Olanda, avanti tutta. Dopo l’annuncio del Gran Premio del Vietnam, la Formula 1 lavora al ritorno in calendario del Gran Premio d’Olanda, svoltosi per l’ultima volta a Zandvoort nel 1985. E’ Sean Bratches, responsabile degli aspetti Marketing per Liberty Media in Formula 1, ad ammettere l’esistenza di trattative con gli organizzatori.
Nei mesi scorsi Assen ha ricevuto le ispezioni necessarie dei tecnici FIA per esaminare la struttura, l’adeguatezza agli standard richiesti per ospitare un gran premio. Un’alternativa che sembra godere di migliori chance rispetto al prospettato ritorno a Zandvoort.
“Siamo molto interessati a correre in Olanda. Stiamo intrattenendo conversazioni produttive e sono cautamente ottimista che potremo fare qualcosa per sorprendere e far gioire i tifosi in quel territorio e trarre vantaggio del fattore Max”, ha commentato Bratches all’agenzia Reuters.
Il fattore Max Verstappen è in grado di muovere diverse decine di migliaia di spettatori in direzione Austria e Belgio, come avvenuto negli ultimi anni. Sarà un calendario che andrà verso l’espansione degli eventi in programma, Chase Carey ha confermato come si avrà un incremento rispetto ai 21 gran premi attualmente previsti e per alcune sedi andranno ridiscussi gli accordi, quando non del tutto sostituiti da eventi diversi: “Ci aspettiamo di sostituire alcune gare esistenti nelle quali abbiamo ereditato accordi poco allettanti con nuovi eventi o accordi che siano migliori per generare maggior valore e offrire gare migliori”.
In Olanda si potrebbe tornare a correre realisticamente nel 2020. Un tassello in più in Europa per un’espansione a Est con il Vietnam, un quadro da verificare nella conferma di gare storiche, Silverstone in primis, che ha attivato la clausola d’uscita dopo l’edizione 2019 ed è chiamata a negoziare un nuovo accordo con Liberty Media.
“Siamo in una posizione estremamente favorevole, credo. Siamo in pole position in termini di attrattività del prodotto Formula 1 per paesi sparsi in tutto il mondo. Dal punto di vista del brand, della storia, la nostra intenzione è di rinnovare i circuiti tradizionali, crediamo siano una parte importante della Formula 1”, ha proseguito Bratches.
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