L’analisi: svettano i motori Mercedes

L’analisi: svettano i motori Mercedes
Ferrari deve ancora ottimizzare il recupero di energia

Cesare M. Mannucci

27.02.2014 ( Aggiornata il 27.02.2014 16:53 )

Dall'inviato di Autosprint a Sakhir (Bahrain) - Cesare Maria Mannucci Primo giorno dell’ultima sessione di prove che precede il Gp di Australia, e sulla pista di Sakhir ancora ai vertici il motore Mercedes, con due piloti nelle prime posizioni. Checo Perez con la Force India ottiene il tempo più veloce della giornata in 1’35”290 facendo ricorso alle gomme super soft, comunque molto lontano dal tempo di 1’33”283 ottenuto da Rosberg nei test della scorsa settimana. Il pilota messicano in totale percorre 105 giri e precede Valtteri Bottas, che ancora una volta si dimostra il pilota che percorre la maggiore distanza, ossia 128 tornate, dimostrando ancora una volta che il propulsore Mercedes al momento sembra l’unico in grado di raggiungere la rotazione massima consentita, ma soprattuto di avere ormai armonizzato al meglio il problema di un software scritto e prodotto a più mani, che al momento invece rimane il principale problema dei motori Renault. Terzo tempo scaturito nelle fasi finali per Kimi Raikkonen, dopo la mattinata tutta trascorsa ai box con problemi di natura elettro-meccanica. Raikkonen ottiene il suo giro più veloce in 1’36”432, a 1”142 dal migliore tempo di Perez. La giornata del ferrarista però finisce anzitempo per un problema che lo costringe a fermarsi lungo il circuito a pochi minuti dal termine della sessione. La Ferrari però è ancora alla ricerca di ottimizzare la funzionalità del recupero di energia correlato con il turbo, il cui dispositivo di applicazione della potenza recuperata alle ruote motrici, sembra risultare ancora molto complessa a causa delle elevate temperature funzionali, che si ripercuotono anche sull’efficienza delle batterie. Sulla Ferrari si sono viste piccole modifiche di carattere aerodinamico ai flap anteriori e allo scivolo posteriore, ma cose di piccolo conto. Lontane per il momento dalle corpose novità tecniche annunciate dal d.t. Allison alla vigilia. L’obiettivo della Ferrari resta quello - durante i 4 giorni di test - di percorrere almeno una volta la distanza consecutiva di un Gran Premio. Traguardo che, data l’affidabilità complessiva globale, appare alla portata del Cavallino. Ancora problemi alla Red Bull, soprattuto con la temperature delle batterie. Ricciardo non va oltre il 7° tempo, distaccato di 2”618 da Perez, e con soli 39 giri percorsi. In termini di distanza coperta, solo MaldonadoKobayashi hanno fatto peggio di lui. Guarda caso entrambi con il motore Renault. Domani le prove continuano e sulla Ferrari salirà Alonso, Hamilton sostituirà Rosberg sulla McLaren mentre la Red Bull farà continuare ancora Ricciardo.

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