Autosprint

Grosjean, 6° come una vittoria

Grande risultato al debutto per il team Haas, favorito dalla strategia ma consolidato dal pilota e dalla macchina sul finale
Grosjean, 6° come una vittoria

20 mar 2016

Difficile pensare a un debutto migliore per il team americano di Gene Haas. Certo, magari era meglio senza l'incidente di Esteban Gutierrez, ma del resto proprio la conseguente interruzione di gara ha permesso a Romain Grosjean di sfruttare appieno la possibilità di sostituire le gomme senza aver effettuato un vero e proprio pit-stop (con relativa perdita di tempo in gara che avrebbe comportato). Non commettiamo però l'errore di pensare che il risultato finale, un 6° posto che "vale una vittoria" come ha detto lo stesso pilota francese, sia dipeso solo da una questione di strategia fortunata e azzeccata. Intanto si era già riusciti a mettersi verso metà classifica, poi al restart Grosjean è stato in grado di salire 9°. Inoltre sul finale, con gomme comunque più dure e più usurate, sia il pilota francese sia la macchina si sono dimostrati in grado di resistere in modo più che adeguato al ritorno degli inseguitori. Fra i quali innanzitutto vi erano Nico Hulkenberg e Valtteri Bottas, che non sono certo "signorine". Ma Grosjean li ha tenuti a distanza di sicurezza. «Per noi è come una vittoria - ha detto poi Grosjean - e se ieri siamo stati sfortunati, oggi invece siamo stati un po' fortunati con la bandiera rossa. Non abbiamo avuto molto tempo per il set-up in prova (ricordiamo la speronata di Haryanto in pitlane, ndr), è stato un po' un andare in pista e vedere cosa succedeva. Ma siamo stati in grado di tenere a bada le Williams e le Force India. Questa è una sensazione incredibile, anche per tutti i ragazzi che hanno lavorato sodo nelle ultime settimane». «C'è un nuovo team F1 da tenere in considerazione, ed è un team americano - sottolinea Gene Haas - per cui siamo davvero orgogliosi di ciò che abbiamo fatto. Ora però non dobbiamo sederci, pensare che staremo sempre davanti agli altri: ci saranno anche momenti brutti, ma oggi è stata un'ottima giornata. Quello di Romain è stato un grande impegno, ma è stato bravo a non rovinare le gomme inizialmente, facendole durare 39 giri. Solo alla fine ha perso qualcosa, e questo è il tipo di situazioni che rende leggendario un pilota. Ha guidato con il cuore e e ha fatto di tutto per tenere la posizione, anche quando Hulkenberg era vicino e pensavo l'avrebbe preso. Ma l'ha tenuto dietro». Maurizio Voltini

Iscriviti alla newsletter

Le notizie più importanti, tutte le settimane, gratis nella tua mail

Premendo il tasto “Iscriviti ora” dichiaro di aver letto la nostra Privacy Policy e di accettare le Condizioni Generali di Utilizzo dei Siti e di Vendita.

Commenti

Loading

Piastri: "Primo giro in Q3 eccezionale, ma ho pasticciato nell'ultimo tentativo"

Piastri ha ammesso di aver approcciato l'ultimo giro in Q3 senza sapere esattamente dove migliorare, per questo non è riuscito a migliorare nell'ultimo run

Norris: "Potevamo essere più avanti, contano i dettagli"

Norris accetta il 3° posto, consapevole che domani è una gara tutta da scrivere: sarà lotta aperta
Autosprint
Autosprint
Autosprint

Insieme per passione

Abbonati all’edizione digitale e leggi la rivista, gli arretrati e i contenuti multimediali su tutti i tuoi dispositivi.

Abbonati a partire da 21,90

Abbonati

Sei già abbonato?Accedi e leggi