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Formula 1 Ungheria, Vettel: sul bagnato ci manca qualcosa

Vettel non va oltre la seconda fila nelle qualifiche del GP d'Ungheria. Quella che avrebbe dovuto essere una sessione da pole position e doppietta Ferrari si traduce in una rincorsa a Mercedes
Formula 1 Ungheria, Vettel: sul bagnato ci manca qualcosa
© sutton-images.com

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

28 lug 2018 (Aggiornato alle 18:31)

Da un estremo all’altro. Dalla pioggia che depotenzia l’artiglieria Ferrari all’auspicio di una domenica caldissima, un Gran Premio d’Ungheria asciutto e torrido, nel quale inventarsi una strategia che permetta a Sebastian Vettel di recuperare posizioni e scavalcare le Mercedes. Dei due momenti chiave del week end all’Hungaroring – qualifiche e partenza – il primo respinge le Ferrari. Beninteso, ci sarebbe anche qualche aspetto positivo da analizzare nella prestazione di Raikkonen e Vettel sul bagnato, ma le premesse costruite sin dal venerdì avrebbero dovuto portare a un altro risultato in qualifica che non la seconda fila. Due SF71H in prima fila, una scommessa quotata all'uno virgola, tanto era prevedibile sull’asciutto. Piove, però.

E Sebastian Vettel non va oltre la quarta posizione, mezzo secondo rimediato da Lewis Hamilton: «Non credo sia mancato tantissimo ma non siamo stati abbastanza veloci, è stato difficile sul bagnato, difficile spremere tutto dalla macchina sul bagnato, non abbiamo ancora la la fiducia che abbiamo sull’asciutto, c’è del lavoro da fare», dice a caldo Seb.

In griglia, domani, il primo momento chiave si avrà quando si scopriranno le mescole scelte dai piloti. Un via su gomma Soft sembra essere scontato per Mercedes, viste le difficoltà emerse nell’utilizzo della Ultrasoft e tanto carburante a bordo. Ferrari che, viceversa, ha girato bene (e a lungo) al venerdì con la mescola più morbida. Al via, l’opportunità migliore per tentare l’attacco, prima di accodarsi e gestire la gomma a distanza di sicurezza dalla macchina davanti. Un tentativo di undercut al pit-stop? Un'altra chance alla quale pensare.

Tattiche di gara che per Pirelli vedono la singola sosta come la scelta più rapida: Ultrasoft per 22 giri poi pit e gomma media (o Soft) fino all'arrivo, oppure Soft al via, pit al giro 27 e gomma media nel secondo stint. Due pit-stop che entrano in gioco solo in caso di forte degrado della Ultrasoft.

Le condizioni meteo scrivono una griglia di partenza imprevedibile, con le Red Bull disperse, le Mercedes in prima fila, le Ferrari a inseguire. «La qualifica è stata insidiosa, avrebbe potuto portare qualunque esito, l’abbiamo gestita abbastanza bene ma ci è mancato qualcosa, è così che va», aggiunge Sebastian, in Q2 l’unico ad aver iniziato l’eliminatoria su gomma intermedia e sfruttare subito il giro mentre gli altri piloti erano costretti a rientrare e passare dalla Ultrasoft alla gomma da bagnato. In Q3, con le full wet, non c’è mai stata una vera sfida alla pole.

La pioggia rovina i piani, consegna la pole position al pilota e la macchina più forti sul bagnato ma, soprattutto, crea condizioni impreviste in vista della gara: «Sull’asciutto eravamo in controllo della situazione, purtroppo non lo è stato. Vedremo domani. Credo potremo vincere, non sarà facile, sarebbe stato meglio partire dalla prima posizione ma ci concentreremo e proveremo a vincere partendo dal quarto posto».

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