riesce a rifarsi dopo un venerdì da dimenticare. Le due macchine nero-oro recuperano e lottano senza esclusione di colpi, con Da Costa e Vergne a fare a ruotate per la terza posizione ai 17 minuti dal termine. Ecco, ci sarà da ragionare e chiarirsi nel box, come ammette JEV: "Dovremo parlarne internamente. Non eravamo nella stessa modalità di gestione d’energia. Ci siamo trovati affiancati, poi all’ultima curva ha preso l’interno e non ha frenato. Dovremo parlarne. Lui pensa che di non aver sbagliato, io credo che non sia un errore mio".

Arrivano in rimonta e prendendo la posizione su Sette Camara, con una Dragon competitiva per chiudere sesto davanti al compagno di squadra Mueller. Il brasiliano partiva dalla seconda posizione, subito persa in curva 1, con Bird a girare all’esterno e mettersi in scia di Frijns.

Bird-Frijns, scambi in Attack Mode poi il sorpasso finale

Gara priva di grandi battaglie, eccezion fatta per il recupero delle DS Techeetah. Davanti è un correre con cambi di posizione tra Bird e Frijns alternati agli Attack Mode. Il sorpasso decisivo, “alla pari” per potenza massima, arriva con Bird che rompe gli indugi ai -17’, in contemporanea con la bagarre in casa DS Techeetah.

Oltre alle due Dragon, vanno a punti Nick Cassidy, con la seconda Envision Virgin Racing, in recupero dopo un via dalla piazzola numero 10. Turvey conferma la presenza in top ten, ottavo, davanti a Rowland su Nissan e Rast, migliore Audi ufficiale.

Detto dell’incidente di Dennis su BMW, spinto a muro da Pascal Wehrlein su Porsche – penalizzato con un Drive Through -, all’ePrix non ha preso parte Edoardo Mortara. La sua Venturi ha riportato troppi danni per essere pronta in tempo e schierarsi in griglia, dove invece sono state ammesse le due Mercedes e la seconda Venturi, dopo essere rimaste escluse dalla FIA in qualifica per la necessità di condurre indagini sui motivi che hanno causato l’incidente di Mortara nel corso delle libere 3.

Mercedes in gara, spiegato il problema ai freni

“Le analisi ci hanno permesso di capire cos’è accaduto e porre in atto le adeguate contromisure. L’impianto frenante delle macchine di Formula E è progettato in modo tale che in caso di cedimento dei freni anteriori, il sistema dei freni posteriori è attivato come misura di sicurezza. In questo caso, un parametro errato del software ha fatto sì che il sistema frenante posteriore non si sia azionato come previsto e il meccanismo di sicurezza non è entrato in funzione.

Abbiamo corretto il problema software e dimostrato con piena soddisfazione della FIA che la vicenda è stata risolta. Di conseguenza, la FIA consentirà a tutte le monoposto motorizzate Mercedes di correre stasera”.

Mercedes in gara, spiegato il problema ai freni

“Le analisi ci hanno permesso di capire cos’è accaduto e porre in atto le adeguate contromisure. L’impianto frenante delle macchine di Formula E è progettato in modo tale che in caso di cedimento dei freni anteriori, il sistema dei freni posteriori è attivato come misura di sicurezza. In questo caso, un parametro errato del software ha fatto sì che il sistema frenante posteriore non si sia azionato come previsto e il meccanismo di sicurezza non è entrato in funzione.

Abbiamo corretto il problema software e dimostrato con piena soddisfazione della FIA che la vicenda è stata risolta. Di conseguenza, la FIA consentirà a tutte le monoposto motorizzate Mercedes di correre stasera”.

La classifica finale


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