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Analisi qualifiche: ritorno alla normalità

O quasi, perché i distacchi non sono esagerati e c'è chi non ha potuto esprimere tutto il suo potenziale per la bandiera rossa finale
Analisi qualifiche: ritorno alla normalità

26 set 2015

L'incidente di Daniil Kvyat che ha bloccato le qualifiche proprio mentre stavano raggiungendo il loro climax, ha impedito di vedere fino in fondo quali potessero essere i limiti finali di ognuno, ma le forze in campo si sono ben capite a Suzuka. Perché se Lewis Hamilton può avere da recriminare per non aver potuto rimediare all'errore nel primo run in modo da provare a scavalcare Nico Rosberg, sta di fatto che sempre di Mercedes parliamo. Tornati su una pista più convenzionale e completa - e non una dove il motore conta sì e no come Marina Bay - la Mercedes è tornata ad esprimere il suo reale potenziale con entrambi i piloti. E se davvero il motore evoluto ma anche avariato di Monza tornerà ad essere utilizzabile, probabilmente Rosberg potrà essere più tranquillo nella difesa del secondo posto in campionato e nell'attacco al primo. Vedremo come andranno le cose, soprattutto alla prima curva di Suzuka. Per gli stessi motivi ritroviamo una Williams ben più in palla, a mescolarsi con Valtteri Bottas e Felipe Massa ai due piloti Ferrari in seconda e terza fila dello schieramento. Da parte sua Sebastian Vettel ha ancora una volta espresso un colpo di reni nel momento giusto, mentre fa sempre parte delle considerazioni alla "what if" e sulla bandiera rossa per Kvyat il fatto che dopo un primo run "povero" Kimi Raikkonen non abbia potuto dire la sua fino in fondo. Ma il passo del finlandese c'è, come pure una maggior competitività motoristica della Ferrari in qualifica, sebbene non concretizzata al 100%. Considerando che anche la Red Bull si è espressa meno bene in Q3 rispetto ad altri momenti di questo weekend e che c'è pure l'incognita Lotus, le premesse per una gara combattuta le abbiamo, anche perché i divari non sono stratosferici e potrebbero oltretutto ridursi in corsa, a prescindere dalle incertezze meteorologiche. Inoltre le non pessime posizioni di partenza di Fernando Alonso (12°) e Jenson Button (14°) potrebbero portare a una gara positiva della McLaren-Honda proprio in casa. Come pure la Toro Rosso può puntare su Carlos Sainz per la raccolta punti e su Max Verstappen per la spettacolarità di una gara in rimonta come a Singapore. Al pari di quella di Daniil Kvyat, ammesso che la completa ricostruzione della RB11 gli consenta di avere una monoposto a punto. Ma anche questa è una cosa che, al pari di molte altre, potremo verificare solo a gara iniziata. Maurizio Voltini

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