Vettel, GP Messico: pacchetto forte, andremo a caccia di grip

Vettel, GP Messico: pacchetto forte, andremo a caccia di grip© sutton-images

Le caratteristiche del circuito di Città del Messico si presentano favorevoli per la Ferrari. Sebastian indica nella prestazione in curva, nel trovare la giusta aderenza per far lavorare al meglio le gomme, uno dei punti cruciali del week end

Fabiano Polimeni

24.10.2019 ( Aggiornata il 24.10.2019 19:09 )

Prova ad aggiungere un po’ di punteggiatura nel testo di un ragionamento apparentemente del tutto lineare,al limite dello scontato, Sebastian Vettel. La Ferrari va forte sui rettilinei, si è imposta sulle piste veloci, la Ferrari parte favorita in Messico.

Seb parla di efficienza aerodinamica, di quanto, forse, la SF90 ne trarrà meno beneficio che in altri scenari, circuiti per dire di ambienti nei quali sono tracciati (con la minore densità dell’aria, la resistenza all’avanzamento è su valori molto ridotti per tutte le monoposto).

Ferrari favorita? “Non lo so. La gente guarda la pista, i rettilinei, siamo sempre stati forti di recente sui rettilinei ma ci sono alcune curve. Questa non è una delle piste sulle quali l’efficienza conta più di tanto, noi abbiamo una macchina parecchio efficiente e forse non potremo sfruttarla più di tanto. Vedremo come riusciremo a gestire le curve tortuose”, spiega Seb. Gli sviluppi tecnici e il "funzionamento" della Rossa nelle ultime gare lasciano ben sperare.

NON SOLO DRITTI 

L’asfalto dell’Hermanos Rodriguez si presenterà scivoloso e con scarsa aderenza al venerdì, una caratteristica che potrebbe ripetersi anche in gara, dovesse piovere e la gommatura “lavata via”. Il meteo, un’incognita importante sulla tre giorni in arrivo.

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Indica nell’equilibrio ideale per affrontare le curve il punto cruciale della performance, Vettel. “In questo week end la situazione è lineare. Si pensa normalmente alle scelte di carico per trovare il bilanciamento, qui si mette il massimo carico per l’altitudine (regolazioni da Montecarlo e rendimento da Monza; ndr).

Dovremo concentrarci su tutta la pista, trovando l’assetto e il bilanciamento giusti per l’aderenza. Devi trovare la fiducia in macchina, gestire le gomme, tenerle nella finestra, sono dettagli che fanno la differenza, specialmente la gestione delle gomme in gara. Non sono in grado di prevedere cosa accadrà, mi sento fiducioso e abbiamo un pacchetto forte.

Ci sono tratti della pista che ci sono favorevoli, altri dove avremo delle difficoltà, potrebbe essere un week end difficile, vedremo come andrà”.

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Da 6 Gran Premi la Ferrari fa man bassa al sabato, pole di Leclerc e Vettel, tornato a imporsi a Suzuka: “Prima non c’era niente di sbagliato, forse le cose non erano andate per il verso giusto. Suzuka è una pista che mi piace in generale, è stata una giornata quasi perfetta ma la gara poteva andare meglio”. Ecco, domenica basterà molto meno della pessima partenza del Giappone per vanificare tutto, visto il lungo dritto prima di curva 1, che dà margini e tempo per guadagnare la scia e provare ad attaccare.

L'AMBIENTE STA A CUORE

Una conferenza del giovedì nella quale, più dei temi tecnici e sportivi, a tenere banco è stato il tema politico-ambientale, attivato dalle posizioni in materia di Lewis Hamilton, espresse sui social e le successive annotazioni, le critiche, mosse dall’esterno, su uno stile di vita non esattamente “green” per chi corre in Formula 1 e passa moltissime ore in volo. Per alcuni, un difetto di "coerenza".

Non necessariamente.

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“Non seguo Lewis, non sono sui social media, però il punto è molto chiaro. Saremmo ignoranti se non ci occupassimo di questa situazione, dell’ambiente.

È molto difficile essere accettati dall’esterno, le gare si corrono in tutto il mondo, dobbiamo viaggiare. In generale penso che la F1 debba fare di più, dobbiamo mandare un messaggio molto forte. Penso che chiunque possa contribuire con i propri comportamenti, anche un contributo minimo: se tutti lo facessero il cambiamento sarebbe enorme”, spiega Vettel.


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