GP Monaco: pioggia di sanzioni a fine gara

GP Monaco: pioggia di sanzioni a fine gara

A Montecarlo nessuna penalizzazione per Raikkonen, ma i commissari sono stati severi con Wehrlein e Bottas ma soprattutto Ericsson e Kvyat (-3 posizioni al via in Canada)

Maurizio Voltini

29.05.2016 19:36

Gara molto movimentata a Montecarlo, che ha favorito lo spettacolo ma ha portato anche molto lavoro agli ufficiali di gara, in particolare Emanuele Pirro, Garry Connelly e Jose Abed che componevano il collegio dei "race stewards". Abbiamo analizzato a parte l'episodio fra Lewis Hamilton e Daniel Ricciardo, ma non è stato il solo ad essere vagliato a gara già finita. 

Quello che riguarda più da vicino gli appassionati è relativo a Kimi Raikkonen. All'11° giro (in pratica giusto un paio di "gara vera", fra safety car reale e virtuale) il finlandese non è riuscito ad inserire la sua Ferrari al famoso tornante sinistrorso del Mirabeau, andando a toccare il rail esterno che gli ha fatto staccare l'ala davanti. Così facendo ha peraltro rallentato Felipe Massa, trovatosi "chiuso" (e anche lui un poco lungo) fra Raikkonen e Grosjean a fianco. Senza accorgersi del danno, Kimi è ripartito arrivando però largo alla successiva destra, perché l'ala si è infilata sotto la macchina togliendo direzionalità. A questo punto è stato Romain Grosjean a trovarsi bloccato fra Raikkonen e rail, dovendo addirittura fare retromarcia. Poi Kimi ha proseguito, percorrendo il Portier e tutto il tunnel, andando infine a fermarsi nella zona della chicane. 

In seguito a questo, Raikkonen è stato convocato in direzione gara, al termine del GP. «Credo che i commissari mi abbiano chiamato a fine gara - ha detto prima dell'audizione - soltanto perché si tratta di una procedura formale, non per altro. Di cosa possono incolparmi? Perché ho proseguito senza ala anteriore? Mica potevo fermarmi sotto il tunnel nel punto più a rischio, mi sono fermato volontariamente appena uscito dal buio del tunnel, nella via di fuga della chicane». In effetti l'accusa non era relativa al fatto di aver ostacolato Massa e Grosjean, semplice situazione (sfortunata) di gara, quanto appunto di aver sparso detriti per un bel pezzo di pista, peraltro proseguendo con un controllo di macchina compromesso. In ogni caso si è deciso di non applicare sanzioni. Raikkonen ha dimostrato che inizialmente poteva pensare di poter proseguire per poter sostituire il musetto ai box. Quando poi ci si è accorti che non era possibile, e gliel'hanno segnalato anche dal box, si è fermato nel primo posto sicuro possibile. I messaggi via radio hanno confermato tutto ciò. 

Non è andata così bene in altri casi. Il primo ad essere giudicato è stato Pascal Wehrlein, che in gara ha commesso due infrazioni: velocità eccessiva sotto safety car e invece l'opposto nel rispettare le bandiere blu. Per ciascuna di queste infrazioni si è beccato 10 secondi di penalità e 2 punti sulla licenza, quindi 20 e 4 totali. Pure Valtteri Bottas si è preso 10 secondi e 2 punti licenza, in questo caso per via di un urto nel superare Esteban Gutierrez all'ultimo giro del GP. 

La maggior severità è stata tuttavia per l'urto che ha compromesso la gara di entrambe le Sauber. Nasr ed Ericsson stavano alle spalle di Wehrlein e Grosjean, quando il team ha chiesto al brasiliano di lasciar passare lo svedese, ritenuto più veloce. Felipe però si è rifiutato, e allora Marcus ha cercato di far da sé alla Rascasse, col risultato però di centrare il compagno/rivale nella fiancata. Per questa manovra che ha causato il ritiro di entrambi, Ericsson si è visto ricevere non solo 2 punti di penalità sulla licenza, ma addirittura tre posizioni di arretramento sullo schieramento del prossimo GP, quello del Canada. 

Identica sanzione anche per Daniil Kvyat. Dopo i problemi elettrici iniziali, il russo si è trovato a battagliare con Kevin Magnussen per cercare di sdoppiarsi, anche perché era più veloce. Questa lotta al 22° giro è durata varie curve, fin dal Tabaccaio quando il danese era uscito più piano a causa di un errore. Kvyat si era praticamente affiancato, ma all'ingresso delle Piscine Magnussen ha chiuso un po' rudemente. I due si sono anche toccati più volte, finché probabilmente innervosito Daniil è entrato con decisione su Kevin alla Rascasse, più o meno come Ericsson avrebbe poi fatto su Nasr, con epilogo simile: Magnussen è riuscito a ripartire mentre per il contatto fra i due la sospensione anteriore sinistra della Toro Rosso si era rotta. Quindi anche per lui 2 punti licenza e 3 posizioni indietro al via in Canada. 


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