Autosprint

F1: Via alla Safety car virtuale

La “zona gialla” da provare alla fine delle libere di Austin. Un esperimento per evitare le circostanze che hanno portato all’incidente di Bianchi
F1: Via alla Safety car virtuale

31 ott 2014

Dal nostro inviato a Austin (Texas): Alberto Antonini Ci siamo: oggi, venerdì 31, è in programma il primo esperimento volto a incrementare la sicurezza in pista, dopo il terribile incidente di Jules Bianchi a Suzuka. Il test dovrebbe essere fatto alla fine di una sessione di prove libere. “Virtual Safety Car” lo hanno chiamato, safety car virtuale. Il perché è facile da capire: quando verrà dato il segnale, i piloti dovranno seguire le indicazioni della direzione gara, mantenendo un ritmo che è di circa il 35 per cento inferiore a quello normale. Sul display delle monoposto appariranno indicazioni, in pratica una sorta di segni “più” e “meno” che visualizzano al pilota il passo da tenere in quel tratto e in quel momento: accelerare o rallentare, per mantenersi nel tempo e nella velocità prescritta. Come se il pilota, in quel momento, stesse seguendo la vettura dei commissari. Ma senza la possiblità di fare “l’elastico”, e soprattutto senza che la safety car sia effettivamente in pista. È il primo esperimento dopo l’incidente di Bianchi. E lo scopo è quello di avere, da subito, un ritmo imposto, senza dover attendere l’ingresso della vettura di sicurezza. Facendo in modo da costringere, in pratica, i piloti a tenere un ritmo e una velocità tali da consentire loro di fermarsi in ogni momento. Come dovrebbe in teoria, e solo in teoria, avvenire quando in pista ci sono le doppie bandiere gialle sventolate. Questa è la prima valutazione di un possibile nuovo dispositivo di sicurezza. Se i riscontri saranno positivi, la procedura diventerà standard nel 2015. Troppo tardi per Jules, ma purtroppo si impara sempre dagli errori.

Iscriviti alla newsletter

Le notizie più importanti, tutte le settimane, gratis nella tua mail

Premendo il tasto “Iscriviti ora” dichiaro di aver letto la nostra Privacy Policy e di accettare le Condizioni Generali di Utilizzo dei Siti e di Vendita.

Commenti

Loading

Piastri: "Primo giro in Q3 eccezionale, ma ho pasticciato nell'ultimo tentativo"

Piastri ha ammesso di aver approcciato l'ultimo giro in Q3 senza sapere esattamente dove migliorare, per questo non è riuscito a migliorare nell'ultimo run

Norris: "Potevamo essere più avanti, contano i dettagli"

Norris accetta il 3° posto, consapevole che domani è una gara tutta da scrivere: sarà lotta aperta
Autosprint
Autosprint
Autosprint

Insieme per passione

Abbonati all’edizione digitale e leggi la rivista, gli arretrati e i contenuti multimediali su tutti i tuoi dispositivi.

Abbonati a partire da 21,90

Abbonati

Sei già abbonato?Accedi e leggi