Dominio di Hamilton che tiene il comando del
GP di Cina dall'inizio alla fine, a precedere
Rosberg che al contrario ha avuto una gara difficile vuoi per essere scivolato sesto al via, vuoi per il contatto con Bottas alla prima curva, vuoi per malfunzionamento della telemetria. Incoraggiante
terzo posto e podio per Alonso, che riesce a resistere bene al ritorno finale di
Ricciardo. Questo 4° col 5° di
Vettel danno comunque alla Red Bull il secondo posto nella classifica per costruttori, capitanata ovviamente dalla Mercedes.
Anche se non è bastato alla Force India per restare seconda in campionato, buon sesto posto per
Hulkenberg, a precedere di un soffio
Bottas. La Williams è apparsa abbastanza efficace, ma la gara di
Massa (15° alla fine) è stata devastata da un pit stop disastroso, dopo che era "sopravvissuto" ad un contatto al via con Alonso. Gara difficile anche per
Raikkonen, sempre a lottare nelle retrovie: riesce a vincere le lotte dirette per l'8° posto, in particolare con
Perez arrivato 9°, ma ha un distacco davvero pesante. Infine 10°
Kvyat, nuovamente a punti dopo una lunga lotta con Button: è la terza volta quest'anno, risultato rimarcabile per un debuttante, quando il compagno Vergne è finito 12° dietro appunto a
Button, che da parte sua dimostra che la McLaren ha un po' perso la strada (entrambe doppiate, con
Magnussen 13°).
Incredibilmente, la
classifica ufficiale è quella del 54° giro, perché per errore la
bandiera a scacchi è stata sventolata con
un giro di anticipo, cioè al 55° anziché 56°. Tuttavia l'unico ad averci rimesso è
Kobayashi, che aveva tolto il 17° posto a
Bianchi proprio all'ultimo giro. Ricordiamo che
potete trovare qui tutti i risultati e le classifiche, e che il prossimo appuntamento sarà quello del
GP di Spagna a Barcellona, il prossimo 11 maggio, con la F1 che dunque torna in Europa.
Parte alle ore 9 italiane il GP della Cina, quarta prova del mondiale F1 2014, e con lui la
nostra cronaca diretta in parallelo fra web e twitter (@autosprintLIVE). Al momento in cui scriviamo la
previsioni meteo parlano di un clima freddo ma non piovoso. Vedremo se sarà effettivamente così o se interverranno variazioni climatiche a impensierire la gara dei primi, anche se pure in caso di asciutto potrebbe esserci qualche incognita nella preparazione delle Mercedes e delle Red Bull nelle prime due file: con
Hamilton alla pole position affiancato da
Ricciardo e a seguire dietro
Vettel e Rosberg. Il freddo e l'asciutto potrebbero invece andare bene per la Ferrari di
Alonso, che parte 5° affiancato dal suo ex compagno di squadra
Massa. Appena una fila dietro l'altro pilota Williams,
Bottas, assieme a
Hulkenberg, mentre in quinta fila troviamo
Vergne e Grosjean a precedere
Raikkonen e Button.
Per quanto riguarda il tracciato, è quello di
Shanghai lungo 5.451 metri e che andrà ripetuto per
56 giri. Vi troviamo due zone di attivazione del
DRS, cioè il rettilineo di partenza e quello opposto compreso fra le curve 13 e 14. Questo è particolarmente lungo (1,3 km) tanto che l'ala mobile può essere azionata solo a metà del suo sviluppo, facendo restare i
motori a piena potenza per quasi 20 secondi (quindi il 20% del giro); inoltre porta ad una
staccata violenta, quella per la curva 14, che arriva a far scalare almeno 6 marce (secondo i rapporti). Ma anche la curva d'ingresso, la numero 13, è molto impegnativa: è lunga e si fa in continua accelerazione, con la motricità che tende a "spingere via" l'avantreno. Assieme alla curva 1, che al contrario presenta una lunga frenata "storta", fa sì che questo circuito tenda a far soffrire parecchio le
gomme davanti, in particolare l'anteriore sinistra.
Anche per questo (e per la superficie liscia dell'asfalto) saranno importanti le
strategie di gomme, oltre che per il fatto che qui col freddo si evidenzia un certo graining con le mescole più morbide, che inoltre tendono a degradarsi significativamente di più rispetto a quelle più dure disponibili ma partono con un vantaggio di circa 1 secondo e mezzo al giro. Parliamo rispettivamente delle
mescole soft e medium, contraddistinte dalla banda gialla e bianca, messe a disposizione per le terza volta in questa stagione dalla
Pirelli. Secondo la quale la
migliore strategia sarebbe, partendo con le soft, sostituirle con altre soft verso il 12° giro e poi passare alle medie intorno al 28° giro. Altrimenti, in alternativa, montare le medie al secondo stint e poi passare alle soft verso il 34° giro.
Maurizio Voltini