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Formula 1 Baku, Pirelli: temperature cruciali

Il Gran Premio d'Azerbaijan si correrà due mesi prima rispetto allo scorso anno. Attenzione alla corretta interpretazione delle mescole, con un lungo rettilineo che abbatte le temperature d'esercizio
Formula 1 Baku, Pirelli: temperature cruciali
© sutton-images.com

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

23 apr 2018 (Aggiornato alle 17:20)

Si preannuncia essere una questione di temperature. Più del solito. A Baku si corre in anticipo rispetto allo scorso anno, quando furono raggiunti sull'asfalto i 54° C in gara. Due mesi di differenza, previsioni che dicono sole e poco più di 20° C nell'aria per l'intero week end. Altre temperature conteranno e, in particolare, sarà centrale la loro uniformità: quelle delle gomme. Pirelli ammorbidisce di due step la proposta di un anno fa, saranno Soft, Supersoft e Ultrasoft le tre alternative da far funzionare nella corretta finestra d'esercizio, che tanti problemi ha causato a Mercedes in Cina. Oscillazioni dalle quali, a detta di James Vowles, restando in Mercedes, non possono considerarsi immuni nemmeno Red Bull e Ferrari.

La configurazione del tracciato, lungo 6 chilometri e tre metri, è un susseguirsi di frenate e inserimenti rapidi in curve a 90 gradi nel primo settore, poi il segmento stretto nella Città Vecchia e un tuffarsi in discesa ancora con pieghe secche, fino alla penultima curva vera e propria. Dal rettilineo di 2 chilometri che riporta in curva 1 non solo passerà la prestazione della power unit e l'efficienza aerodinamica, di monoposto attese con un carico basso da bilanciare con la necessaria stabilità in frenata. Passerà anche il raffreddamento delle gomme, aspetto già riscontrato a Shanghai, nel dritto verso curva 14.

«Il Gran Premio dell’Azerbaijan dovrebbe disputarsi in condizioni diverse quest’anno, visto che si terrà due mesi prima e con temperature probabilmente più basse rispetto alla scorsa stagione, quando la temperatura asfalto aveva superato i 50°», commenta Mario Isola. La gara dello scorso anno restituì una girandola di colpi di scena, un cambio gomme in regime di bandiera rossa e due mescole di fatto protagoniste: Supersoft e Soft. «Con i nuovi regolamenti,la nomination nel 2017 era stata forse un po’ troppo conservativa e non vennero praticamente usati i P Zero White medium. Per il 2018 abbiamo nominato mescole più morbide: ciò dovrebbe portare a un’ampia varietà di strategie, come si è visto nelle ultime due gare in Bahrain e Cina».

Baku non è pista che scarica molta energia laterale sulle gomme, mancando i curvoni in appoggio; piuttosto sono sensibili i carichi verticali generati in staccata di curva 1 e lo stress medio sulle coperture è frutto delle accelerazioni frequenti da velocità basse. Il fondo è molto liscio, valori molto bassi sono attesi anche alla voce aderenza.

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