Autosprint

I 16 "più" della stagione F1 2011

I 16 "più" della stagione F1 2011

31 dic 2011

È ormai più di un mese che la stagione 2011 della Formula 1 è andata in cantiere, con l'ultima gara del Brasile e il dominio pressoché incontrastato di Sebastian Vettel. Ma giunti alla fine dell'anno solare può essere il momento giusto per definire, a "freddo", quali sono stati gli episodi più significativi visti quest'anno, oltre a segnalare quali piloti si sono distinti per un verso o per l'altro. Ben 16 "più" con cui possiamo insomma identificare questa annata 2011 della F1


IL SORPASSO PIÙ BELLO: WEBBER
Già normalmente è una sequenza da apnea e capelli ritti, quella di Raidillon ed Eau Rouge a Spa. Non parliamo di entrarci in due. E invece Mark Webber ci riesce, al GP di quest'anno, sfilando nientepopodimenoche Fernando Alonso infilandosi nei pochi centimetri liberi fra lui e il cordolo iniziale a sinistra. I due si sfiorano ma non succede nulla di drammatico, a parte far sobbalzare gli spettatori sulla sedia e invertire le posizioni in gara. «Ma sapevo che lui non avrebbe fatto stupidate», confessa poi l'australiano a fine gara parlando dello spagnolo.

L'INCIDENTE PIÙ SPETTACOLARE: PETROV
Siamo nel corso del GP della Malesia e alla penultima curva del tracciato di Shanghai Vitaly Petrov allarga troppo in uscita. Sembra una normale escursione nell'erba, ma la sua Renault incoccia in una canalina di scolo dell'acqua, s'impunta e decolla. Si solleva di qualche metro da terra ma fortunatamente rimane "piatta" sulle quattro ruote: l'urto è comunque tale da far spezzare lo sterzo, con il pilota russo che prosegue con il volante in mano, senza controllo ma in uno spazio tale che gli consente di evitare di sbattere. 

IL PIT-STOP PIÙ VELOCE: MERCEDES
Le statistiche di fine anno della Pirelli indicano che nel corso dei GP del 2011 ci sono stati 1111 ingressi in pit-lane nel corso delle gare (di cui 22 drive-through e 4 stop&go). Sempre secondo le stesse statistiche, la palma di cambio gomme più rapido andrebbe ai meccanici della Mercedes, che nel corso del GP a Shanghai hanno effettuato l'operazione in 2,82 secondi.

IL GP CON PIÙ PIT-STOP: UNGHERIA
Sempre prendendo a riferimento le statistiche Pirelli, la gara in cui sono stati effettuati più pit-stop risulta essere il GP d'Ungheria, dove ne sono stati contati 88 (compresi 3 drive-through) a fronte di una media a gara di 58,4 (2.25 per ciascun pilota). Al contrario, la gara dove ne sono stati contati meno è il GP d'Italia, con 35 soste soltanto.

LA VELOCITÀ PIÙ ALTA RAGGIUNTA: PEREZ 
È stata registrata nel corso delle prove di qualificazione a Monza, con Sergio Perez e la sua Sauber-Ferrari che hanno raggiunto i 349,2 km orari alla fine del rettilineo del traguardo. Ovviamente hanno aiutato a ottenere questa prestazione sia la configurazione generale sia soprattutto la possibilità di utilizzare liberamente Kers e DRS (ala mobile).

LA GARA PIÙ VELOCE: MONZA
Con i suoi lunghi rettilinei, l'autodromo di Monza è quello che tradizionalmente offre le medie più elevate, da quando non si corre più sulla vecchia configurazione di Silverstone. Quest'anno Vettel ha vinto il GP d'Italia concludendolo dopo 1 ora, 20 minuti e 46,172 secondi dalla partenza. Che, rapportati alla lunghezza del tracciato brianzolo pari a 5.793 metri, determinano una media in gara di 228,078 km/h. Dati che hanno fatto di quella italiana anche la gara più corta, in termini di tempo, della stagione.

LA GARA PIÙ LUNGA: CANADA
Con i nuovi regolamenti 2012, pensati proprio per evitare il ripetersi di simili situazioni, questo record appare difficilmente battibile. Quest'anno il "pazzo" GP del Canada a Montreal, a causa dell'interruzione dovuta a una pioggia torrenziale e alle conseguenti due fasi di gara (in cui è successo di tutto), è durato ben 4 ore, 4 minuti e 39,537 secondi complessivi. Una vera maratona, soprattutto per i telespettatori...

CHI HA FATTO PIÙ SORPASSI IN GARA: WEBBER
Mark Webber
non era il solo a disporre della vettura più veloce del lotto, dato che in Red Bull c'era anche Vettel. Ma a differenza del tedesco, l'australiano non si è trovato a partire quasi sempre in pole position (cosa che non permette, matematicamente, molti sorpassi...), anzi è stato vittima di qualifiche non sempre felici. Questo gli ha però consentito di effettuare tanti sorpassi in gara: ben 54, uno in più di Schumacher.

CHI HA FATTO PIÙ SORPASSI IN PARTENZA: SCHUMACHER
Con una Mercedes un po' troppo incerta nel suo rendimento, specie in qualifica, e qualche errore strategico, anche Michael Schumacher si è spesso ritrovato a partire più indietro di quanto meritato. Ma con la sua classe ed esperienza è anche riuscito a rimediare, spesso già al momento della partenza: è infatti il pilota che ha saputo guadagnare il maggior numero di posizioni al primo giro dei GP 2011, ben 27.

CHI HA SUBÌTO PIÙ SORPASSI: KOVALAINEN
Spesso davanti nelle qualifiche al suo compagno di squadra Jarno Trulli, impegnato a litigare con lo sterzo della sua Lotus, il finnico Heikki Kovalainen non è però riuscito a mantenere in gara gli exploit delle prove, e così con la cifra di 66 sorpassi risulta al vertice della classifica di chi ne ha subiti di più.

IL GRAN PREMIO CON PIÙ SORPASSI: CANADA
Una gara quasi isterica, con due partenze e condizioni climatiche allucinanti: questo il GP del Canada di quest'anno, che ha prodotto vari record. Fra questi quello del maggior numero di sorpassi contati: 89, ben 10 in più dello storico GP Usa Ovest a Long Beach del 1983 e di quello in Turchia sempre quest'anno.

IL PILOTA PIÙ SFORTUNATO: KUBICA
Normalmente a fine stagione i piloti fanno a gara a chi ha più "scuse" per giustificare una stagione sottotono, ma quest'anno non ci sono dubbi su chi sia stato il più sfortunato fra tutti: Robert Kubica. Il talentuoso polacco non ha nemmeno preso il via della stagione che avrebbe dovuto consacrarlo definitivamente, in seguito all'allucinante incidente nel Rally di Andora che gli ha compromesso (si spera non troppo) il braccio destro. Con l'unico sollievo che sarebbe potuta andare anche peggio.

IL PILOTA PIÙ PRECISO: VETTEL
Per Sebastian Vettel è fin troppo banale fare riferimento al record di pole position strappato a Nigel Mansell. Vorremmo piuttosto evidenziare come alla sua indubbia velocità, quest'anno si sia aggiunta (facendo tesoro dell'esperienza 2010) una scarsissima propensione all'errore: personale di guida, si registra giusto quello sul finire del GP del Canada, con cui ha pressoché consegnato la vittoria a Button. Inoltre detiene un altro record numerico: quello dei giri condotti in testa, ben 739 quest'anno.

IL PILOTA PIÙ IRRIDUCIBILE: ALONSO
Quest'anno la Ferrari non era la monoposto più competitiva, e della sua scarsa attitudine a sfruttare convenientemente i pneumatici ne ha pagato le conseguenze soprattutto la guida "morbida" di Felipe Massa. Ma a Fernando Alonso va riconosciuto il merito di non aver mai "mollato", di aver sempre corso all'attacco, di aver dato l'unica vittoria Ferrari (in Inghilterra) e di essere così riuscito a contendere fino all'ultimo il secondo posto in campionato. Così come per lo stesso motivo era restato in lizza per il titolo fino a fine 2010.

IL PILOTA PIÙ RIVALUTATO: BUTTON
Così come il 2011 ha consacrato Vettel facendo capire che il titolo 2010 non era stato casuale, anche Jenson Button ha potuto dimostrare tutto il suo reale valore che il Mondiale 2009 non era stato sufficiente ad attribuirgli. In questa stagione non solo è arrivato secondo dietro l'imprendibile Vettel, ma ha pure ridimensionato il compagno di squadra Hamilton, si è confermato abile stratega e tremendamente veloce in tutte le situazioni difficili, riuscendo inoltre a vincere l'allucinante gara del Canada "spalmando" a muro proprio Hamilton e pressando Vettel fino all'errore.

IL PILOTA PIÙ LITIGIOSO: HAMILTON
Quando non si è fatto distrarre dal nervosismo e ha condotto la sua gara, anche quest'anno Lewis Hamilton è risultato vincente. Ma troppo spesso ha mostrato di soffrire le prestazioni di Button, arrivando a compiere errori "stupidi" (come con Kobayashi a Spa), eccessi di agonismo (come con Maldonado a Montecarlo) con relative dichiarazioni "fuori misura", per non parlare dei continui battibecchi, in pista e fuori, persino con il povero Massa. Lo capiamo benissimo quando, al termine dell'ultima gara, ha dichiarato di essere contento che questa stagione fosse finita.


Voi cosa ne pensate? Siete d'accordo con queste valutazioni? Ne suggerireste altre?


Sotto, tre fra i protagonisti, per un verso o per l'altro, di questa stagione F1: Robert Kubica, Fernando Alonso e Mark Webber.

Iscriviti alla newsletter

Le notizie più importanti, tutte le settimane, gratis nella tua mail

Premendo il tasto “Iscriviti ora” dichiaro di aver letto la nostra Privacy Policy e di accettare le Condizioni Generali di Utilizzo dei Siti e di Vendita.

Commenti

Loading

Il fuori pista che non ti aspetti: Mercedes sotto i riflettori

I protagonsiti della Formula 1 fanno parlare di sè, ma non sempre si tratta di ciò che accade in pista. Nella settimana di pausa del mondiale Mercedes è stata protagonista

Marko e la grande illusione svanita: McLaren resta avanti di 4 decimi

La stretta sulla flessibilità delle ali non ha frenato la competitività della MCL39, Red Bull ha bisogno di una monoposto competitiva ovunque per la sfida al titolo
Autosprint
Autosprint
Autosprint

Insieme per passione

Abbonati all’edizione digitale e leggi la rivista, gli arretrati e i contenuti multimediali su tutti i tuoi dispositivi.

Abbonati a partire da 21,90

Abbonati

Sei già abbonato?Accedi e leggi