Ricciardo: "Sono nel posto giusto per togliermi delle soddisfazioni"

Ricciardo: "Sono nel posto giusto per togliermi delle soddisfazioni"© Mario Donnini

Entusiasta Daniel, il nuovo acquisto, al quale fa eco l’ottimismo di Hülkenberg

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12.02.2019 ( Aggiornata il 12.02.2019 13:45 )

Daniel Ricciardo comincia addirittura in francese, dicendo: “Buongiorno a tutti, mi chiamo Daniel”, provocando una gran risata generale... “Lo so, quella di approdare alla Renault è stata una grande decisione, per me, eppure penso che questo sia il posto giusto per proseguire ad alto livello la mia avventura in F.1. Perché sto parlando di una squadra e di un’organizzazione in cui si cresce di continuo e quindi passando delle settimane qui mi sono reso conto di come e quanto si lavora. E del fatto che il gap con i migliori può essere assottigliato sempre più. Adesso non chiedetemi quanto e di preciso fino a che punto, perché preferisco la concretezza dei fatti ai proclami. Peró qui alla Renault mi fanno giocare un grande ruolo e mi sento eccitatissimo perché percepisco nell’aria che avrò una grande opportunità. E aggiungo che sono qui per ripagare la Renault di quanto ha dimostrato e dimostra di credere in me, al fianco di un pilota esperto quale Nico”.

Già, Nico Hulkenberg che non si fa pregare per dire la sua: “Sono alla terza stagione con la squadra. Quando arrivai, moltissimo lavoro doveva essere fatto e tanto è stato portato avanti, quasi sempre nella giusta direzione. Ci sono settori nei quali lo scorso anno potevamo progredire di più, il salto di qualità è arrivato in alcune parti e in altre meno velocemente, in ogni caso il lavoro è incessante e mi sembra che vada nelle giuste direzioni. È questo ciò che conta è sono felicissimo. Con questa nuova monoposto sento che ci stiamo avvicinando alle zone più nobili e per me è una sensazione bellissima, perché l’inverno in cui sono arrivato a Enstone la Renault aveva ottenuto il nono posto nel mondiale Costruttori mentre ora può guardare con ottimismo a colmare Il divario che ci separa dai migliori, ossia lo stacco dallo stato dell’arte della categoria”.


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