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Vettel teme i freni

Vettel teme i freni

29 mag 2010

Terza batosta consecutiva per Vettel. Mentre la Red Bull monopolizza le qualifiche facendo la settima pole consecutiva da inizio stagione, lui incassa la terza sconfitta di seguito da Webber. E' solo terzo Vettel, in 1'26”760 staccato di ben 465 millesimi da Webber. Quasi mezzo secondo, un'enormità per lui.
Il tedesco ha una spiegazione per la sconfitta: «Q1 e Q2 erano andate benissimo, avevo il miglior tempo ed ero velocissimo; ero soddisfatto della macchina. Nell'ultima qualifica invece è andato tutto bene fino alla curva 12, poi in quel punto ho perso un po' l'anteriore, cosa che di per sé non è stato un grosso problema. Ma il sovrasterzo è continuato e entrando nella curva 13 ho dovuto dare più sterzo del previsto, e poi alla curva 14 (la esse finale prima del traguardo) la ruota anteriore interna si è bloccata e la macchina ha allargato la traiettoria; non l'ho ripresa in tempo e lì ho perso parecchi centesimi. Altrimenti avrei potuto fare davvero un buon tempo».
Fin qui la qualifica di Vettel. Ma poi è emerso un nuovo problema che intimorisce il tedesco in vista della gara di domani. I soliti freni, l'incubo della fragilità dell'impianto frenante che perde modulabilità e che aveva già compromesso la gara del tedesco in Spagna. Ecco il suo racconto: «Dopo quel bloccaggio di freni in curva ho tentato un altro giro. Ma la macchina non ha più risposto bene in frenata. Ho avuto una bella fortuna a restare terzo e non scivolare al quarto posto dietro Button (per due centesimi, ndr) altrimenti mi sarebbe toccato partire dal lato sporco della pista. Invece così scatterò da quello gommato. Questo mi dà speranze per la gara». Ma l'incubo fragilità è sempre in agguato.

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