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Spa 1991, 25 anni fa l'esordio di Schumi in Formula 1

Un arresto, una bugia, un'influenza tenuta nascosta alla squadra e il ritiro dopo nemmeno 500 metri dallo start: il 25 agosto 1991 lo sfortunato esordio del più vincente pilota della storia del Circus

Francesco CollaFrancesco Colla

24 ago 2016 (Aggiornato alle 14:16)

Aveva 22 anni, qualche brufolo sul volto sorridente caratterizzato dagli occhi azzurri e determinati. Il grande pubblico non lo conosceva ma Michael Schumacher si era già fatto notare dagli addetti ai lavori grazie ai successi in F3, alcune buone prestazioni nel DTM, la vittoria al Grand Prix di Macao e il 5° posto alla 24 Ore di Le Mans del 1991. 

E’ il 25 agosto dello stesso anno e il giovane tedesco sta per partire dal 7° posto della griglia di partenza del GP del Belgio, la sua prima gara di Formula 1, dietro a campioni come Senna, Prost, Mansell e Piquet. Michael è arrivato a Spa-Francorchamps in modo rocambolesco: pochi giorni prima Bertrand Gachot, pilota ufficiale Jordan, è stato arrestato a Londra per aver aggredito un tassista con una bomboletta di spray urticante.

A Eddie Jordan serve un pilota e viene contattato da Willi Weber, il manager di Schumacher: mentendo, assicura che il pilota conosce bene il tracciato, sul quale invece non aveva mai corso. Per prendere un po’ di confidenza Michael lo percorre in bici, reduce da una leggera influenza tenuta nascosta alla squadra. Ma in qualifica tutto va per il meglio e nelle Q2 mette a segno un sorprendente 1:51.212, staccando di oltre 7 decimi il più esperto compagno di team Andrea De Cesaris. 

Poi la partenza e il ritiro dopo poche centinaia di metri. Un guasto alla frizione della sua monoposto lo relega momentaneamente nell’oblio. Perché Flavio Briatore, impressionato da quanto visto in qualifica, lo vuole alla Benetton già dal GP di Monza: “Unirmi alla Benetton fu una grande chance – ha commentato anni dopo il pilota - anche se non mi sentivo bene nel lasciare un team dopo aver guidato per circa 500 metri. Una squadra che comunque mi aveva dato la possibilità di correre. Ma a posteriori è stata la decisione giusta". A quanto pare lo è stata.

I numeri del Gran Premio del Belgio

 

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