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Leclerc, GP Russia: maggior autocontrollo in futuro via radio

Charles torna sulla reazione spontanea avuta via radio a Singapore, l'undercut di Vettel e la leadership della gara persa. Vettel lo giustifica: "Normale la rabbia, fa parte delle emozioni in  gara"

Leclerc, GP Russia: maggior autocontrollo in futuro via radio
© sutton-images.com

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

26 set 2019

Memorandum da Singapore: evitare i commenti via radio. Charles Leclerc torna sullo scambio di battute con il muretto, dopo la vittoria sfuggita a Marina Bay, l’undercut subìto da Sebastian Vettel, a metterci del suo con un super giro di uscita dal pit e prendersi la leadership del Gran Premio.

“Penso d’avere ancora tanto da imparare, vedendo la gara dopo non dovevo reagire così a Singapore e lo capisco. Imparerò. La strategia era quella giusta, l’importante era fare 1° e 2° con il team”, dice a Sochi.

VETTEL, RABBIA COMPRENSIBILE

Mea culpa non necessario, parole e adrenalina dicono della determinazione e voglia di vincere. Non a caso, Seb Vettel aggiunge: Non credo che si dovrebbe interpretare troppo dai messaggi via radio, perché stiamo guidando quando parliamo alla radio. Se si facesse lo stesso con un calciatore o anche un golfista, restereste sorpresi, non ha senso provare a trovare una ragione dietro ogni cosa che viene detta al momento.

Leggi anche: Raikkonen: tornerei alle qualifiche da 12 giri liberi

È normale e ovvio che volesse vincere. Era arrabbiato quando ha realizzato di essere dietro e, se fosse stato a parti invertite, probabilmente io sarei stato ugualmente arrabbiato. Fa parte delle emizioni che vivi quando gareggi. Se non ci fossero vorrebbe dire che non t’importa e non credo ci siano molti piloti ai quali non importa”.

BOTTAS NEL MIRINO

Di Charles Leclerc si è sempre detto di quanto sappia essere autocritico, imparare dagli errori e dai consigli. Nel giovedì del GP di Russia, Charles si impone maggior controllo in futuro e spiega: “In macchina ovviamente è sempre molto difficile, c’è tanta adrenalina.

Mi sveglio al mattino pensando alla vittoria, vado a dormire pensando alla vittoria, perciò a volte potrebbe essere difficile ma devo controllarmi di più in queste situazioni e, come dirlo in modo elegante, stare zitto invece di parlare alla radio. Imparerò e proverò a far sì che non si ripeta”.

Sterzi a parte: Mattia Binotto, ovvero il Gentile Mannaro

Da ripetere, invece, lo stato di grazia di tutta la Ferrari vista a Marina Bay. Sei gare ancora nelle quali sfidare Mercedes per la vittoria parziale, iniziare scalfendo il feudo di Sochi, un 5 su 5 della Frecce d’Argento.

In ottica mondiale, arrivare secondo nel campionato Piloti resta un obiettivo, sul quale commenta: “Sicuramente ci credo fino alla fine per la seconda posizione, finché non sarà matematicamente impossibile, darò tutto e non sarà facile, però ci credo”.

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