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Binotto, GP Singapore: Ferrari evoluta per ridurre il gap

La tracciatura cittadina, ricca di curve, non è lo scenario ideale per la SF90. Mattia Binotto conferma l'introduzione di novità tecniche 

Binotto, GP Singapore: Ferrari evoluta per ridurre il gap
© sutton-images

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

17 set 2019

Lavoriamo sui punti deboli della SF90, difficile sanare completamente le lacune del progetto entro fine anno ma lo sviluppo tornerà utile sul 2020. La sintesi, di Mattia Binotto, a Monza.

Non ha mancato l’appuntamento la Ferrari: Spa e Monza dovevano essere gare nelle quali giocarsi le carte migliori per vincere e l’obiettivo è stato centrato.

È arrivato il successo grazie a un motore che i rivali invidiano e sul quale si interrogano, ancora, come già in passato. La power unit e le caratteristiche aerodinamiche hanno permesso di esprimersi al top su due circuiti velocissimi.

SF90 AVRÀ IMPARATO IL LENTO?

Adesso si apre una fase diversa, l’ultimo terzo di campionato prende le mosse da Singapore, pista ostica sulla carta, se letta con il pacchetto visto in Ungheria.

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Da allora, però, i tecnici hanno lavorato per migliorare il comportamento della monoposto sui circuiti ricchi di curve e, a Marina Bay, è atteso un pacchetto di sviluppo, sul quale Mattia Binotto ha commentato: “Porteremo alcune componenti nuove per continuare nell’intento di recuperare il gap dai nostri avversari su circuiti che presentano curve lente, inoltre ritroveremo le mescole più morbide di Pirelli, le Hypersoft (C5; ndr), che abbiamo avuto a disposizione per l’ultima volta nel GP del Canada.

Arriviamo da due vittorie consecutive che hanno fatto bene a tutto il team e ai nostri tifosi. Tuttavia questi successi sono già il passato e da giorni la mente di ciascuno di noi è concentrata su Singapore”.

SINGAPORE BEL METRO DI GIUDIZIO

Un susseguirsi di curve lente, pieghe a 90 gradi e tornanti, cruciale trovare la precisione di inserimento e una motricità massima, su un asfalto che sarà in grande evoluzione, sebbene con bassi livelli di aderenza.

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Non si annunciano essere le specifiche preferite dalla SF90 e Mattia Binotto riconosce: “Il tracciato è completamente diverso da quello delle due gare precedenti e presenta caratteristiche non proprio confacenti alla nostra vettura.

Monoposto che dirà degli eventuali progressi compiuti nei long run del venerdì, primo focus per capire la portata dei miglioramenti e le ambizioni coltivabili, in un week end che, a ruote ferme, indica Red Bull e Mercedes in una posizione di vantaggio sulle Rosse.

“Per sua natura il circuito di Singapore, che sia Sebastian che Charles amano, si presta a risultati imprevedibili come ogni volta che si gareggia sfiorando i muretti, per cui ci aspettiamo un fine settimana di azione in pista complesso ma anche divertente”, conclude Binotto.

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