Qui il resoconto finale delle qualifiche del GP d'Australia (con tutti i tempi) in cui la
McLaren ha ottenuto la prima fila con
Hamilton e Button. Seguono
Grosjean e Schumacher, mentre la
Red Bull si deve accontentare della terza fila. Sempre meglio che la
Ferrari, fuori dalla top ten con entrambe le monoposto.
Q3 - Il semaforo diventa
verde senza che nessuno si affretti, per il turno decisivo. Il primo è
Rosberg che per via di un piccolo errore fa segnare un non eccezionale 1'25"847, mentre invece
Hamilton stacca un ottimo 1'24"922.
Vettel gli si accoda con 1'25"668, quindi
Schumacher con 1'25"716 e
Button con 1'25"740. Anche
Grosjean precede Rosberg, grazie al tempo di 1'25"839. Entra quindi
Webber che segna il secondo tempo con 1'25"651 davanti al compagno di squadra. Negli ultimi giri disponibili
Rosberg recupera con 1'25"686 (anche stavolta con un'indecisione), ma piuttosto
Schumacher passa 2° con 1'25"336. Per vedersi togliere subito dopo la posizione da
Grosjean in 1'25"302. Che a sua volta viene superato da
Button con 1'25"074. Dunque prima fila per le
Mclaren e ottimo terzo tempo per il francese della
Lotus. Mentre
Vettel non va al di là del sesto tempo, dietro al compagno di squadra australiano, e
Ricciardo chiude la top ten senza aver girato
Q2 - Quasi tutti subito in pista, con poche eccezioni.
Ricciardo scende subito sotto 1'27" (1'26"624) ma
Vettel fa 1'25"982. Arriva però
Hamilton con 1'25"626 seguito da
Button con 1'25"663, mentre
Alonso si gira in frenata e finisce nella ghiaia alla prima curva. Causando così la prima
bandiera rossa. Lo spagnolo non potrà proseguire, ma al momento ha comunque il 5° tempo in 1'26"494 dietro a
Webber. Un tempo non pessimo, ma che non dà sicurezza, con
Schumacher, Rosberg, Grosjean, Kobayashi, Perez e Vergne ancora senza crono.
Si riprende con
Massa primo ad entrare, temporaneamente 9° tempo. Lo segue
Rosberg, ma mentre il ferrarista non migliora la posizione, il tedesco passa davanti con 1'25"469, seguito subito dopo da
Schumacher con 1'25"571. Intanto
Grosjean fa il 5° tempo in 1'25"973 e
Webber allarga troppo una curva. I vari miglioramenti portano
Massa al 12° posto mentre il tempo di
Alonso risulta 8°. Lo supera
Maldonado quando fa il 7° tempo in 1'26"206, poi quando già sventola la bandiera a scacchi migliorano anche
Hulkenberg e Vergne e così
Alonso scivola fuori dalla top ten. Risultano quindi esclusi proprio
Vergne (per 11 centesimi)
e Alonso, seguiti da
Kobayashi, Senna, Di Resta, Massa e Perez, quest'ulimo senza tempo per via di problemi al cambio. Da rilevare che i
primi 10 sono tutti compresi nello spazio di
un secondo.
Q1 - A scendere in pista per primo è
Glock, seguito subito
da Pic: la
Marussia ha ancora bisogno di girare il più possibile e oltretutto corre il rischio, assieme alla
HRT, di subire gli effetti della regola del
107% relativamente ai tempi delle qualifiche. Inizialmente i piloti hanno qualche indecisione, compreso
Vettel e soprattutto
Hamilton che allarga molto, ma è proprio
Vettel il primo sotto 1'28", con 1'27"369.
Kobayashi si mette davanti con 1'27"048 ma viene scavalcato da
Button con 1'26"986, mentre
Hamilton fa il terzo tempo con 1'27"053. Per due milleismi dietro di lui si mette
Schumacher (1'27"055) ma è
Rosberg che scavalca tutti con 1'26"763, con
Hamilton che gli si accoda in 1'26"800. In questo momento tutti hanno un crono, con
Alonso 8° e
Massa 19°, mentre
De La Rosa e Karthikeyan sono al di là del limite del 107%. Abbastanza incredibilmente
Perez si mette davanti con 1'26"596 e viene subito rilevato da
Vergne con 1'26"493, a sua volta scavalcato da
Kobayashi in 1'26"182.
Massa ottiene il 16° tempo in 1'27"663 ma passa 17° e, mentre
Grosjean stacca il terzo tempo con 1'26"498 e gomme medie davanti a
Schumacher, Perez e Alonso (6°), vengono esclusi dal prosieguo
Raikkonen, Kovalainen, Petrov, Glock, Pic, De La Rosa e Karthikeyan, con gli ultimi due al di fuori del 107%. Un doppio errore di
Raikkonen sembra aver "graziato"
Massa, ultimo dei "qualificati" al secondo turno: uno di guida nel suo giro finale, e l'aver utilizzato gomme a
mescola media anche in ultimo. Da segnalare anche che molti piloti (fra cui anche
Alonso e Schumacher) sono stati messi
sotto inchiesta per aver ostacolato altri in questo turno di qualifiche.
Dopo
tre sessioni di prove libere in preparazione al GP d'Australia, in realtà a
Melbourne le certezze sono ben poche. Vuoi per le
condizioni meteo che hanno fatto quyasi perdere l'intera prima giornata di test, vuoi per le
sbavature di guida che hanno "intercettato" alcuni dei protagonisti.
Fra le poche conferme, quella dello stato di forma della
McLaren, come pure l'impressione netta è che la
Red Bull sia comunque pronta a "calare l'asso" nel momento in cui servirà davvero. Mentre
Grosjean fa pensare che quello della
Lotus nei test invernali potrebbe non essere stato solo un exploit.
Forse il team ex-
Renault ha trovato il modo migliore di
sfruttare le Pirelli a mescola soft, e in effetti quella della
resa dei pneumatici è un'altra incognita che si spera venga chiarita in queste qualifiche. Le differenze fra
i due tipi di mescola a disposizione,
soft e media (banda gialla e bianca), non dovrebbero più essere così decisive, e si spera dunque di non vedere nuovamente certe "strane"
alchimie strategiche nel corso delle prove per lo schieramento, come invece accadeva nel 2011.
Prove di cui è previsto l'inizio
alle ore 7 italiane, e per le quali si attendono favorevoli
condizioni meteorologiche. La sensazione è che comunque
l'asfalto non sia ancora del tutto pulito, né gommato, per cui giro dopo giro le
prestazioni dovrebbero
migliorare in modo abbastanza sensibile.