Il Mugello, per le alte temperature attese, le numerose curve veloci e l'alto carico aerodinamico delle monoposto, rappresenta l'appuntamento tra i più duri per le gomme anche in ragione dell'elevata abrasività dell'asfalto
La pista è vera, poche altre valgono il Mugello per la sfida proposta ai piloti. E il GP della Toscana – Ferrari 1000 si preannuncia il banco di prova più impegnativo dell’anno per le gomme Pirelli. Se la Formula 1 è al debutto, in un week end di gara, tra le colline di Scarperia e San Piero, Pirelli ha sviluppato le proprie gomme proprio al Mugello nel preparare il ritorno in Formula 1 dieci anni fa.
Sarà un fine settimana all’insegna di temperature ambientali particolarmente alte, tra i 30 e i 33° C della domenica, un fattore da leggere direttamente sul degrado della gomma.
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Per l’impegno richiesto e l’energia scaricata sulle coperture, Pirelli ha eletto le tre mescole più dure della gamma, con una strategia di gestione dei soli 2 set di dure C1 che potrebbe risultare particolarmente importante, se il venerdì dovesse indicarle come gomma da gara.
Simile a Silverstone per certi valori nella classificazione fatta da Pirelli (forze laterali, stress gomme, aderenza asfalto, deportanza), il Mugello produce uno stress massimo sulla gomma, come anche le forze laterali. Ancor più dura di Silverstone lo è per un grado di abrasività dell’asfalto maggiore, da valutare in chiave usura del pneumatico.
Di conseguenza, tanto impegno ed energia scaricata sulle gomme portano Pirelli a definire pressioni minime di gonfiaggiodi 25 psi sulle ruote anteriori e 20,5 psi al posteriore, legate anche ai valori di carico aerodinamico sviluppato dalle macchine 2020.
"L’ingresso del Mugello nel calendario F1 è una fantastica opportunità con un significato particolare per Pirelli. Proprio su questa pista abbiamo provato per la prima volta i pneumatici di Formula 1 nell’agosto 2010, due mesi prima dell’ufficializzazione del nostro ingresso come fornitore unico dal 2011.
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È un circuito spettacolare e molto veloce, decisamente impegnativo sui pneumatici: per questo motivo abbiamo nominato le tre mescole più dure della gamma. Come sempre per i nuovi circuiti, anche il Mugello rappresenta un po’ un’incognita per la maggior parte di piloti e team, il che significa avere carta bianca per le strategie.
Le prove libere saranno quindi cruciali per ottenere il maggior numero di dati possibili, e con tutta probabilità vedremo i team dividere i propri programmi per acquisire quante più informazioni necessarie con tutte e tre le mescole.
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Dal nostro punto di vista, siamo stati in grado di prepararci al meglio grazie ai dati ottenuti dalle altre competizioni che hanno già corso su questa pista. Complimenti a Ferrari per aver raggiunto il prestigioso traguardo delle 1000 gare in Formula 1: solo uno dei tanti aspetti che rendono questo team così iconico per il nostro sport, in una gara in cui siamo felici di essere title sponsor", il commento di Mario Isola.
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