GP Brasile F1, Binotto: "Gli equilibri potrebbero cambiare in gara"

GP Brasile F1, Binotto: "Gli equilibri potrebbero cambiare in gara"© LAT Images

Soprattutto in questo caso, il team principal Ferrari vede nella capacità di adattarsi alle situazioni la chiave per una buona gara, con molte possibili varianti

Maurizio Voltini

16.11.2019 ( Aggiornata il 16.11.2019 23:09 )

Ragionando con Mattia Binotto al termine delle qualifiche a Interlagos, che hanno visto Sebastian Vettel 2° e Charles Leclerc 4° (anche se partirà 10 posti indietro), ci si chiede se in Ferrari si aspettassero qualcosa di più dalla nuova power unit – dopo Austin è stata sostituita la parte termica, causando 10 posti di penalità – montata sulla macchina del pilota monegasco. «Credo che Leclerc abbia fatto un bel giro di qualifica – risponde il team principal Ferrari – e anche il primo tentativo, a parte l'errore alla prima curva, è stato molto buono. Peccato, credo che altrimenti avrebbe potuto essere in pole. Però come al solito qua in Brasile la qualifica è sempre molto stretta e tirata, c'è poca differenza tra le vetture. Max si è meritato la pole, nulla da dire, anche se pure lui deve aver commesso un errore».

Binotto cerca in ogni caso di vedere il lato positivo: «Secondi e quarti è comunque un buon risultato, non dobbiamo farne un dramma. Peccato che Charles debba partire indietro domani in gara. Ma partirà con le gomme gialle (medie, ndr) e credo che sia importante per lui: sono gomme più consistenti per il primo stint, in una gara in cui può sempre succedere di tutto, essendo lunga e con probabili safety car. Credo che dobbiamo essere sempre pronti a qualunque situazione».

C'è chi chiede se non fosse stato preferibile agire diversamente con Leclerc in Q2, e Binotto replica: «Per noi era più importante tenere un set di gomme gialle più nuove possibile per la gara domani, che è la fase più importante, in modo da tenerci tutte le possibilità per poter affrontare qualunque situazione domani». Invece sul fatto che trovare in pole Verstappen (anziché Hamilton) possa essere meglio, Binotto risponde: «Di solito chi parte in pole è perché ha una buona macchina e un buon ritmo, per cui Verstappen resta l'avversario da battere. Poi dietro non siamo lontani, siamo tutti in pochi centesimi».

Visto che in Brasile è possibile di tutto, c'è da aspettarsi qualche strategia "alternativa"? «Direi di no, nulla di alternativo, bisogna solo ottimizzare la propria gara, minimizzare il tempo che va dalla partenza alla bandiera a scacchi. Tutto il resto sta nell'essere pronti a qualsiasi situazione: safety car e tutto quello che potrebbe cambiare in gara. Per esempio, la pista si sta evolvendo molto: rispetto a ieri e anche rispetto a stamattina è molto diversa. Durante le qualifiche i piloti si sono sentiti la macchina meglio di ieri, quindi la pista cambierà e credo che gli equilibri in gara potrebbero essere diversi da quelli di oggi».

Quindi con la Mercedes che sembra sfruttare diversamente le gomme, scaldandole troppo, è possibile che questo diventi un vantaggio per Ferrari? «Può essere un elemento importante, ma come cambierà lo vedremo domani. Noi il degrado gomme l'abbiamo sofferto nelle ultime gare, e per questo ci siamo concentrati ieri e stamattina per cercare il giusto bilanciamento nella macchina, anche con carico benzina e non solo per la qualifica», conclude Binotto, lasciando quindi sperare in bene per il Gran Premio brasiliano.


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