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ePrix Valencia, Vandoorne: "Sfida opposta rispetto a Roma"

L'esordio in calendario del circuito permanente, ben conosciuto dalle squadre di Formula E, presenterà caratteristiche molto sfidanti sulla gestione dell'energia. Pista veloce, per il 75% del giro si corre in pieno

ePrix Valencia, Vandoorne: "Sfida opposta rispetto a Roma"
© Mercedes

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

21 apr 2021

La Formula E fa tappa a Valencia nel week end. Circuito conosciuto quello spagnolo, il Ricardo Tormo è da quattro stagioni sede dei test di preparazione in vista del campionato e le squadre hanno il polso completo delle sfide di una pista permanente.

Avrà tuttavia una tracciatura rivista, con un insieme di curve lente dopo curva 8, per poi arrivare sull'ultima, lunga, piega che inserisce sul dritto di partenza, dove torna la contestata variante impiegata nei test del 2019.

Jaguar corre, Mercedes insegue

Dall'ePrix di Roma è uscita in forma straordinaria Jaguar, che guida il mondiale Costruttori e, con Bird ed Evans, occupa le prime due posizioni nel mondiale Piloti. Ha impressionato favorevolmente, in gara-2, Stoffel Vandoorne e la Mercedes, primo inseguitore Jaguar, mentre il pilota belga è quarto nel mondiale, 10 punti da Bird e uno davanti al compagno di team De Vries. Faranno parte tutti del gruppo 1 di qualifica.

"Ci prepariamo al week end di Valencia con una buona posizione in entrambe le classifiche dei campionati, con entrambi i piloti, è una sensazioni fantastica. Ma le prestazioni competitive in pista porteranno anche una sfida a Valencia, visto che entrambi i piloti partiranno nel gruppo di qualifica più svantaggiato per la gara di sabato", commenta Ian James.

Dall'ePrix di Valencia con la rinnovata tracciatura - 15 curve e 3.376 metri di sviluppo - le squadre si attendono un'impegnativa sfida sul fronte della gestione dell'energia, pista che vedrà il giro percorso al 75% in pieno.

Roma e Valencia agli antipodi

"La pista di Valencia è molto diversa da Roma, è l'opposto. Roma era un circuito stretto, sconnesso, mentre Valencia è un circuito permanente leggermente modificato per farlo "girare" un po' di più e renderlo più adatto alla Formula E.

Le curve sono lunghe e veloci, sarà una grande sfida sulla gestione energetica, probabilmente è tra i circuiti più impegnativi ed esigenti dell'anno. I sorpassi dovrebbero essere piuttosto facili ma saranno uno svantaggio sulla gestione dell'energia. Non è ancora chiaro dove ci troviamo rispetto alle altre squadre, non vedo ragioni per le quali non dovremmo essere competitivi a Valencia, però sappiamo quanto sia imprevedibile la Formula E".

Imprevedibile e con risultati altalenanti, dimostrati dal week end di Roma corso da Vandoorne, tra sabato e domenica. Chi è ripartito dalla Capitale con un umore molto diverso da quello di quando è arrivato, vincitore a Diriyah, è Nick De Vries.

Dimenticare Roma

"Non vedo l'ora di tornare in pista a Valencia dopo un duro week end a Roma. Purtroppo le due gare non sono finite come avremmo voluto, però siamo determinati a tornare più forti.

Spero il meteo in Europa sia migliore e non imprevedibile quanto lo è stato di recente. Conosciamo la pista di Valencia dai test ed è piuttosto diversa dai tipici circuiti cittadini della Formula E. Vedremo come si svilupperà il week end". ePrix di Valencia che si correrà su due round, sabato 24 e domenica 25 aprile, prima volta in calendario di un ePrix in terra spagnola.

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