Per i senesi il cavallo di rincorsa è uno e dà il via al Palio. In Formula 1, alla viglia del
Gran Premio di Spagna, le
rincorse attese sono varie.
C’è quella Ferrari sulla Mercedes, ma anche la
Williams sulla Ferrari, in
Red Bull rincorrono a loro volta le FW37 e in casa
Lotus non vogliono lasciare sfuggire l’occasione di inseguire
Ricciardo e
Kvyat. L’anno scorso Barcellona riservò la miglior gara dell’anno per la E22, dando l’impressione che potesse voltar pagina dopo un avvio disastroso. Non fu così. I presupposti odierni sono ben altri e
Nick Chester anticipa l’introduzione di sviluppi importanti,
nella speranza che si chiuda il gap sulla Red Bull, presente ma tutt’altro che decisivo visti i guai di affidabilità che hanno a Milton Keynes.
«Sarà un week end interessante, con tanti team che porteranno aggiornamenti e stiamo lavorando per introdurre un pacchetto significativo sulla carrozzeria della E23. Quanto alle aspettative, non c’è nulla per cui non possiamo attenderci un’altra gara consistente a Barcellona, come in Cina e Bahrain», dice il direttore tecnico. Finora
è mancato il contributo di Maldonado, oggettivamente non per colpe interamente attribuibili al pilota, vista la serie di vicende in cui è stato coinvolto, a cominciare dai problemi alla power unit e sui freni. Al contrario,
Grosjean si è abituato a sabati interessanti, nelle posizioni più alte della griglia, con
risultati confortanti anche in gara.
«E’ contento con la macchina e ha una solida base di partenza in termini assetto. Pastor trarrà beneficio da una gara pulita per andare a punti, entrambe le macchine possono ottenere risultati consistenti. Dovremo continuare a sviluppare per migliorare la settima posizione all’arrivo». Il settore da tenere d’occhio è quello aerodinamico: serve più carico alla
E23.
E’ più “semplice” il lavoro in
Lotus, con un base affidabile, oppure, la
Red Bull con risorse economiche decisamente superiori, avrà vita facile a restare davanti, nonostante la power unit?
«A metà gruppo è tutto piuttosto competitivo, così come la lotta per essere a capo degli immediati inseguitori. Le Mercedes sono ancora le macchine da battere, sebbene in Ferrari li stiano sfidando al momento. C’è un distacco marcato sulla Williams, seguita da Red Bull e da noi: il gap qui è più ristretto e possiamo correre contro di loro».
Fabiano Polimeni