Autosprint

Vettel chiamerà “Eva” la sua Ferrari

È sempre stato un pallino del pilota tedesco, quello di dare un nome di donna alle proprie monoposto. Ora anche la SF15-T ne ha uno
Vettel chiamerà “Eva” la sua Ferrari

11 mar 2015

È sempre stato un pallino di Sebastian Vettel: quello di dare un nome di donna alle proprie monoposto. Per cui si è subito diffusa la curiosità: come chiamerà la sua Ferrari SF15-T? Serviva un nome importante, simbolico visto che è la prima Ferrari della sua vita dopo tante Red Bull. La curiosità per il soprannome scelto è stata soddisfatta presto. In Australia avrebbe confidato che la chiamerà “Eva”. Un soprannome davvero simbolico per la nuova avventura con la signora in rosso: quello della prima donna sulla terra. La più esclusiva. L’unica.  Mai nickname poteva essere più azzeccato. L’abitudine di dare un soprannome alle sue monoposto Vettel lo ha iniziato in Toro Rosso, nel 2008, l’anno del debutto in F1. Ed è una mania che ha mutuato dalle abitudini dei piloti di aerei della guerra mondiale, che davano un nomignolo ai propri velivoli. Abitudine che il capo della Red Bull, Mateschitz, grande appassionato di aeronautica, ha sempre approvato e incentivato. Esiste tutta una procedura per il “battesimo” della sua F1 da parte di Vettel. Fin dai tempi della Red Bull. Il pilota invita a cena la squadra alla vigilia della prima gara di stagione, e poi comunica loro il nickname scelto per la macchina. Poi il team - almeno la Red Bull faceva così - applica una targhetta con impresso il soprannome dentro l’abitacolo. La prima Toro Rosso di Vettel del 2008 era stata chiamata Julie. La Red Bull RB5 del 2009 fu battezzata Kate, ma durante la stagione Vettel ebbe un incidente e distrusse il telaio. Per cui la nuova scocca fu chiamata “Kate’s dirty sister”, cioè “La sorella zozza di Kate”. Da quella volta Vettel ha cominciato a dare anche degli aggettivi ai nomi: Le due Red Bull RB6 del 2010 erano “Luscious Liz”, cioè la “succulenta Liz”, e poi “Randy Mandy”, ovvero “la lasciva Mandy” (chissà se in quel caso Vettel sapeva che il nome della fidanzata di Adrian Newey è proprio Mandy?). La Red Bull RB7 del 2011 era “Kinky Kyle”, cioè “l’eccentrica Kyle” forse in onore di Kyle Minogue. Poi la RB8 del 2012 divenne “Abbey”, quella del 2013 “Hungry Heidi” cioè l’affamata Heidi e l’ultima RB10, quella con cui non ha vinto il titolo mondiale era semplicemente Suzie.          

Iscriviti alla newsletter

Le notizie più importanti, tutte le settimane, gratis nella tua mail

Premendo il tasto “Iscriviti ora” dichiaro di aver letto la nostra Privacy Policy e di accettare le Condizioni Generali di Utilizzo dei Siti e di Vendita.

Commenti

Loading

Da Hayes a Hamilton: il fascino dei rituali in F1

Dal mazzo di carte di Sonny Hayes ai boxer fortunati di Hamilton: i rituali pre-gara che raccontano l’anima nascosta della Formula 1

A Imola il Filming Day della Racing Bulls diventa Family Day

A Imola il Family Day 2025 della Racing Bulls celebra Lawson, Hadjar e le famiglie di chi ogni giorno lavora dietro le quinte del team
Autosprint
Autosprint
Autosprint

Insieme per passione

Abbonati all’edizione digitale e leggi la rivista, gli arretrati e i contenuti multimediali su tutti i tuoi dispositivi.

Abbonati a partire da 21,90

Abbonati

Sei già abbonato?Accedi e leggi