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Formula 1 Ungheria: Raikkonen, podio di consolazione

La gara di Kimi è vissuta su una strategia a due pit-stop ma l'impossibilità di effettuare il sorpasso in pista ha condizionato il risultato finale. Arrivabene: "Ci rivediamo in Belgio, l'affidabilità sarà importante"
Formula 1 Ungheria: Raikkonen, podio di consolazione
© sutton-images.com

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

29 lug 2018 (Aggiornato alle 20:05)

Appuntamento a Spa-Francorchamps, dove la sfida in pista sarà certo più spettacolare della partita a scacchi giocata in Ungheria. Duplice arrivo a podio, lasciando però il gradino più alto a chi scattava dalla pole.Impresa difficilissima il sorpasso all’Hungaroring in assenza di una notevole differenza di passo. «Era il miglior risultato nel quale potessimo sperare oggi», commenta Raikkonen. E non può dire altrimenti, viste le condizioni di partenza e lo sviluppo della corsa.

Via nel quale avrebbe potuto insidiare le Mercedes, sfruttare la frazione di aderenza in più offerta dalla gomma Ultrasoft, invece nulla: Hamilton-Bottas partono bene, procedono facili verso curva 1 e da lì a seguire. «È stato un avvio ben lontanao dall’ideale, dovremo migliorare un po’. Poi abbiamo recuperato su Bottas dopo il primo stop ma non c’era possibilità di sorpassarlo», aggiunge Kimi, costretto a correre 70 giri con un caldo torrido e senza poter bere, visto il mancato collegamento del dispositivo prima della partenza.

Come nel pit-stop di Vettel anche Raikkonen ha effettuato una fermata lenta, al giro 14, a causa di un problema sulla posteriore sinistra, pit nel quale dalla Ultrasoft è passato alla gomma Soft, mossa immediatamente marcata da Mercedes con Bottas, scenario che ha impedito un undercut e riportato Raikkonen alle spalle del connazionale: «L’opzione che avevamo era di fermarci nuovamente e riprovarci. Perlomeno abbiamo recuperato una posizione ma è ben lontano dall’ideale, credo avessimo una velocità piuttosto buona oggi. Ma che puoi farci? A volte va così, prendi i punti e passi alla prossima».

Prossima tappa in Belgio, Maurizio Arrivabene dà appuntamento nelle Ardenne per rilanciare la sfida. L’ideale divisione in due del campionato che è nella pausa estiva dice di quanto la Ferrari sia stata veloce e competitiva ma abbia raccolto meno di quello che avrebbe consentito il potenziale tecnico. Alla ripartenza non ci sarà più margine per errori e sbavature da parte dei piloti e con le piste veloci in arrivo non andrà tralasciato il fattore affidabilità (Ferrari che tra Belgio e Monza introdurrà la terza unità termica, evoluta, già impiegata da Haas e Sauber nel week end di Budapest).

Ancora una parentesi in pista con i test, martedì, poi la chiusura “da regolamento” dell’attività e la pausa meritata: «La settimana prossima non saremo ancora in vacanza, l’importante è lavorare con serenità e determinazione, il campionato è ancora lungo e l’affidabilità sarà importante. Oggi abbiamo guadagnato punti nel Costruttori. No? (2 persi da Mercedes, ndr). È importante essere sereni e determinati, ci rivediamo in Belgio», dice il team principal, consapevole come il passaggio dell’Ungheria, pur con il doppio arrivo sul podio, non possa considerarsi l’obiettivo al quale puntava il team dopo le libere del venerdì: «Il massimo che puoi ottenere è quando vinci. Considerando come eravamo messi, il fatto che su questa pista non è facile, trovo che i ragazzi, tutta la squadra, abbiano lavorato con determinazione e i piloti hanno fatto il loro lavoro».

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