Formula 1 Ungheria, analisi: tutti rimandati in gara

Formula 1 Ungheria, analisi: tutti rimandati in gara© sutton-images.com
Qualifiche movimentate premiano Hamilton, ma per il GP se ne riparlerà, tra strategie libere da un lato e difficoltà di sorpassi dall'altro

Maurizio Voltini

28.07.2018 18:08

La realtà delle qualifiche all'Hungaroring ha ribaltato tutte le previsioni, per via della pioggia. Così la Mercedes monopolizza la prima fila lasciando alla Ferrari solo la seconda, ma ben peggio va alla grande favorita Red Bull. In queste condizioni difficili Lewis Hamilton ha fatto ancora una volta la differenza nel momento decisivo sfruttando al 100 per cento l'assetto della W09 che porta a scaldare meglio le gomme. Al confronto Valtteri Bottas non ha demeritato, posizionandosi 2° a 0"260 dal compagno di squadra. Ora, aver guadagnato queste posizioni sullo schieramento su una pista dove non è facile superare (che però non significa "impossibile") è un bel risultato, ma visto che la gara si correrà (sembra, almeno) sull'asciutto, non dà alcuna certezza o garanzia.

La Ferrari si è difesa abbastanza bene fino all'ultimo run: Kimi Raikkonen ha "rischiato" di conquistare la pole fino a metà Q3 e comunque porta a casa un interessante 3° tempo finale, con Sebastian Vettel riuscito a trovare sul finale un guizzo a soli 24 ms dal compagno di scuderia, entrambi a mezzo secondo da Lewis. In ogni caso non sussistono reali dubbi che in gara le cose possano ritornare a quanto visto nelle prove libere. Molto si giocherà sulle strategie di gomme (libere in gara): se da un lato la Mercedes non sarà condizionata dalle ultrasoft che si deteriorano, dall'altro la Ferrari potrebbe puntare proprio su queste per fare differenza. Inoltre resta una certa impressione che le condizioni delle qualifiche non abbiano permesso di sfruttare appieno le ultime novità motoristiche in Ferrari: la maggior spinta che proviene dalla MGU-K è infatti più "brusca" e non facilita il controllo, ma sull'asciutto non dà simili problemi (anzi).

Per quanto riguarda la Red Bull, i motivi per stupirsi di come esca da queste qualifiche sono diversi, a partire dall'aver fatto rischiare Daniel Ricciardo nell'affrontare le Q1 su gomme più dure (soft quando gli altri facevano i tempi su pista umida con le ultrasoft). L'australiano è uscito solo in extremis dalla zona esclusione. E anche in Q2 si è un po' pasticciato: risultato, Ricciardo solo 12°. Non che con Max Verstappen sia stato fatto molto meglio, dato che il 7° crono addirittura dietro a una Renault e a una Toro Rosso non è certo granché. In più l'olandese si è guadagnato anche un richiamo in direzione gara (finito con un nulla di fatto nonostante l'evidente colpevolezza) per aver ostacolato Grosjean: insomma, il team poteva decisamente gestire meglio queste qualifiche, e vedremo se riuscirà a recuperare in gara in modo adeguato; ma le difficoltà sono parecchie.

In tutto questo, chi ne esce alla grande è Carlos Sainz. Nel giorno in cui perfino Nico Hulkenberg incespica (che le sue qualità non sono certo in dubbio) restando 13°, lo spagnolo si ripropone più volte con il 2° o 3° tempo in varie fasi delle qualifiche ottenendo alla fine un eccellente 5° posto che vale oro. Al suo fianco in terza fila un altrettanto meritevole Pierre Gasly, con la Toro Rosso che può vantare pure Brendon Hartley appena dietro in griglia, con l'8° crono. Ai fini della gara, poi, nemmeno la Haas può lamentarsi: la quinta fila bloccata da Kevin Magnussen e da Romain Grosjean nell'ordine (con il francese ostacolato da Verstappen) è un buon punto di partenza per migliorarsi sull'asciutto, considerato che anche per loro valgono certe considerazioni sulla power unit Ferrari (oltretutto hanno la "Spec3") e che stavolta chi li segue non avrà vantaggio strategico per le gomme del via, dato che con la pioggia delle qualifiche non vi è più l'imposizione in gara dei pneumatici usati in Q2.

Chi segue appena fuori dalla top ten sono Fernando Alonso e Daniel Ricciardo, la cui gara sarà sicuramente da tener d'occhio, al pari di quella di Nico Hulkenberg e Marcus Ericsson in settima fila. Lo svedese è stato bravo sotto l'acqua, anche stavolta migliore del compagno di squadra: la Sauber si è dimostrata molo "leggera" al posteriore, vedremo se avranno risolto il problema per la gara a vantaggio anche di Charles Leclerc 17°. Attese al riscatto le Williams e soprattutto le Force India, ma è evidente che è più per queste ultime che si può parlare di passo falso dovuto solo alle caotiche condizioni in Q1. Insomma, la gara sarà una possibilità di "rivincita" per parecchi.


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