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Il polacco torna nel Circus dopo un lunghissimo calvario, ma se le sofferenze fisiche sono finite, quelle in pista sono appena iniziate. La Williams è in grave crisi
15 mar 2019
Costretto a girare lontano dai cordoli. Il timore che la Williams FW42 vada in mille pezzi. Pochi ricambi a disposizione. E troppi grattacapi per Robert Kubica nelle prove libere del Gp d’Australia, sfida inaugurale del Mondiale F.1 2019. È un ritorno tutto in salita quello del polacco nel Circus a otto anni di distanza dall’ultimo Gp disputato in carriera e dopo l’allarme lanciato dal pilota di Cracovia dopo i test di Barcellona quando Robert aveva sottolineato che c’erano forti ritardi e la Williams 2019 letteralmente non stava assieme.
"Sfortunatamente la seconda sessione è stata un bel po' compromessa da qualche danno - ha raccontato Kubica, dopo le libere 2 - Non è stato un gran pomeriggio e stamattina avevamo faticato a livello di grip. Per noi è già difficile quando fila tutto liscio. Dobbiamo stare lontani dai cordoli, quindi non è facile, soprattutto quando combatti per rimanere in pista. Ma sì, la cosa positiva è che nel pomeriggio il feeling era migliore. fortunatamente però il nostro lavoro è stato un po' compromesso. Sapevamo che in Australia la pista è più sconnessa e che il circuito è completamente diverso da Barcellona. Ma conosco solo il 20% di ciò di cui avrei avuto bisogno prima di venire qui a Melbourne, quindi è difficile avere una lettura chiara, anche se la temperatura del pomeriggio ci ha un po' aiutati".
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