Raikkonen invoca pazienza: "Sappiamo cosa fare"

Raikkonen invoca pazienza: "Sappiamo cosa fare"
Il ferrarista deluso dall'inizio di stagione dice che però l'erode sarebbe farsi prendere dal nervosismo

19.03.2014 ( Aggiornata il 19.03.2014 15:55 )

Dopo il silenzio di alcuni giorni si fa vivo anche Kimi Raikkonen. Il principale deluso del week end ferrarista in Australia, solo dopo una corsa abbastanza incolore. Attraverso il sito ufficiale Ferrari, il finlandese parla e getta acqua sul fuoco dell'insofferenza dei tifosi. Lui che aveva aperto la stagione 2013 vincendo proprio in Australia e stavolta non soltanto è rimasto escluso in prova (per un suo incidente) dalla Q3 ma ha dovuto anche accontentarsi di lottare per finire a fatica nella zona punti, ora fa un discorso molto realista. La parola più ricorrente che usa è "pazienza". “Io credo che all’inizio di una stagione come questa, con gomme e soprattutto vetture completamente nuove, si imponga come primo obiettivo quello di raggiungere la bandiera a scacchi. Noi ci siamo riusciti e io sono finalmente stato in grado di percorrere l’intera distanza di gara con questa vettura. Sono in questo mondo da un bel po’ di tempo – dice ancora RaikkonenPosso dire che non è certo la prima volta che mi capita di vivere un primo weekend di gara difficile. Abbiamo identificato alcune problematiche generali che devono essere affrontate a Maranello e anche diversi aspetti relativi alla ricerca del miglior assetto per la mia vettura e che riguardano il sistema brake-by-wire. Il corretto assetto di questo dispositivo è sicuramente un aspetto che contribuisce al miglioramento del feeling generale con la vettura perché favorisce molto le fasi di ingresso in curva. Detto questo, la F14 T è migliorata sempre di più dal venerdì al sabato e rimanere fuori dal Q3 non è stata una questione di competitività”. Poi Kimi torna a spiegare che non è il momento di agitarsi freneticamente col rischio di sbagliare le scelte verso il futuro e di perdere la bussola. “Per prima cosa bisogna mantenere la calma: il team è coeso, sappiamo cosa dobbiamo fare e come operare per ottenere più prestazione. Sappiamo anche che questo processo di sviluppo non si completerà nel giro di una notte, per questo è necessario essere pazienti e riuscire a concentrarci al massimo sul nostro lavoro senza guardare gli altri. Sono certo però che, se faremo le cose nel modo giusto, già nella prossima gara in Malesia i risultati saranno decisamente migliori”.

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