Analisi F1 del venerdì: allungo apparente

Analisi F1 del venerdì: allungo apparente
Le Mercedes svettano a Sakhir, anche più del reale. Bene McLaren e Toro Rosso, ma Ferrari resta l'antagonista

01.04.2016 ( Aggiornata il 01.04.2016 21:52 )

Che anche oggi nelle prove F1 in Bahrain a svettare sia una Mercedes, nello specifico quella di Nico Rosberg a precedere Lewis Hamilton in entrambe le sessioni del venerdì, non può certo stupire. Che il terzo tempo sia stato ottenuto da Jenson Button con la McLaren-Honda, invece sì. Al di là della singola performance, va abbinato pure l'11° tempo del debuttante Stoffel Vandoorne ad "inquadrare" una situazione che comunque vede la squadra uscire dal limbo, pur nella giornata meno favorevole per Fernando Alonso costretto a saltare la gara. Molto bene pure a Sakhir, come già a Melbourne, la squadra Toro Rosso. In prima sessione con entrambi i piloti in "quarta fila virtuale", nella seconda con il solo Max Verstappen ma ottimamente 4° a 12 centesimi da Button e 5 davanti alla prima Ferrari. Carlos Sainz stavolta è abbastanza indietro (13°) non avendo sfruttato bene le gomme più morbide disponibili, ma le speranze di ottenere un buon risultato in gara, per di più su una pista storicamente poco favorevole al team faentino, vengono ravvivate anche dalle dichiarazioni di Franz Tost per il quale certi dissapori e dissidi dello scorso GP sarebbero già stati ampiamente chiariti internamente. Come accennato, la prima Ferrari è quinta ed è quella di Kimi Raikkonen, già terzo nel primo turno di prove. La prestazione non è stata ripetuta solo perché nella sessione serale il finlandese ha trovato un po' di traffico, e nondimeno si è avvicinato in termini di distacco cronometrico (da 1"834 a 1"451) a dimostrazione che ogni momento va valutato a sé. Del resto Sebastian Vettel figura 6°, ma va detto che per aver sbagliato il giro "buono" con le Pirelli supersoft questa posizione è stata ottenuta con le gomme soft. A parte il problema che l'ha fermato (ne parliamo a parte) va evidenziato come in realtà a parità di mescola il distacco da Rosberg era 0"477, un riscontro molto più realistico di quelle che sono le effettive differenze prestazionali fra le W07 e la SF16-H. Il rendimento dei pneumatici con la pista che andava "pulendosi" è stato del resto importante anche nelle prestazioni di Button e di Verstappen, avendole ottenute per ultimi, ovviamente senza nulla togliere alla loro bravura. Come pure ci si è dedicati molto alle prove sulla distanza iniziate già poco dopo 30 minuti dell'ultimo turno. In questo saranno da tenere presenti le temperature ambientali insolitamente basse per tutta la giornata (anche per via della pioggia precedente) che hanno pure reso "meno inutile" del solito la prima sessione. Teoricamente ciò ha svantaggiato la Ferrari, la cui macchina porta più lentamente le gomme in temperatura rispetto alla Mercedes, per cui anche stavolta è lecito aspettarsi un avvicinamento in gara, da questo punto di vista. Anche perché sui long run, sia Rosberg che Vettel sono stati a cavallo di 1'37". È dunque ancora prematuro trarre nefasti presagi di gara per le Rosse domenica, come non ci si può neppure aspettare nuovamente, però, una partenza miracolosa come quella australiana… Come prospettive di gara, piuttosto, puntiamo al divertimento agonistico osservando come le Red Bull e le Williams siano raggruppate in soli 17 centesimi. Se al "ballo" si aggiungeranno anche stavolta le Toro Rosso (magari davanti, non è impossibile) e qualcun altro, lo spettacolo sarebbe assicurato. E chissà che pure le due Haas di Romain Grosjean ed Esteban Gutierrez ci possano riservare qualche altra sorpresa, oggi rispettivamente 14° e 12° (pur se quel musetto che ha ceduto...). Come pure è tutt'altro che improbabile un recupero delle Force India e già oggi Pascal Wehrlein ha fatto capire di non volersi proprio adagiare sul ruolo di comprimario. Maurizio Voltini

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