F1 in Messico fra pista nuova e calore del pubblico

F1 in Messico fra pista nuova e calore del pubblico
Nella conferenza stampa del giovedì, i piloti parlano del nuovo tracciato ma anche di come è andata ad Austin e della virtual safety car

29.10.2015 ( Aggiornata il 29.10.2015 20:40 )

Sergio Perez non poteva mancare alla conferenza dei piloti subito precedente al GP del Messico: «È un privilegio poter correre nella gara di casa, davanti alla mia gente, al mio Paese - esordisce il pilota della Force India - anche perché i messicani sanno essere davvero caldi: sarà un giorno speciale per la mia carriera. Un'occasione grandiosa per regalare qualcosa ai miei fans: dopotutto esco da un paio di ottime gare, le ultime tre per la precisione, e se ci sarà la possibilità di continuare su questo passo… Non vedo l'ora». Ma questa pressione non potrebbe ritorcersi contro, diventare negativa per Perez? «Sarà grande, ma cercherò di prenderla in modo positivo. Certo era molto tempo che non c'era un pilota messicano, e in un'occasione come questa… Comunque quando metto il casco mi concentro su di me e su quello che faccio: ci sono già molte cosa da fare e alle quali pensare. Ma credo che questo tipo di pressione mi porterà a fare bene». Si cerca di avere anche qualche opinione da parte di tutti i presenti - Perez e Hamilton, ma anche Alonso, Maldonado, Sainz e Stevens - su questo nuovo tracciato, ma proprio il fatto di correre su una pista inedita non lascia granché da dire. Nemmeno per Fernando Alonso che era stato qui un anno fa: «Ma sono cambiate un sacco di cose. Al simulatore sembra comunque una pista interessante e molto varia, con un rettilineo molto lungo, un secondo settore con curve da media velocità e un ultimo tratto più lento. Lo "stadio" sembra molto godibile, saremo davvero vicini alle persone, e credo che ci sarà un'atmosfera speciale come lo è la gente che vive qui la F1. Speriamo per loro che Checo abbia un bel weekend». «Ci sono molte aspettative - prosegue Pastor Maldonado - e credo sia una gara molto attesa. È molto speciale anche per me, perché molto vicina al mio Paese. Difficile fare pronostici, possiamo giudicare solo dall'esterno per ora, ma per la ricostruzione di questa pista è stato fatto un lavoro fantastico e sono sicuro ci sarà un grande spettacolo». Rivolgendo invece uno sguardo alla scorsa gara americana, si punta al mancato risultato "nei punti" di Alonso: «Era stata la gara migliore dell'anno, fino ad un certo punto. I primi giri ero anche più veloce di Lewis. Mi è piaciuta come gara, siamo stati competitivi tutto il weekend, ma alla fine zero punti per il problema negli ultimi giri. Ma comunque ora è una situazione molto diversa dal resto dell'anno: il team sta facendo un grosso lavoro con tutti i componenti nuovi che portano in gara e che hanno dato le prestazioni che ci aspettavamo. In certi momenti è stata dura, ma abbiamo mantenuto l'unità, e credo che certi problemi di quest'anno ce li stiamo mettendo alle spalle. Vi sono problemi fondamentali ma che dovremmo riuscire a superare senza "pagare" troppo. Siamo fiduciosi ma anche realisti, sappiamo che non ci sono "bacchette magiche" in F1». Da parte sua Maldonado può commentare una gara di Austin a punti e senza particolari inconvenienti: «È stata piuttosto difficile come assetto e bilanciamento, non eravamo veloci come ci aspettavamo e come siamo sempre stati in altre gare. Ma quando ho visto certe lotte davanti a me sono stato molto cauto e ho cercato di recuperare posizioni sfruttando gli errori degli altri. Ci aspettavamo di più ma portiamo a casa qualche punto importante». Al pilota venezuelano viene chiesto anche se sentirà maggiori responsabilità per la prossima stagione. «Credo sarà diverso ma anche perché avremo più risorse, per cui dovremo spingere di più sullo sviluppo ed essere più solidi». Nel caso di Carlos Sainz si fa anche un paragone con la stagione del compagno di squadra, Verstappen: «Direi che sia stata una grande annata per entrambi, e i risultati lo dimostrano. Stiamo imparando molto tutti e due, io soprattutto nelle ultime gare in cui partivo dietro e ho recuperato molte posizioni. Ora sarà importante chiudere con un acuto, mantenendo lo slancio. La gara di Austin in sé è stata più difficile di quanto si potesse pensare, perché era la prima volta che ci siamo trovati a girare sull'asciutto. Ci sono stati parecchi problemi da superare e mi sono trovato a imparare il tracciato giro dopo giro, ma mi sono divertito molto ed è stata una grande gara». Infine viene chiesta a tutti un'opinione sull'utilizzo della virtual safety car, che nello scorso GP ha causato più di un dubbio. «Dovremo sederci e parlarne con la direzione di gara - dice Alonso - ma sappiamo che qualsiasi situazione ci sia, ci sarà qualcuno che proporrà cambiamenti o aggiustamenti». Will Stevens è positivo: «Di solito è il sistema più rapido per certe situazioni e tutto sommato mi sembra sia andata bene». È d'accordo Hamilton: «Io credo che funzioni piuttosto bene, certo non è facile mantenere il tempo prescritto». In più Maldonado aggiunge: «I problemi avuti con l'ultima gara credo dipendessero più dalle condizioni che dalla safety car virtuale». Lo ribadisce Perez: «È stata una gara estrema, con tante neutralizzazioni, molte più del solito». Quindi Sainz conclude così: «Io non ho avuto nessun problema: certo come in tutti i restart devi stare attento e concentrato, ma la situazione era la stessa per tutti». Maurizio Voltini

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