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Formula 1 Australia, Hamilton: tutto normale, ma dovrò impegnarmi

Il pilota Mercedes svetta in entrambe le sessioni ma osserva come siano tutti più vicini e il meteo possa risultare decisivo

Formula 1 Australia, Hamilton: tutto normale, ma dovrò impegnarmi
© sutton-images.com

Maurizio VoltiniMaurizio Voltini

23 mar 2018 (Aggiornato alle 11:50)

Dopo le iniziali roboanti dichiarazioni/anticipazioni di vittoria "pro-fans" prima ancora di mettere le ruote in pista, Lewis Hamilton fa comunque seguire i fatti alle parole anche stavolta, primeggiando in entrambe le sessioni di prove libere del venerdì a Melbourne. E tornando poi un po' più con i piedi per terra nelle prime dichiarazioni a seguire questa prima giornata della stagione F1 2018.

«Quando arrivi alla prima gara, non hai davvero idea di come sarà - è l'inizio molto "soft" delle prime parole di Hamilton -. Non sai come ti sentirai fisicamente, non sai come reagiranno le gomme al circuito. Ma oggi abbiamo iniziato con il piede giusto, abbiamo fatto tutto ciò di cui avevamo bisogno». Insomma, il programma Mercedes è andato avanti abbastanza regolarmente, nonostante alcuni problemi sulla macchina di Bottas (sospensioni e alimentazione), ed è stato possibile verificare il comportamento delle varie mescole di gomma su questo fondo specifico, ben diverso da quello dei test prestagionali.

Continuando con la sua analisi di questa prima giornata, Lewis osserva: «Si è chiuso un po' il divario tra tutti noi, nella seconda sessione, ma questo è eccitante. È più impegnativo per me, dover provare a tirare fuori qualcosa di più dalla macchina. È stata una giornata bella, Albert Park è un posto davvero bello dove essere a lavorare quando il tempo è così. Anche per questo motivo le gomme non hanno dato lo stesso problema che avevamo a Barcellona, ??dove si è formato del blistering, per cui è stato tutto molto più normale».

«Ovviamente la macchina è più veloce qui di quanto non fosse l'anno scorso, quindi va meglio ovunque», prosegue Hamilton, anche se andrebbe sottolineato che il tempo di 1'23"931 ottenuto oggi è in realtà più lento del 1'23"620 stabilito al venerdì della scorsa edizione 2017. Poi Lewis si spiega meglio: «Le curve 11 e 12 sono pazzesche, non stiamo nemmeno frenando in quel punto, è incredibile». Questo farebbe pensare che i miglioramenti sul fronte di aerodinamica e pneumatici siano stati probabilmente controbilanciati da una certa cautela nelle power unit, visto che quest'anno dovranno durare per ben 7 GP.

Previsioni? «Pioverà domani e anche domenica, per quanto ne so. Non ho ancora guidato sotto la pioggia su queste gomme, quindi sarà interessante vedere cosa succede», conclude Lewis, lasciandoci capire che le scelte in tema di assetto tra gara e qualifiche potranno risultare decisive.

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