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F1: Sainz, niente drammi se mancassimo i punti in Australia

Carlos anticipa il programma di lavoro che seguirà da domani nei test di Barcellona, alla ricerca della "reattività" alle variazioni d'assetto. Più importante dell'esordio a punti, sarà riuscire a progredire durante l'anno

F1: Sainz, niente drammi se mancassimo i punti in Australia
© LAT

F.P.F.P.

25 feb 2019 (Aggiornato alle 18:24)

Dopo i primi test a Barcellona non sembra essere ancora nel radar dei team in grado di inserirsi nella lotta per la zona punti. McLaren attesa a un lungo percorso di recupero, prestazionale anzitutto, dalla MCL33 dello scorso anno che tanto ha deluso rispetto ad altri team motorizzati Renault.

A guidare e illuminare la via, il percorso che i tecnici dovranno costruire, Lando Norris e Carlos Sainz. Il chilometraggio complessivo, dopo 4 giorni di test, è senza dubbio il migliore da tre inverni a questa parte, superata quota 2.000 km si colloca nella fascia medio-bassa delle percorrenze, di fatto appaiata a Renault e con Haas e Racing Point a fare peggio (senza considerare il caso Williams).

Da martedì si torna in pista e il lavoro sarà rivolto maggiormente all'esame delle risposte della macchina alle variazioni d'assetto, come racconta Carlos Sainz: Abbiamo molto da imparare sulla nuova macchina, dobbiamo effettuare le analisi e la fase di apprendistato e assicurarci che il team stia andando nella giusta direzione.

È una macchina con delle differenze rispetto alla precedente, ha sfumature e dettagli diversi, quel che cerchi dal primo test è girare, è necessario per essere in forma, provare e sapere come reagisce la macchina alle diverse regolazioni. La macchina mi ha permesso di fare tutto ciò, specialmente durante il primo giorno, nel secondo abbiamo avuto qualche problema ma nel quarto abbiamo visto che era tornata a comportarsi bene e non si è rotta. Questo è quel che chiedevo alla macchina nella prima settimana.

La seconda settimana chiederò che reagisca alle modifiche che farò, che vada meglio in una curva a costo di sacrificare un un'altra, se dovessi chiederlo: voglio che assecondi le variazioni, così da individuare la direzione che devono prendere squadra e macchina”, riporta Soymotor.

Il quadro sulla competitività a metà gruppo diverrà un po’ più nitido venerdì prossimo, eppure oggi sembrano essere davanti altri team, che non McLaren, nella caccia ai quattro posti realisticamente liberi in una top ten con Ferrari, Mercedes e Red Bull regolarmente in corsa. C’è Alfa Romeo, c’è Renault, anzitutto. Toro Rosso è apparsa in forma la scorsa settimana, Haas veloce sebbene con qualche fragilità di troppo, Racing Point a navigare ancora nell’ombra.

Sainz non fa drammi su un eventuale esordio fuori dalla top ten. D’altronde, visto l’ordine delle forze in campo scritto al termine del mondiale 2018, il recupero da produrre ha diversi team da agganciare e superare, prima di guadagnarsi una zona punti stabile. “Non sarebbe una delusione mancare i punti in Australia, né un problema. Sarebbe un normale punto di partenza, perché potremmo non ottenere dei punti alla prima gara sia per qualcosa che accadrà in corsa o a causa delle prestazioni.

Quel che voglio dire è che dovremo cercare di concludere la stagione ottenendo dei punti ad Abu Dhabi, l’obiettivo è di essere in condizioni migliori ad Abu Dhabi rispetto all’Australia.

Chi segue la Formula 1 sa che sei vincolato parecchio alla macchina, tanto i tifosi quanto io siamo legati alle armi che mi darà la McLaren per questo campionato, sono certo che otterrò dei punti se avrò una macchina per farlo. Con una macchina da podio, otterrò dei podi, se è vincente, vincerò. I tifosi devono aspettarsi anzitutto che la McLaren vada bene”.

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