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Vettel: “Suzuka è la mia pista”

Si gioca il mondiale sul circuito dove ha vinto 3 volte negli ultimi 4 anni
Vettel: “Suzuka è la mia pista”

10 ott 2013

Dall’inviato di Autosprint a Suzuka: Cesare M. Mannucci Sebastian Vettel riuscirà a mettere a segno il primo match-ball e chiudere il campionato a Suzuka? È questo il quesito più rilevante alla vigilia del Gp del Giappone. Se il pilota tedesco della Red Bull ottiene la quinta vittoria consecutiva e Fernando Alonso non va oltre il 9° posto, il campionato 2013 è matematicamente assegnato con ancora 4 gare da disputarsi. Nonostante la superiorità disarmante messa in mostra nelle ultime gare, Sebastian Vettel però rimane abbastanza cauto. «È inevitabile che prima o poi non vincerò. Ci sono molte aspettative sul mio risultato a Suzuka, anche perché le cose stanno andando benissimo e il circuito mi piace molto. Però mi sembra inappropriato considerare la mia vittoria come una cosa inevitabile». Seb si schermisce, però a Suzuka Vettel ha uno “storico” impressionante: in quattro precedenti partecipazioni ha ottenuto... quattro pole e tre vittorie. Comunque vada, che sia a Suzuka oppure a Interlagos, Vettel si avvia a stabilire un altro record del suo incredibile palmares. Ossia sarà il pilota più giovane a vincere 4 titoli iridati. Quando Fangio conquistò il quarto mondiale nel 1956 aveva 45 anni, Alain Prost, quando è diventato campione per la quarta volta nel 1993, di anni ne aveva 38, mentre Michael Schumacher ha fatto poker nel 2001, quando di anni ne aveva 32. Sebastian Vettel invece, si laurerebbe campione del mondo per la quarta volta all’età di solo 26 anni. Qualcosa di davvero inimmaginabile sino a qualche anno fa. Statistiche a parte, un inusitato caldo ha accolto il Circus della F.1, arrivato a Suzuka direttamente dalla Corea. Una temperatura che sfiora i 30 gradi e sotto questa ottica ha fatto bene la Pirelli a optare per le gomme dai composti duri e medie, ossia le più resistenti.  Decisione saggia soprattutto dopo le polemiche del GP di Corea e le accuse di Webber, Perez e Alonso, rivolte alle gomme italiane. Contrariamente a quanto accaduto a Yeongam, a Suzuka ci sarà solo un punto per attivare il DRS, posto sul rettilineo di arrivo. Il circuito è rimasto quasi immutato rispetto al 2012, tranne un aumento del tappeto di erba  sintetica all’esterno della curva 1. I commissari Fia per questa gara saranno l’australiano Garry Connelly, il messicano Josè Abed e ancora il nostro Emanuele Pirro in rappresentanza dei piloti.

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