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Formula 1 Russia, Vettel: un ritiro di Hamilton e cambia tutto

Nonostante il divario nel mondiale si sia ampliato dopo Sochi, Sebastian Vettel continua a credere possibile il recupero. Non basterà limitarsi a vincere se Hamilton non subirà ritiri. Suzuka per tornare allo stato di forma di Silverstone
Formula 1 Russia, Vettel: un ritiro di Hamilton e cambia tutto
© sutton-images.com

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

1 ott 2018 (Aggiornato alle 15:43)

Dall’operazione rimonta all’operazione miracolo, o quasi. Leggere la classifica mondiale dopo il Gran Premio di Russia obbliga al realismo in vista di Suzuka e delle ultime gare stagionali. Cinquanta punti di ritardo di Sebastian Vettel da Lewis Hamilton rappresentano un’enormità di fronte alla competitività ritrovata Mercedes e la solidità del pilota inglese.  

Ferrari in sofferenza, inattesa, a Sochi, meglio in gara di quanto non sia stato in due giornate difficili, tra libere e qualifiche. Secondo episodio dopo Singapore, che obbliga a considerare nelle chance di recupero anche il fattore pista. Per una macchina, la SF71H, che ha invertito la tendenza di un anno fa, esprimendosi al meglio sui circuiti più veloci, Suzuka, Città del Messico, Austin e Interlagos sono i passaggi che servono per provare a crederci ancora. Dall’altra parte c’è una Mercedes tornata regina della qualifica e competitiva in gara.

Non basterà, ormai, limitarsi a vincere tutte le gare con Hamilton piazzato, serve l’episodio esterno a riequilibrare un mondiale che guarda deciso in una direzione. Sebastian Vettel ne parla nel dopogara di Sochi: “A essere sincero affronto una gara dopo l’altra. Sono, ovviamente, abbastanza intelligente, pur non essendo un genio in matematica, da sapere che le cose non si migliorano se perdiamo punti. Credo ancora nelle nostre possibilità di vittoria,è ovvio che non diventano più grandi se finisci dietro, ma chi lo sa, basta un ritiro e allora tutto all’improvviso sembra diverso, sarebbe ideale se fossero due!

Non è quello che auguro a Lewis, ma non puoi mai sapere cosa accadrà, perciò dovremo restare concentrati e fare del nostro meglio, qualcosa che in questo week end forse non abbiamo fatto del tutto: dovremo assicurarci che dal punto in cui siamo puntiamo a vincere le ultime gare”.

Per farlo, domenica, a Suzuka, sarà fondamentale ritrovare una qualifica da prima fila, pole position se possibile, viste le poche opportunità di sorpasso che offre il veloce e impegnativo circuito nipponico. Un esercizio sul quale andrà verificata anche la scommessa – come sempre effettuata con molti mesi di anticipo sulla data dell’evento – di un’ampia scorta di gomme Supersoft, del composto più morbido, rispetto a Mercedes.

Vettel che ha dato la propria visione anche su quanto accaduto tra Bottas e Hamilton, l’ordine di scuderia impartito dal muretto: “Complimenti a loro, hanno giocato molto bene, in squadra. A loro difesa, tutte queste domande… so ovviamente che voi giornalisti amate le polemiche e fate domande scomode ma credo che nella posizione nella quale erano era ovvio fare quel che hanno fatto, perciò forse non tutte le domande sono giustificate”.

Ambiente Ferrari all'interno del quale è Maurizio Arrivabene a sottolineare come il rendimento sia stato al di sotto delle aspettative in Russia e quanto abbia condizionato la corsa al mondiale: "Rispetto ad altri circuiti, qui ci è mancato qualcosa; questo non ci ha permesso di ridurre il divario di punti. La prossima gara, in Giappone, sulla carta presenta caratteristiche molto simili a quella di Silverstone; quindi a Suzuka avremo indicazioni più precise sul potenziale della nostra vettura; se saranno positive sapremo, nonostante la difficile situazione di classifica, di avere i mezzi per poter lottare fino alla fine".

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