GP Italia F1: Monza, la pista più veloce

GP Italia F1: Monza, la pista più veloce

Il circuito brianzolo presenta caratteristiche uniche: poche curve, ma soprattutto le velocità più alte misurate nella stagione, che giustificano il titolo di "tempio della velocità"

Maurizio Voltini

08.09.2019 ( Aggiornata il 08.09.2019 11:22 )

Non è un caso che il circuito di Monza sia definito, anche all'estero, il "tempio della velocità". Oltre ad essere un tracciato storico è infatti quello che contendeva a Silverstone il primato nelle velocità raggiunte. Da quando il tracciato inglese è stato modificato, però, quello brianzolo svetta da questo punto di vista, nonostante le chicane. Basti dire che la pole fatta segnare nel 2018 da Kimi Raikkonen in 1'19"119 rappresenta il record come giro più veloce mai ottenuto con una Formula 1, grazie alla velocità media di 263,587 km/h.

Inutile sottolineare come ciò favorisca le macchine più potenti. Ma non è tutto qui: per non essere rallentati nei lunghi rettilinei, qui si utilizzano configurazioni alari decisamente scariche e pensate per offrire la minor resistenza aerodinamica possibile (drag). Nondimeno non si può rinunciare del tutto ad avere stabilità nelle lunghe staccate o in curve come Parabolica, Ascari o Lesmo, la cui velocità di percorrenza influisce anche su quella dei rettilinei successivi. Nelle chicane conta inoltre la capacità di "assorbire" bene i cordoli per poter "tagliare" il più possibile, come pure la capacità di trazione in accelerazione.

Un'altra difficoltà di messa a punto delle monoposto a Monza, riguarda il fatto di riuscire a mantenere gomme e freni nel corretto range di temperature. Infatti lo stress in frenata è notevole, però i lunghi rettifili portano facilmente ad un eccessivo raffreddamento di questi componenti, e quindi bisogna stare attenti a non eccedere in un senso o nell'altro, e che non vi siano sbilanciamenti tra i due assi. Ricordiamo che sono presenti due zone di attivazione dell'ala mobile: il DRS può essere usato nel rettilineo del via e in quello tra Lesmo e Ascari (tra curva 7 e 8).

Rispetto all'anno scorso sono state effettuate modifiche di dettaglio, che non variano il layout del tracciato. In particolare è stata riasfaltata la variante della Roggia (curve 4 e 5) e questo potrebbe dare qualche problema in caso di pioggia. Inoltre il guardrail che delimitava a destra l'uscita dalla pitlane, è stato sostituito con i jersey in cemento.


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