Autosprint

Test Barcellona 2, Vettel precede Stroll al mattino

La seconda giornata di test vede la Ferrari realizzare il miglior tempo con Vettel su gomma morbida C4. Spicca soprattutto la prestazione Racing Point e il risultato Williams indica quanto siano parziali le indicazioni sulla performance pura

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

27 feb 2020

Si apre sul bagnato, la seconda giornata di test a Barcellona. Pista umida per la pioggia caduta durante la notte, che ha costretto i piloti a iniziare (a rilento) l’attività con gomma intermedia.

Poi, sole e asfalto da gomma slick, sul quale sono arrivate indicazioni interessanti dalla prestazione su giro veloce o, quantomeno, lo scenario che più si avvicina. A metà giornata la classifica dice di un Sebastian Vettel autore di 1’16”841, miglior prestazione realizzata con gomma morbida C4, dopo un run su gomma C3 e 1’17”651 e su C4 in 1’17”093.

Segui i test in diretta

Al di là del tempo della Ferrari, però, è significativa la prestazione Racing Point con Stroll. Due run con gomma media C3, prima 1’17”249, tempo centrato intorno alle 12:00, migliorato fino a 1’17”118. Va forte la RP20, ribattezzata “Mercedes in Rosa”. Stacca due parziali record, il primo e il secondo, sopratutto si ferma a soli 25 millesimi di gap da Vettel, nonostante la mescola di differenza.

Dei due run di Vettel quando la pista si è presentata nelle migliori condizioni del mattino, un dato è emerso più di altri: il ritardo accusato nel primo settore, dove Seb è transitato in 21”9, poi migliorato su 21”8, parziale ripetuto in diversi run, rimediando ben 3 decimi dal parziale di riferimento realizzato da Stroll. 

McLaren, Norris fa il tempo con le C3

Racing Point a parte, buone indicazioni giunte anche da McLaren, con Norris a 4 decimi da Stroll ma con una mescola di differenza, la gomma dura per un giro veloce da 1’17”585. Poi sceso a 1’17”573 con gomma C3, significativo perché di fatto non ha trovato un delta sensibile di miglioramento.

Non sono mancati i contrattempi per i big. Vettel è incappato in un testacoda in curva 5, dalla quale ha ripreso la pista senza grossi problemi. Curva teatro dei fuoripista di Bottas e, più serio, Verstappen, rimasto bloccato nella ghiaia alle 11:36, seconda bandiera rossa delle tre esposte stamani.

Contatto con le barriere per Antonio Giovinazzi, in curva 4 poco dopo le 11:00, quando ha perso il posteriore dell’Alfa Romeo e danneggiato l’ala posteriore.

Red Bull focalizzata su gomme dure

Verstappen è tornato a girare dopo le 12:20, con gomma dura C2 ha ottenuto 1’17”750, 2 decimi da Norris con una mescola di differenza, poi abbassato a 1’17”738 sempre su C2 nuova: 9 decimi da Vettel ma con due mescole di differenza.

Williams, l'indizio del gap da Ferrari

Un lampo di Latifi, su Williams, con gomma C4, posiziona il canadese a 4 decimi da Vettel a parità di mescola. Un indicatore sufficientemente chiaro per dire quanto il potenziale della SF1000 sia tutt’altro rispetto al dato mostrato stamani, lo stesso vale per Red Bull.

In casa Mercedes, Bottas conclude la sessione in 1’17”985, con gomma media C3. Dopo il fuoripista alle 11:33 non è tornato in azione

Dal turno pomeridiano, al via alle 14:00, l’attesa sarà sulla simulazione gara.

Tempo

Gomma

Giri

Vettel

1’16”841

C4

50

Stroll

1’17”118

C3

30

Latifi

1’17”313

C5

43

Norris

1’17”573

C3

43

Verstappen

1’17”738

C2

31

Bottas

1’17”985

C3

47

Ocon

1’18”013

C4

37

Magnussen

1’18”225

C3

31

Giovinazzi

1’19”670

C3

16

Gasly

1’22”566

C3

35

Iscriviti alla newsletter

Le notizie più importanti, tutte le settimane, gratis nella tua mail

Premendo il tasto “Iscriviti ora” dichiaro di aver letto la nostra Privacy Policy e di accettare le Condizioni Generali di Utilizzo dei Siti e di Vendita.

Commenti

Loading

Il fuori pista che non ti aspetti: Mercedes sotto i riflettori

I protagonsiti della Formula 1 fanno parlare di sè, ma non sempre si tratta di ciò che accade in pista. Nella settimana di pausa del mondiale Mercedes è stata protagonista

Marko e la grande illusione svanita: McLaren resta avanti di 4 decimi

La stretta sulla flessibilità delle ali non ha frenato la competitività della MCL39, Red Bull ha bisogno di una monoposto competitiva ovunque per la sfida al titolo
Autosprint
Autosprint
Autosprint

Insieme per passione

Abbonati all’edizione digitale e leggi la rivista, gli arretrati e i contenuti multimediali su tutti i tuoi dispositivi.

Abbonati a partire da 21,90

Abbonati

Sei già abbonato?Accedi e leggi