Il monegasco ha chiuso al secondo posto le prove libere. Alla SF90 manca qualcosa dal punto di vista del passo, da sistemare in vista della gara
Ad Austin si è presentato un Hamilton deciso a chiudere la partita titolo, gli bastano solo 4 punti per diventare per la sesta volta Campione de Mondo, ma più di Bottas è Leclerc a volergli rendere la partita difficile.
Il turno di libere del mattino non è stato proprio brillante per la SF90 #16. Il monegasco, passato con violenza su uno dei dossi dell’asfalto del COTA, ha danneggiato l’acceleratore e ha dovuto attendere 30 minuti ai box, in attesa delle riparazioni, prima di riprendere la pista.
Poi si è diviso tra i test delle gomme 2020 e una prima verifica della tenuta delle morbide.
Il secondo turno di libere è stato dedicato alla prova di qualifica, dove è arrivato il miglior tempo per Charles, 1:33.533 a tre decimi da Hamilton, e alle sessioni di simulazioni gara fatte con le medie e le morbide.
“Nel complesso è stata una giornata positiva - Ha detto Leclerc - Nonostante il problema che ho avuto nella prima sessione, la macchina mi ha trasmesso delle buone sensazioni, specie in configurazione da qualifica".
Quest’anno, le condizioni della pista paiono peggiorate in maniera sensibile. Visto quanto successo nelle FP1, bisognerà tenere conto anche le sconnessioni dell’asfalto e Leclerc non manca di fare un appunto agli organizzatori: “La pista è piuttosto sconnessa, qualcosa di insolito in Formula 1, ma sono sicuro che nell’arco del weekend riusciremo ad adattarci anche a questo”.
In configurazione qualifica la macchina sembra a posto, ma sul passo gli avversari lo sono di più. L’ultimo turno di libere diventa fondamentare per trovare i decimi che servono per tentare il colpaccio e ritardare la festa a Hamilton: “Dobbiamo lavorare ancora per migliorare il nostro passo gara perché abbiamo visto che i nostri rivali in questo senso sono già a posto” ha concluso Leclerc.
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