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Contento per il risultato di squadra, meno per il suo personale, Kimi è comunque soddisfatto della macchina e positivo per il futuro
Maurizio Voltini
25 mar 2018 (Aggiornato alle 15:39)
Tra l'espressione raggiante di Vettel e quella delusa di Hamilton, sul podio, chi si trovava sul terzo gradino non si è dimostrato particolarmente felice. Parliamo di Kimi Raikkonen, che pure è stato protagonista decisivo della gara. Oggi il finlandese della Ferrari è stato molto efficace e veloce, riuscendo addirittura ad impensierire Hamilton alla terza curva e mantenendo un distacco contenuto, tanto da dover costringere la Mercedes ad una manovra di copertura quando ha effettuato il suo pit-stop (con possibile undercut) dopo 18 giri. Poi, come ben sappiamo, gli eventi della gara hanno preso una piega diversa andando tutti a favore del compagno di squadra: bene per la Ferrari, un po' meno per Kimi che non ha raccolto tutto quanto probabilmente avrebbe meritato.
Lui cerca di vedere l'aspetto positivo per l'intera Scuderia: «Una vittoria, con due vetture sul podio, è un buon modo per iniziare la stagione per il team. Forse oggi ho avuto un po’ di sfortuna, ma almeno la squadra è stata fortunata. Il terzo posto non è esattamente quello che volevo, ma siamo solo alla prima gara e il quadro complessivo non è male, quindi questo piazzamento lo accetto volentieri».
Ma quali sono le prospettive per il futuro? La Ferrari è competitiva? Raikkonen si trova bene con l'impostazione della SF71H? «In generale oggi ero contento della macchina, siamo stati sempre veloci. È bello avere queste sensazioni positive. Di certo ci sono cose che possiamo migliorare, ma se queste sensazioni perdurano, significa che abbiamo tutti i mezzi per dare battaglia: e questa è la cosa più importante».
Dunque quello australiano potrebbe non rimanere un episodio isolato? «Questa pista è molto particolare, per diversi aspetti - risponde Kimi - vediamo cosa succederà alla prossima gara, anche se neppure il Bahrain è una pista molto chiara come indicazioni. Da un anno all’altro abbiamo visto che con il caldo è difficile avere una visione reale della situazione. Dobbiamo avere pazienza, e fare del nostro meglio in ogni circuito».
Poteva andare diversamente, qualche dubbio sulla strategia? «Io ho provato ad attaccare Hamilton al via e non ce l’ho fatta per poco. Poi in gara il colpo di fortuna l’ha avuto Seb e ha portato a casa la vittoria. Non capivo esattamente cosa stava accadendo, ma in questi casi a volte hai fortuna e a volte non ce l'hai: non è andata nel modo migliore per me, ma credo che in definitiva non sia nemmeno andata male. Vedremo dalla prossima gara, con circuiti più normali».
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