Moss: Hamilton non ancora un grande

Moss: Hamilton non ancora un grande
Grande stima per Vettel, mentre Lewis deve ancora dimostrare di essere tra i migliori di sempre

05.05.2015 ( Aggiornata il 05.05.2015 15:21 )

A dispetto della nazionalità, dettaglio per cui ti aspetteresti che sir Stirling Moss faccia il tifo per Lewis Hamilton, è Sebastian Vettel il preferito del campione inglese. C’è di più: «Non credo ancora che Lewis sia un grande. Sappiamo che Vettel e Alonso lo sono, Lewis è considerato leggermente al di sotto di gente come Jim Clark, ma è sulla strada giusta». Se si ragiona meramente in termini di titoli vinti – parametro certo non sufficiente – Hamilton vale Alonso, e non può farsi una colpa l’aver dominato con la miglior monoposto del lotto: Vettel ha costruito in egual maniera le quattro corone iridate. Inoltre, al pari di Fernando, a Hamilton va riconosciuta la ferocia nelle battaglie ruota a ruota che sono proprie dei grandi. Si potrebbe ribattere che la resistenza incontrata è quella opposta da Nico Rosberg, ma non si possono scegliere gli avversari, men che meno legarvi la grandezza e velocità di un campione. «Direi che se agguanta il titolo quest’anno, allora andrebbe considerato alla stessa stregua, ma dovete andarci cauti, perché quel che fa lui è una cosa, ma quello che faceva Clark era diverso: è difficile valutarlo». Paragoni impegnativi da sostenere, meglio limitare l’analisi a tre contemporanei e, curiosamente, Moss aggiunge: «La cosa a cui è davvero interessato Lewis è la musica, non la guida». Un affondo un po’ ingeneroso, se non lo si legge con humor inglese – le dichiarazioni sono apparse sul The Guardian – legando l’interesse per la musica a Nicole Schertzinger. Stima profonda e consolidata, invece, per Vettel: «Sono un suo grande tifoso, è un gran ragazzo e pilota, ho anche un casco in miniatura autografato!». Se Ecclestone preferisce Hamilton nelle vesti di ambasciatore della Formula 1, proprio per lo stile più sopra le righe, Moss parteggia per Sebatian, senza mezze misure, premiando il basso profilo: «E’ un tifoso dello sport, nonché appassionato, il che è importante se vuoi essere un grande. Nonostante il successo, ha mantenuto i piedi per terra ed è un ragazzo simpatico, che rispetta gli avversari e mi ricorda Fangio, una personalità altrettanto equilibrata». Che deponga a favore di Vettel anche la scelta di mettersi in discussione e affrontare la sfida Ferrari? «Ammiro il suo coraggio e quanto in fretta ha messo ordine nel team. Perlomeno dalla vittoria in Malesia, Sebastian è uno dei più grandi del nostro sport». Fabiano Polimeni

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