Formula 1 Cina: le Toro Rosso si incornano, ma è tutto un malinteso

Formula 1 Cina: le Toro Rosso si incornano, ma è tutto un malinteso

L'incidente che ha deciso la gara di Gasly e Hartley (ma anche un po' tutto il GP) è perché non si sono capiti sul come invertire le posizioni

Maurizio Voltini

16.04.2018 16:07

Tra i vari episodi della gara a Shanghai, ce n'è stato uno che oltre ad essere focale per l'intero GP (avendo causato l'ingresso della safety car che ha rivoluzionato le strategie) ha pure determinato qualche dubbio negli spettatori. È stato quanto al 30° giro al termine del rettilineo più lungo (1,2 km) che si conclude con la violenta staccata di curva 14, Pierre Gasly è andato a tamponare la macchina del compagno di squadra, Brendon Hartley.

Già che vi sia un incidente tra le due macchine di uno stesso team è un fatto di per sé "increscioso". Ma oltretutto, dopo quello che è parso uno dei tanti errori in frenata in questo punto delicato, a stupire è stato il team-radio di Gasly quando ha accusato "mi ha chiuso la strada!". Ma come, hanno giustamente pensato quasi tutti, Hartley ha fatto la sua normale traiettoria, non c'è stata nessuna chiusura…

Dopo la gara è però saltata fuori, nelle dichiarazioni di piloti e responsabili della Toro Rosso, la motivazione che ha portato a quell'incidente e che giustifica anche quella lamentela al momento apparsa poco opportuna. Una motivazione che non poteva trasparire dalle immagini, ma che spiega tutto: i due piloti STR erano su differenti strategie di gara - Gasly stava recuperando su gomme soft, mentre Hartley "veleggiava" sulle medie, dopo essere partiti su soft e ultrasoft rispettivamente - e così dai box era arrivata l'indicazione di scambiarsi le posizioni. Il punto su cui ci si era accordati prima della gara per effettuare simili manovre, nel caso, era proprio curva 14.

«Mi scuso con Brendon per quel contatto che abbiamo avuto - ha spiegato Pierre - ma la squadra mi aveva detto che stavamo per scambiarci le posizioni, quindi sono andato verso l'interno a fine rettilineo, pensando che mi avrebbe lasciato spazio. Sfortunatamente non penso che mi abbia visto, e una volta dentro non potevo più fare nulla». Infatti il francese ha affrontato la curva quasi come se non avesse nessuno davanti (solitamente si anticipa la staccata) pensando appunto che il team-mate avrebbe lasciato libera la traiettoria. Quando si è accorto che non era così, si è attaccato ai freni bloccando le ruote, ma ormai era troppo tardi, arrivando al tamponamento in cui ha danneggiato l'ala davanti (poi sostituita). «Ho anche avuto lo sterzo piegato, e l'ho tenuto così fino alla fine della gara. È stato davvero difficile guidare in quelle condizioni, non ho potuto fare molto».

«Il team ha chiesto di scambiarci le posizioni - conferma Brendon - perché eravamo su strategie completamente differenti, per cui avevo programmato di lasciarlo passare all'uscita della curva 14, come avevo fatto già all'inizio della gara. Ma sono stato colpito poco prima del punto di corda». Insomma, si trattava solo di capirsi meglio su quale punto di quella sezione di pista effettuare lo scambio di posizioni, e purtroppo non è avvenuto. In seguito l'inglese si è dovuto ritirare per problemi al cambio, possibile conseguenza proprio dell'urto.

Dopo aver fatto i complimenti ai "cugini" Red Bull per la vittoria (a Sakhir era successo l'opposto…) il team principal Franz Tost ha commentato così questo sfortunato fine settimana della Toro Rosso: «Abbiamo faticato fin dall'inizio di questo weekend: eravamo vicini al fondo dello schieramento e durante la gara non siamo riusciti a trovare il passo di cui avevamo bisogno. Oltre a questo, i nostri due piloti sono arrivati al contatto per un fraintendimento, è stato un vero peccato. Speriamo di individuare il motivo di questa brutta prestazione ed essere più competitivi a Baku».


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